Il blocco del traffico e il fallimento di Sala sull’ambiente

sala BeppeIl blocco del traffico e il fallimento di Sala sull’ambiente. Sono due notizie che vanno di pari passo. Oggi scattano i limiti alla circolazione di livello 2, cioè anche le auto a benzina relativamente recenti non potranno circolare dalle 8.30 alle 18.30. Un fallimento nei fatti delle politiche ambientali del centrosinistra: dopo due mandati “verdi”, perché la sinistra di Pisapia e Sala si dichiara ambientalista, l’aria di Milano è irrespirabile.

Il cemento aumenta in altezza e volumi a ritmi serrati, mentre i boschi vengono tagliati persino dalle università. Paradossale ma non troppo visto che gli atenei ormai sono molto dediti agli affari, specialmente il Politecnico di Ferruccio Resta, probabile prossimo politico. Dove sono le politiche ambientali? Nei parchi lineari? I parchi lineari per chi non lo sapesse sono delle lunghissime aiuole a cui è stata conferita la dicitura “parco” così da poter far costruire a Feltrinelli oltre i limiti imposti dalla legge. Tecnicamente così c’è tutto il verde previsto dalle norme in Baiamonti, solo che è una striscia di un metro circa che gira intorno alla nuova “porta” di Milano.

Ma le caldaie degli edifici pubblici sono state cambiate tutte con quelle meno inquinanti? Sui mezzi pubblici sono stati annunciati alcuni investimenti in questo senso, ma le caldaie di via Larga o Palazzo Marino sono a emissioni basse o vanno a carbone? Perché non sembra giusto imporre alle persone di non utilizzare i propri automezzi perché inquinanti e poi intossicare i milanesi appiedati. Eppure è questo che appare: il blocco del traffico e il fallimento di Sala sull’ambiente. Lui maltratta gli alleati Verdi ricordandogli che lui è lui e loro non sono niente, ma poi cosa ha portato a casa a parte un’altra ondata di costruzioni grazie alle prossime Olimpiadi invernali 2026? A noi non risulta nulla a parte gli annunci. Intanto i milanesi e city users stanno subendo un’ondata di malanni polmonari favoriti pure dall’inquinamento costante della città. Speriamo solo che non ci tocchi pure vedere un qualche sindaco dell’hinterland che propone una causa contro Milano per i danni causati ai propri pendolari.