Sconfitta verde in Baiamonti

Sconfitta verde in Baiamonti. Dopo settimane di proteste, raccolte firme, catena tagliate e appassionate campagne social, i cittadini riuniti sotto la sigla Baiamonti Verde Comune hanno dovuto rassegnarsi: il Comune vuole la seconda “porta” dei bastioni dove prima c’era un parchetto che gli stessi cittadini avevano curato e migliorato. Ma ora bisogna registrare la sconfitta verde in Baiamonti perché proprio il gruppo di cittadini ha raccontato l’ultimo incontro con l’Amministrazione: la sintesi è che il progetto si fa, i cittadini battano i piedi quanto vogliono. Ecco come loro stessi hanno raccontato l’episodio sulla loro pagina pubblica. “Ieri, come previsto e annunciato, siamo stati ricevuti dall’assessore Maran, che al suo fianco aveva tecnici dell’assessorato e l’assessore all’urbanistica del Municipio 1 Mattia Abdu. La riunione si è svolta in maniera molto franca, e alla fine abbiamo constatato, qualora ci fosse ancora qualche dubbio, la completa chiusura dell’amministrazione alle istanze portate avanti dal Comitato Baiamonti Verde Comune insieme a Fridays For Future. A nulla sono valse le più di 1.500 firme raccolte ad oggi affinchè si utilizzi l’area ex Tamoil per la creazione di uno spazio verde pubblico, e la bozza di proposta presentata all’amministrazione in tal senso. Gli assessori ci hanno in sostanza annunciato che il progetto va avanti, seppur ridotto rispetto all’ipotesi originale e con una base d’asta molto inferiore rispetto a quelle andate deserte già due volte. Da 5 milioni a 3,5 milioni. Secondo l’amministrazione, non è un fatto economico o di scelte irreversibili la decisione di proseguire, ma un aspetto strategico nella loro idea di città, che prevede interventi architettonici a loro dire “straordinari, invidiati a livello planetario”. Su queste basi la discussione è rimasta impossibilitata a fare passi avanti, e a fronte della richiesta del valore di questa opera in termini di pubblica utilità nessuna risposta è stata fornita, se non che ci troviamo di fronte ad “una costruzione architettonica di livello mondiale”, edificata su suolo pubblico ma data in concessione a privati. Nessun interesse per la cittadinanza, di zona e non solo, che richiede invece spazi pubblici e destinati a verde, trattata con sufficienza come una minoranza che si dovrà adeguare alle scelte lungimiranti di questa amministrazione. Nessuna risposta neanche all’obiezione che il Comune di Milano ha dichiarato lo stato di emergenza ambientale, ma nei fatti si comporta in maniera completamente opposta alla sostenibilità ecologica. Come contrappeso alla costruzione di una palazzina privata ad uso uffici, è in corso un progetto di depavimentazione dello spartitraffico sui Bastioni di Porta Volta, per dare un “giardinetto” al quartiere. Tutto ciò finanziato con gli oneri di urbanizzazione della nuova costruzione. La qualità di verde pubblico di un’area spartitraffico è chiaramente inferiore rispetto a quella di un piccolo parco, ma la nostra osservazione è caduta nel vuoto. Quanto ai parcheggi che oggi si trovano sullo spartitraffico di Porta Volta, verranno sacrificati, in quanto l’area andrà a rimpolpare la quota di verde pubblico. Insomma, la priorità per l’amministrazione sono i prodigi dell’architettura, tutto il resto – uso comune di bene pubblico, emergenza climatica, possibilità di creare un verde fruibile per i cittadini – sono belle cose ma, alla prova dei fatti, secondarie. Non è mancato l’ennesimo annuncio del completamento del parco lineare lungo il palazzo Microsoft-Feltrinelli, che dovrebbe slittare ulteriormente a questa estate, e della piantumazione di un filare di alberi lungo viale Pasubio. Parole, parole parole… L’unica cosa certa è la determinazione con cui si è difesa la nuova colata di cemento, a cui noi abbiamo risposto con altrettanta determinazione, senza cedimento alcuno. Come abbiamo ribadito agli assessori noi andremo avanti nella nostra lotta fino alla fine, siamo convinti della nostra posizione e sempre più cittadini partecipano alle nostre iniziative e ci invitano a non mollare, a insistere nella protesta e nella proposta. Ci siamo oggi e ci saremo domani, uniti, per difendere il Libero Giardino di Baiamonti dalla speculazione edilizia di pochi. Fridays For Future Milano LatoB: Come prima, più di prima! Giardini in Transito – Giardino Comunitario Lea Garofalo Salviamo Benedetto Marcello Salviamo città studi COMITATO BASTA ESONDAZIONI SEVESO Difendiamo Piazza d’Armi Parco Piazza d’armi Le Giardiniere, Milano Comitato La Goccia Trotto Bene Comune Difendiamo il Parco Trenno dalla Via d’acqua Difendisansiro Associazione Amici Parco Nord NoAsfalto! Tuteliamo il territorio della Zona 8 contro ogni crimine urbanistico BovisAttiva Progetto Lambrate Isola Pepe Verde Un AltroPiano x Milano Milano InMovimento MilanoX ArcipelagoMilano Arcipelagomilano