1 Dicembre 2018

Accese le luci sotto la cupola della Galleria

La città si veste di luci e colori per le festività natalizie. Sono state la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore Cristina Tajani (Attività Produttive e Commercio) ad accendere oggi la grande volta della Galleria Vittorio Emanuele II e a dare il via al calendario dell’Avvento che per 25 giorni trasformerà i portici meridionali di piazza Duomo in un grande schermo con suggestive proiezioni. “Come Amministrazione – hanno dichiarato Scavuzzo e Tajani – abbiamo voluto regalare alla città una volta illuminata da un nuovo e suggestivo tetto di stelle scintillanti e grazie all’efficacia della collaborazione tra Comune, associazioni del commercio, associazioni di imprese e di via, laboratori di quartiere e grandi aziende private, siamo riusciti a illuminare in maniera diffusa la città, valorizzando tutti i suoi quartieri. Nel periodo natalizio la città sarà ancora più bella e attrattiva, confermandosi come una delle principali attrazioni turistiche da vivere anche nelle festività, al termine di un anno straordinario per affluenza di visitatori provenienti dall’estero”. Il regalo del Comune di Milano alla città e ai suoi visitatori sarà un’inedita e sfavillante cascata di luce per rendere ancor più suggestiva ed emozionante la volta del ‘Salotto’ di Milano. Saranno infatti oltre 50mila led bianchi, posti a 47 metri d’altezza per un diametro di oltre 30 metri, a illuminare e arricchire gli 800 metri quadrati della volta. Un progetto illuminotecnico voluto dall’Amministrazione per rendere ancor più attrattivo uno dei luoghi più visitati e fotografati della città soprattutto durante le festività. L’innovativo Christmas Calendar, realizzato da Urban Up Unipol in piazza del Duomo, trasformerà il Palazzo dei Portici Meridionali, dall’1 al 24 dicembre, in un immenso schermo (60 metri per 20 metri d’altezza, per un totale di 1.200 mq), ospitando una video-proiezione sulla reinterpretazione contemporanea del tradizionale calendario dell’avvento. Il video durerà circa 6 minuti e verrà proiettato 3 volte al giorno ogni giorno dalle 18.30. Racconta la storia di una renna, simbolo della tradizione natalizia, che nasce a Milano e durante la sua crescita cammina per la città passando accanto ad alcuni dei suoi luoghi più iconici, Duomo, Castello Sforzesco, Arco della Pace, la Darsena, Torre Velasca e Torre Galfa. Colonna sonora il brano “Baby please come home”, riarrangiato dall’orchestra dei Musici Estensi. Per ognuno dei 24 giorni che accompagnano l’attesa del Natale, all’interno del video ci sarà un focus su un musicista diverso. Oltre alla volta del Mengoni e ai portici di piazza Duomo sono 180 le vie, dal centro alla periferia, che nei prossimi giorni si accenderanno grazie alla collaborazione tra Comune di Milano, Confcommercio Milano, associazioni di via, sponsor e laboratori di quartiere. Un complessivo di circa 36 km di strade illuminate ai quali si aggiungono le illuminazioni realizzate da MM nelle vie e sui cantieri della M4.

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Polizia in tenuta antisommossa controlla il corteo contro i CPR

Si sono radunati in Piazzale Piola i partecipanti alla manifestazione  “Mai più lager – No Cpr”, organizzato per dire no all’apertura del CPR (Centro per il rimpatrio) di via Corelli, come disposto della Legge Minniti Orlando del 2017 che ha previsto l’istituzione di un Cpr per ogni regione. In piazza ci sono la Rete studenti di Milano, Rifondazione Comunista, Arci, Possibile, Camera del lavoro di Milano, Naga e altre associazioni minori. Il corteo, spiegano gli organizzatori, è anche l’occasione per manifestare dissenso contro il Decreto Salvini (ormai legge) soprattutto nelle parti dedicate al controllo dell’immigrazione. Tra striscioni e bandiere ci sono anche molti giovani africani, richiedenti asilo o già in possesso dello status di rifugiato o del permesso di soggiorno. Il centro di via Corelli, dopo essere stato un CIE (Centro di identificazione ed espulsione) fino al 2014, è stato fino ad oggi sede di un CAS (Centro di accoglienza straordinaria). Il corteo composto da circa 2.500 persone, si è snodato lungo piazza Piola, viale Romagna, viale Beato Angelico, via Amadeo, via Ajaccio, via Marescalchi, via Buccari, viale Tucidide e infine via Corelli, davanti all’attuale CAS, dove si è conclusa la manifestazione e un gruppo di circa 100 manifestanti si è avvicinato al blocco delle forze dell’ordine, all’imbocco di via Corelli e ha iniziato a urlare slogan contro i Cpr la Polizia e i Carabinieri. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno controllato che i manifestanti non superassero le transenne dopo che un paio di loro avevano tagliato i fissaggi che le tenevano unite.

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Torna il bus degli angeli per aiutare i senzatetto

Da lunedì 3 dicembre torna a percorrere le strade di Milano il “Bus degli Angeli”, il bus dell’Azienda Trasporti Milanesi che, in collaborazione con i City Angels, porta pasti caldi, bevande, coperte, indumenti, assistenza qualificata e un posto dove dormire a coloro che sono senza casa e hanno bisogno di aiuto. Nata nel 2011 da un progetto condiviso fra Atm e l’Associazione City Angels, la “Casa degli Angeli” è diventata ormai un punto di riferimento per i senzatetto di Milano e a dimostrarlo sono i numeri: lo scorso inverno, è stata data assistenza a una media di 600 persone a settimana, che hanno ricevuto pasti, bevande calde, coperte e altri indumenti per ripararsi dal freddo. La “Casa degli Angeli” è un autobus di 18 metri riconoscibile da una livrea personalizzata, completamente ristrutturato dalle Officine ATM ed equipaggiato con servizi di prima accoglienza internamente riscaldato, è dotato di un’area ristoro, una zona per dormire, un punto di pronto soccorso e servizi igienici. A bordo i volontari dell’Associazione City Angels forniscono assistenza e sostegno psicologico. L’autobus circola ogni sera dal lunedì al venerdì, dalle 21.00 a mezzanotte. Il servizio, che prosegue fino al 31 gennaio, raggiunge i punti della città dove è più necessario prestare assistenza. Nel dettaglio: lunedì viale Ortles, viale Bligny, via Ripamonti, piazza XXIV maggio; martedì stazione di Lambrate, corso Buenos Aires, piazzale Oberdan, piazzale Loreto; mercoledì stazione di Greco Pirelli, stazione Lambrate, Stazione Rogoredo; giovedì viale Europa, via Meravigli (piazza Affari) e venerdì stazione di Cadorna, Lampugnano, Bonola, P.le Lotto e P.le Brescia.

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Caritas, senza espatri, presto 500 profughi nelle strade

Sono circa 500 i profughi accolti nei centri di accoglienza gestiti dalle cooperative di Caritas Ambrosiana nella Diocesi di Milano che rischiano di diventare senza tetto per effetto del Decreto Sicurezza. “In ragione delle nuove disposizioni, costoro non avranno più la possibilità di ottenere la protezione umanitaria – denuncia Caritas -. Inoltre non potranno più essere accolti all’interno del sistema di protezione per richiedenti asilo gestito dai Comuni, lo Sprar. Saranno vanificati gli sforzi fatti per avviare percorsi di integrazione. Rischia così di andare perso l’investimento di risorse pubbliche e private erogate per l’accoglienza e i corsi professionali senza considerare il lavoro e il tempo offerto gratuitamente da centinaia di volontari impegnati nelle scuole di italiano e nei tanti percorsi di accompagnamento sociale“. “Il cosiddetto Decreto Sicurezza renderà più difficile per i migranti trovare un lavoro regolare, inserirsi nella nostra società, vivere una vita normale. Poiché non è realistico immaginare che saranno rimpatriati, ci aspettiamo di ritrovarli in coda ai nostri centri di ascolto. Dopo esserci impegnati per la loro integrazione ora dovremo spendere soldi e tempo per aiutarli ma senza, a questo punto, poter offrire loro alcuna prospettiva di futuro: un controsenso“, sostiene il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti. Dall’inizio della nuova crisi migratoria nata a seguito della guerra in Siria e dalla caduta del regime in Libia, Caritas Ambrosiana ha dato vita “ad una sistema di accoglienza diffusa sul territorio della Diocesi di Milano che ad oggi conta 2336 posti, gestiti da cooperative sociali, all’interno di strutture ecclesiali, pubbliche e private: appartamenti, ex convitti, case di spiritualità. Di questi posti,1.343 sono convenzionati con le Prefetture (Cas), 710 con i Comuni (Sprar), 162 sono sostenuti esclusivamente con fondi derivanti dalle offerte dei fedeli, 121 in centri per minori non accompagnati gestiti per conto delle amministrati pubbliche. Gli ospiti ricevono non solo i servizi previsti dalle convezioni (vitto, alloggio, alfabetizzazione) ma sono inseriti in percorsi di formazione professionale e accompagnamento sociale, sostenuti da risorse pubbliche e private“.

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