Non andrà bene, ma buon 2021! Non andrà bene perché l’Italia non si è preparata davvero alla sfida del Covid-19. Sorpresa come gli altri dall’onda primaverile, quando ha avuto l’occasione di prepararsi meglio ha iniziato a occuparsi di monopattini e Stati Generali. E in autunno prevedibilmente è andata male, pure peggio della primavera perché stavolta si sapeva. L’unico a non saperlo è stato Domenico Arcuri, nominato per un paradosso tutto italiano commissario all’emergenza Covid-19. Lui ha dichiarato alle telecamere che la seconda ondata era “imprevista”. Ora gestisce la distribuzione dei vaccini e infatti è già in ritardo causa neve. Anche in questo caso la nevicata era preannunciata, ma evidentemente Arcuri non guarda nemmeno il meteo. Oppure lo ignora. I misteri di Arcuri il Sorpreso saranno un tema del 2021: essendo commissario a tutto ci confronteremo con i suoi limiti. Pare che l’uomo sia protetto da Prodi e dintorni politici, dunque in questa Italia è inamovibile. Ma il 2021 sarà difficile anche perché ci aspettano tante delusioni, nuovi lockdown e tanta fatica. Per non parlare dell’isteria politica che salirà visto che l’anno prossimo si elegge un nuovo Presidente della Repubblica. Lo Stato ha dimostrato tutta la sua vetustà in quest’ultimo anno: il susseguirsi di task force e strutture speciali sono la dimostrazione che è la Pubblica Amministrazione il problema. Persino i 209 miliardi di NextGenerationEU rischiano di essere persi perché l’organizzazione dello Stato è talmente farraginosa da impedire di agire. Fare le cose normalmente ormai è impossibile. Qualunque progetto impiega decenni a muoversi, sprecando i fondi in continue progettazioni di progettazioni e relative varianti. Gli italiani pagano centinaia di parlamentari per gestire la cosa pubblica, ma le aule funzionano così male da aver visto il presidente del Consiglio Conte chiedere di creare una struttura esterna allo Stato per gestire i fondi europei. Cioè, nonostante 3 milioni di dipendenti, lo Stato pare meglio tenerlo fuori: un commissariamento o una privatizzazione di fatto della res publica. Un colpo stile Brenno o lanzichenecchi per Roma. Eppure una foto della realtà: i ministeri non servono, anzi peggio, sono un ostacolo alla nostra vita secondo il presidente del Consiglio dei Ministri. Dunque inutile illudersi, ma pure abbattersi: Non andrà bene, ma buon 2021!