Sala e Majorino contro le zone rosse di Salvini

Al Sindaco Giuseppe Sala non è proprio andata giù la direttiva inviata dal Ministro Salvini ai prefetti per sollecitare “interventi contro il degrado” con la possibilità di sostituirsi ai sindaci “distratti” e lo ha fatto sapere con un post su Faceebook: “Devo confessare che guardo con poco interesse all’ennesimo decreto del Ministero dell’Interno. – ha scritto Sala – Nel merito, mi sembra essere tra l’inutile e l’autolesionista, perché oggi Sindaci e Prefetti, come avviene per esempio a Milano, collaborano già benissimo senza bisogno di indicazioni dall’alto. Quello che mi incuriosisce è capire se l’arroganza salviniana avrà o meno un limite. ‘Distratto’, come definisce un Sindaco che non fa quello che vuole lui, è un aggettivo fuori luogo. Gli consiglierei – ha concluso Sala – di chiedere scusa a tutti i primi cittadini che ogni giorno ci mettono la faccia per il bene della comunità“.

 Ai giornalisti che gli hanno posto domande sul suo sfogo ha spiegato: “Sono quegli atti muscolari della campagna elettorale che non aggiungono nulla, al limite tolgono” consigliando a Salvini di essere “essere meno sgradevole nei confronti dei sindaci”, ma ha concluso Sala “mi sembra sempre in linea con quello che vuole essere, però se uno vuole essere anche un grande statista deve evitare un certo tipo di atteggiamento“.

Sulla possibiItà di istituire anche a Milano zone rosse anti degrado  il sindaco ha detto di avere parlato con il Prefetto convenendo di vedersi dopo le vacanze. “Gli ho chiesto – ha riferito Sala – se si sentiva adesso un bisogno di intervenire, non mi pare che sia così“. Sala è poi tornato a dire che “tutti i contributi possono essere giusti” ma che, sul provvedimento, prima andava coinvolto chi è “operativamente sul campo” e “sarebbe stato utile” interpellare almeno le grandi città. “In questo caso non è certamente qualcosa che nasce dalla volontà dei prefetti nè i prefetti vanno a cercare qualcosa del genere – ha concluso Sala – Il ruolo del sindaco è chiarissimo. Il ruolo del prefetto lo è altrettanto ma dipende ancora di più dal fatto di una buona collaborazione con il sindaco: già noi sappiamo che dobbiamo lavorare in maniera positiva tra di noi”.

Sulla circolare antidegrado, è intervenuto anche Pierfrancesco Majorino, dicendo di trovarsi “ancora una volta in totale linea col Sindaco Beppe Sala” e aggingendo “Milano non si farà commissariare dal Ministero dell’Interno. Salvini mandi la polizia in più che ha promesso e non spieghi ai sindaci cosa devono fare. Semmai si occupi di ALER, di cui la Lega è il maggiore responsabile politico, che il degrado non lo contrasta“.