Urbanistica tattica o strategia del degrado

strategia del degradoGli spiacevoli sviluppi dell’intervento di “Urbanistica tattica” attuato in Piazza Angilberto, i problemi verificatisi  in via Rogoredo, dove i Carabinieri sono dovuti intervenire in forze per impedire i bivacchi e allontanare i frequentatori molesti e le lamentele di molti dei cittadini residenti nelle zone dove sono state realizzate iniziative del genere, fanno pensare a una vera e propria strategia del degrado, messa in atto più o meno inconsapevolmente da chi promuove questo genere di attività.

strategia del degradoA segnalare quanto sta avvenendo nel Municipio 4 è Silvia Sardone Consigliere Comunale e Europarlamentare della Lega: “Sto ricevendo parecchie segnalazioni da parte dei residenti di piazza Angilberto, al Corvetto, riguardo al degrado che si sta impossessando di quest’area prima aperta al traffico e ora trasformata dalla sinistra secondo la cosiddetta urbanistica tattica. Piazza Angilberto – spiega la Sardone  è diventata luogo di ritrovo per gruppi di extracomunitari che di giorno bivaccano sdraiati sulle panchine e di notte rovinano il sonno ai residenti, tra spaccio, consumo di alcolici e schiamazzi. Anche i commercianti della piazza giustamente protestano perché dopo il cambio della viabilità che ha generato solo ingorghi è diventato strategia del degradodifficoltoso persino lo scarico delle merci. In un contesto del genere, come farebbe a passare velocemente un’ambulanza? – si chiede l’esponente leghista –  La sinistra, accecata dalla sua ideologia ambientalista e anti-auto, non si rende conto dei potenziali rischi che ne conseguono”.

Cosa ancor più grave – denuncia la Sardone – è che in risposta a una mia interrogazione comunale sulle problematiche di piazza Angilberto il Comune spiega che va tutto bene. E addirittura dice che probabilmente i residenti si lamentano per il solo vociare di chi frequenta la piazza: assurdo! Questa è la considerazione che la sinistra ha dei suoi cittadini: li tratta come visionari nascondendo la polvere sotto il tappeto per difendere un progetto inutile e fallimentare. Il Pd – chiude Silvia Sardone – pensava di riqualificare la zona pitturando cerchi colorati sull’asfalto e mettendo due tavoli da ping pong: e invece non ha fatto altro che peggiorare le cose, fornendo di fatto un assist ai balordi che bazzicano nel quartiere e fregandosene di cittadini e commercianti”.