La solidarietà appesa alle finestre di Milano

La solidarietà appesa alla finestre di Milano. Letteralmente. Dalle finestre di Milano in questi giorni sono spuntati dei sacchetti o borse appesi alle finestre e calati in strada con un cartello: chi può metta, chi non può prenda. Un invito da sconosciuto a sconosciuto a condividere le risorse primarie, perché si tratta di piccoli depositi di cibo per chi è più in difficoltà. Una mano tesa verso chi ad esempio non ha nemmeno una casa dove ripararsi che mostra letteralmente la solidarietà appesa alle finestre di Milano. In questi giorni gesti come questi permettono a tutti di ricordare quanto di buono ci sia ancora nel cuore delle persone e dei milanesi: ormai è persino difficile contare le numerosissime donazioni di tutti i tipi, come è difficile contare il numero di lombardi che hanno perso una persona cara ma riescono a supportare genitori, parenti, amici e sconosciuti. Abbiamo registrato alcuni che hanno deciso di sospendere l’affitto per le aziende o per i privati cittadini senza nessuna prospettiva di rimborso da Comune, Regione o Stato: lo hanno fatto perché si sta diffondendo un nuovo sentimento insieme alla coscienza che nulla è più come prima, le persone sembrano più propense a volersi bene. Non ci si vede più solo come potenziali concorrenti per un posto sotto l’ombrellone posizionato meglio, ma come parte di una stessa comunità in difficoltà e che può sopravvivere solo se rimane unita. I legami sociali discioltisi stanno tentando di rinsaldarsi con tanti piccoli e grandi gesti, come un semplice sacchetto con dentro frutta pane e verdura.