1 Ottobre 2019

Rider, sequestro delle bici e controlli di ATS

La Polizia locale potrà sequestrare le bici dei rider non a norma e la ATS, ex Asl, effettuerà sia le valutazioni sui rischi per la sicurezza dei ciclofattorini, accertandosi anche se abbiano fatto visite sullo stato di salute, sia le verifiche igienico-sanitarie sui contenitori e invierà eventuali prescrizioni alle piattaforme di delivery per la messa a norma. Lo si è deciso in una riunione in Procura a Milano per pianificare i controlli nell’inchiesta aperta. ANSA  

Rider, sequestro delle bici e controlli di ATS Leggi tutto »

Sarà apposta una targa in memoria Enzo Tortora

“Grazie al Consiglio Comunale che ha votato all’unanimità, 33 voti compresi quelli di Sollazzo e Rizzo”, sottolinea Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, nell’annunciare l’approvazione della “proposta di apporre una targa di fronte alla casa di Enzo Tortora in via dei Piatti 8. Ringrazio i firmatari dell’appello promosso dall’Associazione per l’Iniziativa Radicale ‘Myriam Cazzavillan’ che ha aiutato ad accelerare i tempi e in particolare Raffaele Della Valle, legale di Tortora e suo amico, Luigi Pagano, già Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia, l’ex ministro guardasigilli Claudio Martelli e Gianni Rubagotti, membro del consiglio generale del Partito Radicale“. “Quella casa non è stata solo l’abitazione del presentatore di Portobello. – prosegue De Chirico – È stato il luogo di molte riunioni della Lega Italiana del divorzio (e molti giovani ignorano cosa significasse nell’Italia degli anni 60-70 lottare per il diritto ad avere una nuova famiglia). È stato il luogo dove Tortora ha condotto la sua campagna elettorale per le europee per il Partito Radicale ristretto agli arresti domiciliari. Ed è curioso che vicino a quella casa c’è il luogo di un’altra grande tragedia giudiziaria milanese, quello dove sorgeva la Colonna Infame, la cui storia è raccontata nel libro di Manzoni con prefazione di Sciascia che il presentatore ha voluto accanto alle sue ceneri“. “Sono passati decenni dalla morte di Enzo Tortora – ricorda De Chirico –  purtroppo il suo sacrificio non sembra aver sortito effetto. Le carceri italiane già condannate dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo sono sovraffollate nonostante la condanna per tortura del nostro paese con la sentenza Torreggiani, i processi hanno durata insopportabile (e lo saranno di più con la abolizione della prescrizione voluta dal ministro Bonafede) e per questo allontana gli investimenti esteri dall’Italia. La riforma della giustizia che Tortora ha chiesto vincendo anche il referendum del 1987 non è mai stata fatta. Spero che, come chiesto dalla sua compagna Francesca Scopelliti, si possa fare la cerimonia il prossimo 18 maggio, in occasione del 31simo anniversario della morte avvenuta proprio nel suo domicilio. Quella targa – conclude De Chirico –  servirà a ricordarci dei tanti Tortora di oggi che sono vittime di ingiustizia“.  

Sarà apposta una targa in memoria Enzo Tortora Leggi tutto »

Diamo un nome a Piazza NoLo

Diamo un nome a Piazza NoLo. Per ora la chiameremo così, ma solo perché non c’è ancora un nome. L’incrocio nel cuore di NoLo reinventato piazza da un intervento di urbanistica tattica non era in effetti una piazza, dunque è senza nome. Perché allora non coinvolgere davvero i cittadini nella scelte che cambiano le loro vite? I residenti o district users (quelli cioè che non abitano nel quartiere, ma ci vivono le ore lavorative) hanno diritto a essere parte attiva nei cambiamenti. Anzi, il dovere. E soprattutto nel caso di piazza NoLo, visto che ci sono molte fazioni agguerrite per la creazione della nuova piazza. Allora perché non confrontarsi con un voto pubblico? L’idea piace molto, tanto è vero che Fratelli d’Italia ha proposto di intitolare la piazza a Norma Cossetto. Ma ci sono altri nomi che si potrebbero scegliere. Noi come Osservatore Meneghino vi proponiamo un voto pubblico, chiunque potrà scrivere a direttore@osservatoremeneghino.info la sua proposta di nome. A fine mese organizzeremo una giornata proprio nella piazza per scegliere il nome dello slargo secondo un voto pubblico. Parteciperanno anche Marco Granelli e Pierfrancesco Maran? Per noi sono invitati. Qui vi riportiamo le motivazioni della proposta di Fratelli d’Italia. “In un recente convegno su di lei, ho espresso la ferma volontà di impegnarmi per  tramandare il ricordo di Norma Cossetto” – spiega l’Onorevole Marco Osnato (FdI) –  cui fu insignita la medaglia d’oro al merito civile alla memoria con la motivazione: ‘Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio’. Per questo appoggerò con convinzione l’iniziativa dei miei amici milanesi di farle intitolare una piazza cittadina. “La figura di questa giovane Martire, di cui commemoreremo il ricordo, sabato 5 ottobre, in Piazza Martiri delle Foibe, nel corso  di una manifestazione intitolata ‘Una rosa per Norma Cossetto’ – aggiunge Andrea Mascaretti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale – si inserisce perfettamente nel solco della volontà espressa dai legislatori con l’istituzione del ‘Giorno del Ricordo’, per questo presenterò una mozione con la richiesta le sia dedicata una  piazza a Milano”.  “L’intervento di urbanistica tattica a Rovereto, seppur realizzato a pochi passi da via Popoli Uniti, ha sortito l’effetto di dividere in due un quartiere, mettendo su fronti opposti i residenti. – spiega Otello Ruggeri, Presidente del Circolo Almerigo Grilz di Fratelli d’Italia, che ha indicato il luogo – Dedicare la nuova piazzetta che si è formata a Norma Cossetto ci offre la straordinaria opportunità di dare un segno di pace, rispettando contestualmente  lo spirito di quelli che intitolarono ai Martiri Oscuri una delle tre vie che vi confluiscono”. Ma tu come vuoi chiamarla?

Diamo un nome a Piazza NoLo Leggi tutto »

Urbanistica tattica, Municipio 9: “No ai progetti onirici di Sala”

Urbanistica tattica, Municipio 9: “No ai progetti onirici di Sala”. Nel mese di ottobre, il Comune di Milano attuerà due interventi di “Urbanistica tattica” nel Municipio 9: uno in piazza Bruzzano e uno in piazza Belloveso, a Niguarda, nonostante il parere contrario espresso dalla maggioranza del Consiglio di Municipio. Premesso che saranno realizzati comunque, poiché il parere richiesto era consultivo e non vincolante, riteniamo doveroso motivare le ragioni di questo diniego. Per quanto riguarda Piazza Bruzzano, il progetto elimina circa 50 posti auto nel centro commerciale del quartiere, creando un danno evidente al le attività commerciali che vi insistono. Inoltre, i cambi di sensi di marcia, e la creazione di nuovi sensi unici, costringeranno i residenti nel quartiere a modificare abitudini consolidate negli anni, che in alcuni casi non possono essere modificati, trasformando, soprattutto per chi ha difficoltà motorie, questo intervento in un ostacolo da superare quotidianamente. Palliativi come il senso unico in via del Volga, per permettere il parcheggio su entrambi i lati, quando ciò avviene già ora, risultano del tutto inefficaci per compensare i disagi causati. Per questo in commissione avevamo richiesto ulteriori e più approfondite valutazioni sulla modifica della viabilità:, ricevendo in risposta un parere negativo e un invito all’inaugurazione nel giorno probabile della Sagra della Suca di Bruzzano. Valutando con attenzione il progetto, è evidente l’assenza di interventi strutturali permanenti, in favore di quelli provvisori, come la vernice colorata usata per dipingere l’asfalto e gli elementi di arredo urbano di bassa qualità. Una sperimentazione voluta dal Comune che peserà sulle spalle dei residenti, in attesa che venga valutato l’esito della sperimentazione, probabilmente anche in questo caso senza tenere conto il parere del Municipio, l’istituzione più vicina ai cittadini. Stesso metodo adottato per l’intervento in piazza Belloveso, progetto a sua volta bocciato dal Municipio, dove le modifiche della viabilità andranno ad aggravare situazioni per le quali abbiamo richiesto da anni interventi mai realizzati, come il rifacimento di marciapiedi, la tracciatura delle strisce pedonali, la revisione della viabilità e la riqualificazione dei giardini. Per entrambe le piazze avevamo chiesto interventi migliorativi e strutturali, presentando anche un progetto di riqualificazione, questa definitiva per Piazza Bruzzano, mai preso in considerazione, per dare spazio a questi interventi estemporanei e avulsi dal contesto urbano e dalle esigenze dei cittadini. Un metodo, quello adottato dal Comune, cui non ci possiamo opporre, ma che non intendiamo avallare. Per questo abbiamo dato parere negativo pur sapendo non sarebbe stato vincolante. Quello che conta è sia rimasta a verbale che quando è stato il momento non ci siamo schierati a favore dei progetti onirici della Giunta Sala, ma al fianco dei cittadini.

Urbanistica tattica, Municipio 9: “No ai progetti onirici di Sala” Leggi tutto »

Scatta il divieto per i diesel Euro 4, ieri ultima resistenza dell’opposizione in Consiglio

Da oggi entra in vigore il divieto d’ingresso ai veicoli diesel Euro 4. Si tratta del secondo step del provvedimento anti inquinamento attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 19.30, esclusi i festivi, avviato lo scorso 25 febbraio e che fino a oggi ha interessato i veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e le moto a due tempi Euro 0 e 1. Rabbiosa la reazione di Andrea Mascaretti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, che si è visto bocciare dalla maggioranza un Ordine del Giorno con cui chiedeva di rinviare di almeno un anno il blocco degli euro 4. Un’esito che lo ha indotto a definire “feroce”, un’amministrazione “che con prepotenza aggredisce i cittadini più deboli e indifesi, quelli che non possono permettersi di cambiare l’auto“.  “Si tratta di 150.000 famiglie circa, la stima è dell’ACI, – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – condannate al blocco e penalizzate perché di colpo la macchina comprata con i loro risparmi, non vale più nulla“, poi elenca, “artigiani piccoli commercianti, piccoli imprenditori e operai che non potranno più utilizzare la loro macchina per lavorare” e ancora, “concessionarie che subiranno un grave danno e forse dovranno licenziare qualche dipendente“. “Tutti noi vogliamo salvaguardare l’ambiente e proteggere la salute dei cittadini – sottolinea – ma non sulla loro pelle, questa non è la strada giusta“. Poi punta il dito contro le mancanze dell’amministrazione di sinistra, “Bisogna invece rinnovare il parco mezzi dell’amministrazione comunale, rinnovare le caldaie degli edifici pubblici, provvedere a dare un adeguato isolamento termico a scuole, ospedali, biblioteche, anagrafe e bisogna farlo subito, perché ne va della salute dei milanesi – concludendo con un monito – La Giunta è avvisata“. Anche la Lega si è vista bocciare tutte le richieste presentate per attutire il provvedimento: “Scatta il divieto per i diesel Euro 4, ma le richieste della Lega rimangono inascoltate“, ha protestato il capogruppo a Palazzo Marino, Alessandro Morelli ricordando di aver sollecitato “deroghe di buonsenso, tra cui la possibilità per i meno abbienti di usare seppure per pochissimi chilometri all’anno la propria vecchia auto, grazie al controllo di una scatola nera che certifica le percorrenze“, così come consentito dalla Regione Lombardia con Move-in, e “richiesto al Comune anche dal presidente di Aci Milano“,  attaccandola la giunta sul fatto di “non fornire nemmeno la dovuta adeguata informazione agli utenti con il risultato che le multe ai cittadini aumentano“. Forza Italia ha attaccato Area B definendola una “palese forzatura, che danneggia migliaia di cittadini milanesi e dell’hinterland” per voce di Gianluca Comazzi, Consigliere Comunale e capogruppo in Regione Lombardia, “per tutelare i cittadini gia’ colpiti dal rincaro delle tariffe sul trasporto pubblico“, ha proseguito l’azzurro, per poi chiedere alla giunta Sala “un atto di responsabilità: oltre a introdurre una deroga della durata di un anno per i veicoli diesel euro 4 l’amministrazione aderisca al progetto Move-In di Regione Lombardia che prevede deroghe ai proprietari di auto benzina Euro 0 e Diesel Euro 0,1,2 e 3” in base ad uno stile di guida meno inquinante. Così “Palazzo Marino armonizzerebbe le regole di Aaea B al sistema regionale, favorendo un quadro normativo omogeneo. Di fronte a un approccio sanzionatorio e punitivo – ha concluso Comazzi – Forza Italia preferisce favorire gli incentivi, contrastando l’inquinamento senza mettere in ginocchio gli automobilisti“. La maggioranza a Palazzo Marino però ha tirato dritto, così da domani scatterà lo stop per circa 26.300 veicoli nel territorio del Comune di Milano e circa 74.300 nell’area della Città metropolitana. “Le stime – fanno sapere dal Comune – sono basate sulle immatricolazioni Aci del 31 dicembre 2018 e potrebbero essere riviste al ribasso“. Da Palazzo Marino si raccomandano quindi “di tenere il conto degli accessi ancora possibili del pacchetto di 50 a disposizione di ogni automobilista per il primo anno di attivazione del divieto (e di 25 ai milanesi o cinque per i residenti fuori Milano per il secondo anno“, oltre che di “svolgere tutte le pratiche relative alla Ztl“. Sull’aspetto ambientale arriva anche il monito del presidente lombardo di Legambiente Barbara Meggetto, che promuove Area B e boccia il Move in della giunta regionale: “Dopo il climate strike di venerdì scorso ci aspettiamo dal sindaco Sala e dal governatore Attilio Fontana una aumentata consapevolezza circa gli impatti ambientali e climatici dell’insostenibilità della mobilità dei cittadini milanesi e lombardi“. Per questo, per Meggetto “bene area B, anche se Milano dovrebbe fare molto di più e male, malissimo, invece Move in, lo strumento tecnologico a cui possiamo solo augurare di essere fallimentare, perché nasconde una insana dichiarazione d’amore alle auto inquinanti da cui auspichiamo che la Regione rinsavisca – conclude – per concentrarsi piuttosto sulle pessime performance dell’azienda ferroviaria di cui è proprietaria“. Tutti i varchi sono collegati a un sistema informatico che consente anche di registrarsi e verificare se la propria auto può entrare in Area B, tenere il conto degli accessi ancora possibili del pacchetto di 50 a disposizione di ogni automobilista per il primo anno di attivazione del divieto e di 25 (o 5 per i residenti fuori milano) per il secondo anno, e di svolgere tutte le pratiche relative alla Ztl.Per conoscere nei dettagli la disciplina di Area B e informarsi sui calendari dei divieti, si può consultare www.comune.milano.it/areab dove sono presenti informazione utili, atti e normativa di riferimento. Anche da qui è possibile accedere al portale https://areab.atm.it dove è possibile verificare e controllare gli accessi effettuati e richiedere la deroga: consente quindi di gestire le targhe dei propri veicoli attraverso una registrazione di campi obbligatori. Inoltre è anche aperto al pubblico un info point nel mezzanino della stazione Duomo della linea rossa della metropolitana.  

Scatta il divieto per i diesel Euro 4, ieri ultima resistenza dell’opposizione in Consiglio Leggi tutto »