Il Futuro per Forza, una marea azzurra che non vuole rimanere ancorata nel passato

Si è svolta ieri la manifestazione “Il Futuro per Forza”, definita dagli organizzatori: “un’occasione di confronto e dibattito organizzato per chi ritiene che la semplice sopravvivenza di Forza Italia non sia più tollerabile“. I temi centrali affrontati sono state le richieste di coinvolgere militanti ed eletti nella scelta delle linee programmatiche e strategiche del partito, nella sua organizzazione interna e di selezionare la classe dirigente, a livello locale, regionale e nazionale, attraverso formule democratiche ampiamente partecipative quali ad esempio le primarie.

Vista la notevole affluenza di militanti, eletti e semplici simpatizzanti di Forza Italia si è trattato sicuramente di un successo. Secondo alcuni all’evento erano presenti più di 800 persone, una valutazione probabilmente ottimistica che però non si discosta molto dalla realtà. Infatti, una volta occupati tutti i posti a sedere della sala congressi di Villa Torretta ne è stata allestita una seconda da dove era possibile seguire gli interventi su un mega schermo. Nonostante questo in entrambe le sale in molti sono rimasti in piedi per tutta la durata della manifestazione.

Gli oratori hanno iniziato ad alternarsi sul palco dalle dieci del mattino fino a ben oltre le 13:30 senza che il numero degli spettatori si riducesse di molto. Sono stati più di trenta gli amministratori locali che hanno preso la parola prima che toccasse agli organizzatori e all’attesissimo Giovanni Toti. Una scaletta fortemente voluta da Giulio Gallera che ha poi spiegato: “non possiamo chiedere la partecipazione e poi non dare la parola a tutti” e “dobbiamo imparare ad ascoltarci fra di noi“.

Se si dovesse valutare la salute del partito azzurro da quello che che si è visto e sentito sul palco non ci si potrebbe certo immaginare si trovi al di sotto del 10%. Sul podio sono succeduti amministratori dai 23 ai 90 anni di paesi e città di ogni dimensione, competenti, appassionati e provenienti dalle più disparate esperienze professionali. Una rappresentanza trasversale della società italiana che dovrebbe garantire il successo di Forza Italia.

Quasi tutti, fatto salvo il portare ognuno qualche esperienza personale, si sono mantenuti entro i confini dei temi proposti, dicendosi concordi sulla necessità di rinnovare lo statuto in funzione di una svolta democratica che porti all’elezione dei quadri dirigenti. Qualche differenza di vedute si è manifestata fra i Berlusconiani duri e puri, che non considerano possibile rinunciare alla guida del Presidente e quelli più tiepidi nei suoi confronti, disposti anche a pensare ad un partito guidato da altri. Entrambe le “fazioni” comunque convinte che il disastro attuale non sia responsabilità del Presidente, bensì dei componenti il “cerchio magico” che gli da una rappresentazione artefatta della realtà per difendere le proprie rendite di posizione.

Penultimo oratore un entusiata Giulio Gallera  che, in sette minuti di appassionato discorso, ha fra le altre cose  dichiarato: “Questa e’ una giornata memorabile. Forza Italia può avere, oltre che un prestigioso passato, un radioso futuro se riparte dai propri valori identitari, con regole trasparenti e condivise. Noi lotteremo fino alla fine per questo” e ancora “Oggi, centinaia di persone e i 35 amministratori locali intervenuti sul palco in rappresentanza dei territori, hanno chiesto in modo inequivocabile di non bloccare il cambiamento“.

Infine Giovanni Toti, che dopo avere riassunto la situazione politica italiana ha lanciato un monito “Se in questo partito siamo disponibili a far rientrare tutti come eravamo capaci una volta, a mettere i gazebo nelle piazze e far venire i cittadini a chiedere di dare un giudizio su di noi, io credo che si possa ripartire. Chi vince vince e lealmente lo sosterremo tutti. Chi pensa che questo non sia possibile, lo dica subito perchè io penso che le strade si separeranno“. Aggiungendo “Stare a vedere per codardia, per insipienza e incapacità di leggere la realtà e ripetere una storia che è finita è passata e gli elettori hanno bocciato, io non ci sto” e ancora concludendo “Non sto alla finestra a vedere Forza Italia che muore: sono disponibile a qualsiasi cosa tranne che a dei compromessi che portano alla morte del paziente. Sono disponibile a discutere di tutto tranne che la parola debba tornare a voi e non ai dirigenti che stanno chiusi in una sala, che sia a Roma o che sia a Milano“.

Il prossimo appuntamento con il tentativo di ridare vita a Forza Italia è per sabato prossimo a Roma. Vedremo se la mare azzurra che non vuole rimanere ancorata nel passato continuerà a montare, o se si infrangerà contro le barriere posate di chi vuole mantenere lo status quo.

 

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