Cadavere carbonizzato, fermati due colombiani

Due colombiani di 38 e 21 anni: sono questi i fermati dalla Polizia per l’omicidio avvenuto in zona Bovisasca scoperto lo scorso sabato. I due uomini avrebbero cercato poi di sbarazzarsi del corpo mutilandolo e nascondendolo all’interno di una valigia poi data alle fiamme i cui resti sono stati ritrovati in via Cascina dei Prati. Dalla primissima ricostruzione, all’origine del gesto ci sarebbe una lite per futili motivi avvenuta durante una festa, cui avrebbero partecipato anche altre persone, in un’abitazione poco distante dal luogo dove è stato rinvenuto il corpo. Su uno dei due indagati, il più vecchio, penderebbe l’accusa di omicidio, mentre per il più giovane, fermato ieri a Malpensa poco prima di salire su un volo per il Sud America, quella di villipendio e occultamento di cadavere. Molti lati della vicenda sono ancora poco chiari e oggetto di indagine.

Sebbene il fermo dei due individui non sia ancora stato convalidato, numerose sono le prove che li collegano all’omicidio e al macabro rinvenimento dello scorso sabato sera in zona Bovisasca. Gli agenti della Polizia hanno, infatti, rinvenuto all’interno dell’abitazione dove si è tenuta la festa, abitazione dove vive il colombiano 38enne, un’accetta ancora sporca di sangue, forse utilizzata per fare a pezzi il corpo, e un carrello a ruote servito per trasportare la valigia con i resti umani in via Cascina dei Prati dove poi è stata data alle fiamme con della benzina. L’incendio divampato ha reso il corpo irriconoscibile, ma dal pollice di una delle mani gli agenti pensano di poter ricavare l’impronta digitale per darà un’ identità alla vittima.