Le Iene rilanciano il caso Barbato

Le Iene rilanciano il caso Barbato. Ieri sera un servizio giornalistico di Fabio Agnello ha riportato in prima pagina il caso di Antonio Barbato, l’ex comandante della Polizia locale di Milano, defenestrato e sostituito da Marco Ciacci. Il servizio mette in relazione il fatto che prima di assumere l’incarico Ciacci era un investigatore della Procura di Milano, la stessa che stava indagando sul sindaco Giuseppe Sala. Anzi, sempre stando al servizio delle Iene, sembra che il cambio sia avvenuto perché Sala non poteva dire di no alla Procura proprio in virtù della sua delicata situazione giudiziaria. Agnello e il suo team hanno sentito tanto Barbato, quanto l’ex magistrato Gherardo Colombo che però non pare intenzionato a rilasciare dichiarazioni in merito. Anche Sala ha risposto semplicemente che la procedura è stata corretta, dunque non c’è altro da dire. Eppure secondo il servizio delle Iene, Sala avrebbe ignorato la disponibilità e le competenze di altri membri della Polizia locale per nominare il comandante. Praticamente una storia di poteri forti, come piacerebbe definirli a qualche complottista, che si aiutano a vicenda. Tanto è vero che nella manovra, secondo il servizio di Mediaset, sarebbe coinvolti anche membri della stampa. Perché su Barbato furono scritte paginate e paginate su Repubblica, eppure non risulta che sia mai stato imputato di nulla in merito alle vicende di ‘ndragheta, solo sentito come testimone in merito a un colloquio avvenuto con un uomo poi finito in manette. Ora che le Iene rilanciano il caso Barbato potrebbero esserci molte reazioni nella comunità politica meneghina, ma non dal candidato del centro destra perché ancora non esiste.

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