3 Aprile 2020

Gallera: è il momento di mostrare a tutti lo straordinario carattere dei lombardi

Nel’odierno aggiornamento sull’emergenza coronavirus, l’Assessore Gallera è partito subito dai dati definendoli “positivi“, perché l’individuazione 1.445 di nuovi casi positivi, in linea con quelli riscontrati ieri, ma “avendo processato molti più tamponi” rispetto a quelli che venivano processati settimana scorsa, concentrandoli sul personale medico e su parenti o amici di ricoverati, dimostra che si sta riducendo l’incidenza percentuale del contagio sulla popolazione. “Continua” inoltre, “a essere molto basso il numero di ricoverati“, ha aggiunto Gallera, “40 più di ieri, un numero estremamente basso“, + 30 invece per quanto riguarda le terapie intensive, ma anche in questo caso “ho verificato che c’è una sempre minore pressione” su questi reparti negli ospedali, ha precisato l’Assessore. “Cresce in maniera importante il numero dei dimessi”, mentre, “il numero dei decessi è sempre alto”, se pur “con una lieve flessione” anche rispetto a ieri e soprattutto su una linea più bassa dei 600 e più giornalieri di settimana scorsa. Nella provincia di Milano si sono registrati 387 nuovi casi positivi, “con un riduzione significativa rispetto a ieri“. “Significativo anche il dato di Milano“, + 166, anche questo caso in diminuzione rispetto a ieri. L’assessore ha quindi annunciato che da oggi e’ fruibile per tutti “la dematerializzazione della ricetta medica. Non sarà più necessario andare dal medico per ritirare la ricetta”, concludendo, “ancora oggi tutti i dati sono confortanti, si è arrestata la crescita e siamo in una fase di stabilizzazione che tende a ridursi”, come confermato dal personale sanitario. “Lo sforzo che abbiamo compiuto sta producendo dei risultati, dobbiamo continuare così. Capisco che è faticoso, sono giornate belle di sole, ma dobbiamo resistere, tirando fuori lo straordinario carattere dei lombardi dimostrando a tutti” quello di cui siamo capaci. Dati Lombardia: casi positivi 47.520 (+1.455), ricoverati 11.802 (+40), in terapia intensiva 1.381 (+30), dimessi e in isolamento domiciliare 26.026, deceduti 8.311 (+351). Tamponi effettuati: 135.051. Provincia di Milano 10.391 (+387), di cui 4.184 in città (+166).  

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Confesercenti: “Beppe Sala ricordati della città metropolitana”

Confesercenti: “Beppe Sala ricordati della città metropolitana”. Il senso del comunicato diramato da Confesercenti Milano, Lodi e Monza e Brianza è questo. Un appello che tiene conto dei provvedimenti sulla sospensione o rinvio dei tributi locali già stabilita sia da Regione Lombardia che dal Comune di Milano e dal Comune di Lodi (trovate l’elenco più in basso). Per ora solo Monza non ha ancora ufficializzato le proprie decisioni in tal senso. Questo il comunicato che ricorda a Giuseppe Sala che sarebbe pure a capo della città metropolitana: «La priorità resta sconfiggere l’infezione polmonare, ma non possiamo permetterci che il cuore economico di Milano e dintorni cessi di battere: chiediamo un tavolo di confronto metropolitano per coordinare i necessari interventi da parte di tutti i Comuni della ex Provincia, partendo da un ricalcolo dei tributi locali e dal reperimento dei fondi necessari per sostenere il rilancio, anche impiegando il gettito già incamerato dell’imposta di soggiorno». Così Andrea Painini, Presidente di Confesercenti Milano, si rivolge a Giuseppe “Beppe” Sala, nella sua veste di Sindaco metropolitano. «Le difficoltà degli enti di area vasta sono note» riprende Painini «ma l’esistenza stessa di questo livello istituzionale – che ha tra le sue funzioni statutarie anche il coordinamento dello sviluppo economico e sociale sul territorio delle municipalità che si riuniscono attorno a Milano – impongono un intervento dell’ente nell’emergenza». Per Claudio Cremonesi, Direttore della Confesercenti milanese, l’intervento della Città Metropolitana è un’esigenza operativa: «non si tratta solo di consentire alle Associazioni imprenditoriali d’interloquire contemporaneamente con 133 Comuni, ma anzitutto di favorire un confronto tra le stesse Amministrazioni, avvalendosi di un’istituzione già esistente come sede di confronto e proposta». «In tal senso» soggiunge Cremonesi «riteniamo essenziale rivedere anzitutto i tributi locali come tassa rifiuti e canone di occupazione suolo pubblico, rimodulandoli alla luce delle sospensioni alle attività, nonché ribassando le aliquote per la parte residua, al netto delle doverose e quanto più duratore sospensioni e ratealizzazioni». «Per rilanciare il tessuto economico locale, riteniamo altresì auspicabile subordinare abbattimenti dell’IMU sugli immobili commerciali a riduzioni dei canoni da parte dei locatori, nonché ricorrere al gettito dell’imposta di soggiorno». Di seguito riportiamo le misure adottate dai vari enti territoriali: Lodi – Rate dei piani di rientro, in seguito ad avvisi di accertamento e liquidazione per TARI, IMU, TASI
Il pagamento delle rate in scadenza a marzo e aprile viene differito rispettivamente a maggio e giugno, con conseguente slittamento degli originari piani di rateizzazione. Accertamenti IMU e TARI notificati nei mesi di gennaio e febbraio 2020
Sono sospesi i termini di versamento, nonché di ricorso e mediazione fino al 31.05.2020. Versamenti per Tosap, imposta di pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni
Il versamento è differito al 30.06.2020 Rate TARI 2020 
Viene abolito il versamento in soluzione unica entro il 16 giugno e introdotto il pagamento in tre rate: 31.07.2020; 30.09.2020 e 31.01.2021 a conguaglio. Milano – a. per le locazioni/concessioni di unità immobiliari di proprietà comunale, assegnate ad attività commerciali, culturali e imprese dal Demanio dell’Ente, il differimento della scadenza del pagamento delle prime tre rate relative all’anno 2020 al 30 settembre 2020 senza more e interessi. Eventuali ritardi rispetto alle scadenze contrattuali previste non daranno luogo a sanzioni, revoche o decadenze, se il corrispettivo dovuto sarà versato entro il 30 settembre 2020; b. pertutti gli altri canoni di locazione e concessione relativi a beni immobili (edifici e aree) relativi all’anno 2020, con scadenze previste nel primo semestre dell’anno, il differimento senza more e interessi al 30 settembre 2020. Eventuali ritardi rispetto alle scadenze contrattuali previste non daranno luogo a sanzioni, revoche o decadenze, se il corrispettivo dovuto sarà versato entro il 30 settembre 2020; c. peri canoni di concessione di servizi relativi all’anno 2020, con scadenze previste nel primo semestre dell’anno, il differimento senza more e interessi al 30 settembre 2020. Eventuali ritardi rispetto alle scadenze contrattuali previste non daranno luogo a sanzioni, revoche o decadenze, se il corrispettivo dovuto sarà versato entro il 30 settembre 2020; d. per il Canone di Occupazione del Suolo e delle Aree Pubbliche (COSAP) annuale, la ridefinizione della scadenza delle quattro rate annuali programmate nel 2020 per i mesi di aprile, giugno, settembre e dicembre, rispettivamente al 15 settembre, 15 ottobre, 15 novembre e 15 dicembre; e. per il Canone di Occupazione del Suolo e delle Aree Pubbliche (COSAP) relativo ai mercati, ai chioschi ed edicole, il differimento della rata unica per posteggio, prevista in scadenza al 30 giugno, a una scadenza successiva al 30 settembre e comunque entro il 31 dicembre 2020. La data di scadenza verrà comunicata con atti ufficiali; f. per il pagamento della TARI 2020, la facoltà di pagamento, oltre che in unica soluzione, in quattro rate (anziché nelle consuete due rate) e precisamente alle seguenti scadenze: 15 settembre (prima rata), 15 ottobre  (seconda rata), 15 novembre (terza rata o pagamento in unica soluzione), 15 dicembre (quarta e ultima rata); g. la riscossione delle royalties maturate nell’ambito delle concessioni di servizi per il secondo semestre dell’anno 2019 e per il 2020 è differita senza more e interessi al 30 settembre 2020. Eventuali ritardi rispetto alle scadenze contrattuali previste non daranno luogo a sanzioni, revoche o decadenze, se il corrispettivo dovuto sarà versato entro il 30 settembre 2020; h) il differimento al 30 settembre 2020 del termine di pagamento per quanto attiene al versamento della seconda rata dell’imposta comunale sulla pubblicità di durata annuale, qualora l’importo complessivo dovuto sia superiore a € 1.549,37, di cui all’art. 9, comma 4, del D. Lgs. 15/11/1993 n.507; b) il differimento al 30 settembre 2020 del termine di versamento dell’imposta di soggiorno per il trimestre gennaio/marzo 2020, di cui agli artt. 8, comma 1, e 23, comma 1, del Regolamento dell’imposta comunale di soggiorno nella Città di Milano, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 19 del 11/6/2012 e s.m.i.; Lombardia – La delibera regionale n. 2965 del 23 marzo 2020 prevede la sospensione dei versamenti dei tributi regionali: Bollo Auto, Ecotassa e Tassa sulle Concessioni per i soggetti che hanno domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nel territorio della regione Lombardia. La

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I sistemi di Eureka per il tempo in quarantena

I sistemi di Eureka per il tempo in quarantena. Per aiutare le famiglie, spiazzate dalla chiusura dei nidi, abbiamo  messa on line a disposizione di tutti, su www.coopeureka.it, la smart education  per chi si prende cura dei bambini più piccoli: genitori, nonni e baby sitter. “Attività antinoia” da fare a casa: economiche, facili da realizzare e di alto valore educativo. Arte, musica, motricità, motricità fine, sensoriale, gioco, scoperta, lettura e attività “Steam” (Science, technology, engineering,  arts, mathematica) sono le sezioni in cui abbiamo suddiviso l’educazione smart. Tutto è spiegato passo passo dalle nostre educatrici: è una guida pratica alla portata di tutti. Tra le attività che sono piaciute di più le mascherine fatte in casa https://www.coopeureka.it/motricita-fine/#Video_Fare_le_mascherine_Un_gioco_salutare e le istruzioni per travestirsi e giocare al medico e al paziente, al volontario e all’infermiera. Per lasciare andare con un sorriso le paure e le ansie legate al coronavirus https://www.coopeureka.it/fare-le-mascherine-un-gioco-salutare/. Contemporaneamente, per collegarci insieme on line, abbiamo organizzato le nostre comunità (provincia di Milano e di Varese) in gruppi più piccoli, con cui le educatrici  sono in contatto tutti i giorni. Usiamo soprattutto  WhatsApp e il telefono perché sono facili da usare anche per le nonne e ce l’hanno tutti . Ma anche Facebook e zoom. La risposta dei genitori e dei bambini ci ha commosso: la necessità di restare insieme e sentirsi uniti è la più forte fin dall’inizio dell’emergenza. L’entusiasmo e il senso d’appartenenza che dimostrano i bambini, anche sotto i due anni, e le famiglie è incredibile. Le mamme ci tengono aggiornate sui progressi e sulle giornate dei bimbi e ci considerano un punto di riferimento importante per tutti quei passaggi tipici dell’età, come togliersi il pannolino e fare i primi passi. Festeggiamo insieme compleanni e buone notizie: ieri la nascita di un fratellino al nido di Cantello, provincia di Varese, è stato un regalo per tutti. Dalla chiusura dei nidi, il 21 febbraio, sul nostro sito www.coopeureka.it abbiamo lanciato la Smart Education per i care givers: genitori, nonni e baby sitter: Attività antinoia suddivise in  arte, musica, motricità, motricità fine, sensoriale, gioco, scoperta, lettura e attività “Steam” (Science, Technology, Engineering, Art,  Mathematics) «Abbiamo pensato ai genitori, spiazzati dalla chiusura dei servizi – racconta Eleonora Bortolotti -. A come aiutarli a trovare gli aspetti positivi di questa drammatica situazione che ci ha rinchiuso in casa, separandoci dalla comunità.  E così ci siamo dette: insieme allo smart working, perché non utilizzare la smart education? E abbiamo messo on line un nido del cuore per tutti».  Tutti i giorni attività creative e giochi da fare in famiglia. Spiegati passo passo dalle educatrici. Economici, facili da realizzare e di alto valore educativo. Un modo anche per stare tutti calmi e restare in casa in sicurezza.  La smart education su www.coopeureka.it viene usata molto anche da famiglie che non vengono nei nostri servizi, che l’hanno scoperta grazie al passaparola. Fare smart education per questa fascia d’età richiede competenze molto specifiche. «Noi siamo state le prime – racconta Bortolotti – forse perché siamo quasi tutte mamme e sappiamo cosa vuol dire trovarsi di colpo con i figli a casa. Magari mentre si lavora.» «Siamo commosse dalla risposta dei genitori e dei bambini che è stata incredibile – aggiunge Eleonora Bortolotti Presidente e fondatrice di Eureka – » Tra le attività che sono piaciute di più le mascherine fatte in casa https://www.coopeureka.it/motricita-fine/#Video_ Fare_le_mascherine_Un_gioco_salutare e le istruzioni per travestirsi e giocare al medico e al paziente, al volontario e all’infermiera. Un toccasana per lasciare andare con un sorriso le paure e le ansie scatenate dal coronavirus https://www.coopeureka.it/fare-le-mascherine-un-gioco-salutare/. e le attività steam (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) https://www.coopeureka.it/attivita-steam/#Video_Inserisci_i_Pennarelli «Siamo tutti  insieme in questa emergenza. Siamo  felici– conclude Eleonora Bortolotti – di poter mettere il nostro nido del cuore on line a disposizione di tutti i bambini e le famiglie italiane. 5 video mandati dalle educatrici alle famiglie https://www.coopeureka.it/video-dai-nidi/ UN AIUTO PER LE FAMIGLIE CON ANZIANI E DISABILI Per la Città di Milano Eureka gestisce  CuraMi, WeMi https://www.coopeureka.it/servizio/curami-wemi/ e Pronto Trivulzio https://www.coopeureka.it/servizio/pronto-trivulzio/. Tutti servizi di informazione, orientamento e supporto in situazioni critiche. La collaborazione con il Pio Albergo Trivulzio, il maggior polo geriatrico italiano, sta facendo scuola in tutto il Paese perché si fa carico dei bisogni sia sanitari che sociali dei suoi pazienti e del pubblico, dando risposte e aiuti pratici e integrati. Con l’emergenza Covid 19 tutti questi servizi sono da subito passati in modalità smart con gli operatori specializzati dei servizi che rispondono quotidianamente alle persone. Dall’ultima settimana di febbraio Eureka ha risposto a 842 richieste di supporto, di cui 71 ricerche urgenti di badanti. L’abitudine all’uso crossmediale di tutti i device per mettere a disposizione del pubblico le informazioni e i servizi territoriali è stata cruciale per intervenire da subito nell’emergenza in modalità smart in altri due ambiti fondamentali per le famiglie lombarde: nidi (0-3 anni) e interventi educativi domiciliari per i minori disabili, fragili o con particolari difficoltà (ADM Assistenza, Domiciliare Minori). GLI INTERVENTI EDUCATIVI PER I MINORI ON LINE  «Ci sono persone che hanno bisogno di una mano in più per gestire l’emergenza. Fin dall’inizio – racconta Stefano Finelli, responsabile Eureka per il varesotto – abbiamo continuato a sentirci con i minori e le famiglie più difficoltà. Ora, a fronte del prolungamento della quarantena, abbiamo rifatto il punto su tutti i progetti educativi: lavoriamo utilizzando tutte le potenzialità della tecnologia, WhatsApp, Skype,  dirette Facebook e Jitsi Meet (per l ritrovarsi in video), per continuare a dare tutto l’aiuto che serve». Il progetto educativo di Eureka si chiama Emergenza Covid-19 ed è rivolto in particolare ai portatori di handicap e ai minori con situazioni di fragilità importanti. «Alcune famiglie faticano a capire la gravità della situazione e ad applicare le regole di comportamento necessarie. Sui social c’è di tutto. Un adolescente in crisi, con una storia difficile e una famiglia fragile alle spalle ha bisogno del suo educatore per capire come vivere in casa 24 ore su 24. I genitori ci chiedono di aiutarli ad organizzarsi per l’emergenza.  Col nostro progetto “Emergenza Covid 19” – conclude Finelli – diamo risposte concrete ai bisogni dei minori e delle famiglie. E li aiutiamo ad affrontare la realtà. Risolviamo insieme le cose. In pratica. Perché nessuno resti indietro.»  Il servizio pilota di Eureka, in collaborazione con i servizi sociali, è già in corso nella provincia di Varese https://www.coopeureka.it/servizio/adm-assistenza-domiciliare-minori/. Gli interventi educativi sono circa 250 sul territorio di  25 Comuni. DOVE LAVORIAMO Milano e provincia Buccinasco Noviglio Rosate Mediglia Melegnano Paullo Peschiera Borromeo San Giuliano Mil.se San Donato Mil.se Lodi e provincia Sant’Angelo Lodigiano  Provincia di Varese Arcisate, Azio, Besano, Besozzo, Biandronno, Bisuschio, Brezzo di Bedero, Brissago, Cantello, Caravate, Casalzuigno, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Cuasso al Monte, Cugliate, Cuveglio,

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Quando e per chi caleranno le bollette

Quando e per chi caleranno le bollette. Le indicazioni arrivano direttamente dall’autorità per l’energia ARERA che in questi giorni sta diffondendo le informazioni per far capire quando e per chi caleranno le bollette di luce e gas come annunciato via stampa da molti rappresentanti di istituzioni pubbliche e private. Una piccola notizia positiva, almeno così sembra in questo momento visto che un basso costo delle materie prime potrebbe far ripartire più facilmente le industrie. Ecco il testo che l’autorità ha diffuso per chiarire il punto: “Secondo l’ultimo aggiornamento fornito da ARERA, nel secondo trimestre del 2020, si avrà per una famiglia tipo del Servizio a Maggior Tutela una riduzione degli importi sulle bollette del -18,3% per l’elettricità e una riduzione del del -13,5% per il gas. Tale diminuzione trova la sua principale origine nel persistere di basse quotazioni per le materie prime nei mercati all’ingrosso e nella sostanziale stabilità e continuità del fabbisogno di oneri generali. Inoltre, sempre a sostegno dell’emergenza Covid-19, ARERA ha incrementato di 1 miliardo e mezzo di euro il fondo destinato alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali.  Per ulteriori approfondimenti riguardo al calo delle bollette e alle manovre attuate dall’Autorità ARERA, è possibile consultare un articolo completo qui.”

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I morti lombardi abbandonati nei depositi improvvisati

  I morti lombardi abbandonati nei depositi improvvisati. Decine e decine di corpi che restano anche per giorni in attesa che un forno crematorio possa prenderli in carico. Lo spettacolo, uguale per Niguarda, Policlinico e Girola, è agghiacciante se si pensa che i sacchi che vedete nelle foto che vi proponiamo contengono persone decedute. I morti per Covid19 devono essere bruciati per evitare ogni rischio sanitario, ma come hanno fatto notare molti operatori delle pompe funebri: “Un conto è conservare un corpo o dei resti in una cella frigorifera per uno o due giorni, ma ora ci sono tempi di attesa fino a undici giorni a Lambrate”. Giorni in cui i corpi continuano a decomporsi, avvicinandosi a diventare un problema anche a livello sanitario. Eppure pare non esserci altro modo: il ritmo è alto, mentre le strutture di smaltimento sono lente. Fino a due giorni fa per esempio a Milano non si poteva seppellire insieme le ceneri e i resti dei propri parenti. Era solo concesso di esumare il proprio nonno, cremarlo, e a quel punto era consentito di seppellirlo nuovamente  insieme alle ceneri della nonna. Una procedura impossibile in un momento di estremo stress del sistema cimiteriale come l’attuale. Dopo le insistenze degli operatori delle pompe funebri, pare che il Comune abbia finalmente sposato la linea del buon senso modificando il regolamento. Un piccolo passo avanti, ma che lascia scoperta la grave questione dei morti abbandonati nei depositi che riguarda tutti gli ospedali milanesi e che si sta sempre più trasformando in una crisi nella crisi, perché i ritmi dei contagi possono anche scendere, ma non è affatto detto che il calo dei decessi sia verticale come sperano tutti. Anche in questi giorni sono centinaia le vittime della guerra che il virus ha mosso al genere umano e il pianoro, cioè la fase successiva al picco, non si sa quanto durerà. Si parla come minimo di settimane in cui in molti cadranno falciati dal Covid19. Le istituzioni sono pronte per affrontare questo momento? Perché il governatore Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe “l’onesto” Sala sembrano più intenzionati a litigare tra di loro o con il governo nazionale, invece che occuparsi molto attivamente della comunità. In Veneto la guida di Zaia sembra stia portando i suoi concittadini fuori da questa crisi prima del previsto. In Lombardia c’è sempre più la sensazione che non si sia capito, o peggio, non si sia interessati a vincere la sfida tutti insieme, ma che la si viva come un’altra occasione per mettersi in mostra nel cortile di casa. Intanto i morti lombardi sono abbonati nei depositi improvvisati dagli ospedali. Negli ospedali le mascherine vengono messe sotto chiave per frenare i furti, insomma non va proprio tutto bene.

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Covid19: anche il Corriere pubblica fake news

Covid19: anche il Corriere pubblica fake news. E su un uomo morto. Alcuni giorni fa è apparso l’articolo che vedete nell’immagine che accompagna questo articolo. Peccato che la vicenda non si sia affatto sviluppata così, almeno a sentire la furibonda famiglia grechese che ha trovato sulle pagine del Corriere una versione della storia molto diversa da quella reale. L’uomo di cui si parla sarebbe morto secondo l’articolo del Corriere strozzato nel suo letto a causa di una crisi da Covid19 non curata dalla società intesa come personale medico. F.B. sarebbe morto senza tamponi nonostante i sintomi e dunque senza cure adeguate. Invece, racconta la famiglia dell’uomo, anche in questo caso il sistema sanitario italiano ha funzionato svolgendo il suo compito come previsto. F.B. è mancato all’affetto dei suoi cari per un infarto dovuto ad altre cause. Dunque sul Covid19 anche il Corriere pubblica fake news.   Ora il fatto è molto grave in sé: il Corriere, nonostante le prevedibili eccezioni, è sempre rimasto un punto di riferimento per la correttezza e l’imparzialità dei giornalisti che ci lavorano. Con questa azione ha dunque commesso un grave errore e non solo perché la famiglia di F.B. si è poi recata in commissariato per presentare una denuncia, ma anche per la credibilità del Corriere in un momento come questo. Si spera che almeno il giornalista in questione sia solo stato superficiale, prendendo per oro colato il racconto di qualche agente di polizia o membro del 118 troppo ambizioso. Se fosse un semplice peccato di approssimazione, i reati li contesteranno le denunce, almeno non ci sarebbe dolo eccessivo. Sempre che sia stato un errore. In ogni caso ora si può scrivere che sul Covid19 anche il Corriere pubblica fake news. Un pessimo passo verso il basso di quella che una volta era un’istituzione italiana su cui poter contare. Già crollano i siti Inps, almeno salviamo il Corriere.

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