La crisi politica e le Olimpiadi invernali 2026

La crisi politica e le Olimpiadi invernali 2026. Due temi che fin’ora non sono stati raccontati dalle cronache nazionali. Eppure un evento “diffuso” come lo hanno definito, è un progetto che non può procedere senza che regni la concordia tra organismi dello Stato. Se non l’avessimo ripetuto abbastanza da milanesi: l’esempio perfetto è Expo 2015, quando di realizzò una delle rare volte in cui si ammainano le bandiere politiche per  un progetto più ampio. Un progetto nazionale a questo punto: visto che la direzione del governo sembra quella di tornare al passato, resuscitiamo il periodo d’oro dello sci finché resta neve a queste latitudini. Con la spinta di un evento internazionale che interessa una bella fetta d’Italia, tutta la nazione potrebbe subire un effetto Expo. C’è un però: il governo sta cadendo, è caduto, insomma Sergio Mattarella deve decidere se sciogliere o meno le Camere. Quindi tutta la macchina potrebbe incagliarsi. Se invece fosse proprio l’occasione per far ripartire tutto, governo compreso? La Lega ha l’infelice tradizione di rompere dopo poco tempo il primo accordo preso con un’altra forza politica. Successe nel 1994, quando causò la fine del governo Berlusconi. Poi però restarono insieme felicemente per vent’anni, governando a ogni livello l’Italia. Se quello con i grillini fosse proprio uno scenario di questo genere? Le Olimpiadi invernali sono a basso impatto perché buona parte delle infrastrutture già esistono, perché non potrebbero essere il tema giusto su cui riprendere le redini della nazione e tirare altri quattro anni? L’Italia ha bisogno di riforme, ma per attuarle quello che serve è stabilità. Essendo un Paese ricco e dalla grande tradizione, sono bastati tre anni di relativa stabilità e l’economia e la società stavano ripartendo. Ora però si rischia di tornare punto e capo. Con la crisi politica e le Olimpiadi invernali 2026 che si avvicinano serve una svolta, ma in senso di pensiero. Basta chiedere le urne in continuazione, i governi devono durare cinque anni. E forse di Olimpiade in Olimpiade, visto che oggi se ne organizzano molte, si potrebbe ripartire verso un futuro migliore.

2 commenti su “La crisi politica e le Olimpiadi invernali 2026”

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