Cittadini esondati mobilitatevi

Cittadini esondati mobilitatevi. Forse non è più il caso di restare passivi di fronte all’ennesima esondazione di due giorni fa, così non basta più rivolgersi alle pagine Facebook dei politici di zona. Le vasche di laminazione, cioè i laghetti temporanei dove convogliare le piogge in eccesso, devono essere costruite in tempi rapidi. Niguarda e i i quartieri circostanti sopportano da decenni la stessa funzione di sfogo per il torrente interrato, ma gli unici a muoversi fino ad oggi sono stati i cittadini delle zone dove dovrebbero essere costruite le vasche. Zone verdi in cui è difficile pensare a disagi come quelli subiti dalla città.

Ricorsi, proteste e ancora ricorsi in ogni sede competente hanno rallentato i lavori delle vasche più di quanto non avesse già fatto il farraginoso sistema italiano, ma nessuno sembra essersi attivato per sostenere l’avanzamento dell’opera. Le richieste più frequenti sono quelle di contributi per i danni subiti, ma anche se onesto è un gioco in difesa. Invece si potrebbe cercare una concordanza di intenti per costruire. Stefano Indovino, capogruppo Pd del Municipio 9, si è accorto della questione: “Stanotte è esondato di nuovo il Seveso per più di un’ora. I mezzi di Amsa stanno pulendo le strade, lo faranno per tutta la giornata di oggi è domani. Ancora due settimane fa è stato accolto un ulteriore ricorso del condominio di Bresso, un gruppo di comitati che preferiscono che le vasche di laminazione restino interi quartieri piuttosto che infrastrutture predisposte a ricevere l’acqua. I cittadini dei nostri quartieri devono rispondere. Devono far sentire la loro voce. Devono gridare che non è più possibile attendere opere già finanziate e progettate per gli interessi particolari di qualcuno. Vasche di laminazione, pulizia acque, individuazione degli scarichi abusivi da parte della procura. La misura è colma da tempo”.

Ora se persino da Partito democratico arriva una posizione ragionevole, ci permettiamo di proporne una noi alla politica locale: perché non sfruttare l’occasione per dimostrare cosa vuol dire essere milanesi? Il problema è i tutti, destra sinistra e non votanti. Chiunque può essere d’accordo sul difendere i propri concittadini ed elettori, dunque cittadini esondati mobilitatevi: chiedete ai vostri rappresentanti un’azione condivisa tra tutte le forze degli schieramenti. Chiedete che su un problema pratico i vostri rappresentanti sappiano dimostrare il loro animo meneghino dando più peso ai fatti che alle opinioni o agli interessi particolari. Si uniscano i politici e i cittadini del nord Milano per evitare che anche i figli e i nipoti debbano vivere una situazione surreale come quella di una città allagata a ogni temporale. Cittadini esondati mobilitatevi, noi dell’Osservatore ci saremo per sostenere lo sforzo in ogni modo.