La base leghista “silura” l’identikit del candidato sindaco secondo Bolognini

La base leghista “silura” l’identikit del candidato sindaco secondo Bolognini. Nei giorni scorsi Stefano Bolognini, assessore salviniano in Regione Lombardia, ha tratteggiato quello che secondo i vertici del suo partito dovrebbe essere il prossimo candidato sindaco del centro destra milanese. La discussione è infatti iniziata e la Lega sembra voler far pesare la posizione di primo partito della coalizione, ma la base leghista “silura” l’identikit del candidato sindaco secondo Bolognini. Dopo l’intervento del dirigente leghista è infatti arrivato il commento di Andrea Pellegrini, ex assessore alla sicurezza e consigliere del Municipio 9: “Mah!! Il profilo non mi convince. Con tutto il rispetto alla scelta del commissario della Lega. Stiamo inseguendo il modello PD alla Sala, invece di decidere senza farci condizionare. il terzo settore lo si conquista con le idee e i progetti non con i managers, pur bravi e preparati. Per fare sociale e vivere il sociale a Milano bisogna ascoltare le persone che vivono tutti i giorni i “marciapiedi” e che lo fanno per passione e amore di questa meravigliosa città. Milano merita un politico rispettato e onesto, che sappia trasmettere energia positiva ai Milanesi, e che abbia un coraggio da vendere. E poi che sia frutto di scelta condivisa nel centro destra, perché solo uniti si potrà vincere. Cercare il sosia di Sala per vincere e pensare di essere amici di Caritas per pescare più voti non mi sembra una idea vincente, ma un semplice tentativo di rincorrere un modello. Tiriamo fuori il coraggio, stiamo uniti e crediamo nei nostri valori. #vinceremo”. Un colpo di cui la dirigenza salviniana dovrà probabilmente tenere conto se non vuole perdere l’appoggio dei suoi stessi iscritti nei quartieri. Il dibattito è quanto mai acceso dunque: nei giorni scorsi anche Ignazio La Russa, che resta il rappresentante più autorevole di Fratelli d’Italia al nord, aveva avvertito proprio la Lega sulle candidature: i salviniani non possono pensare di decidere da soli, perché i meloniani sono in crescita costante e ormai non possono più essere considerati solo un comprimario nelle prossime sfide. Salvini se vuole vincere deve tenere conto del parere di tutti, soprattutto dei suoi stessi rappresentanti nei quartieri che sono il primo volto della Lega per i cittadini. Spesso pure di più di chi si presenta nei programmi televisivi nazionali a nome del partito.