Sul candidato per Milano forse è meglio lasciar stare

Sul candidato per Milano forse è meglio lasciar stare. Potrebbe essere un’opzione: il centrodestra ammette di non essere in grado di selezionare uno sfidante per Sala, perché i tempi in cui zio Silvio da Arcore cacciava il contante per tutti è finito. Dunque convincere qualcuno a fare una campagna povera o magari addirittura a metterci i soldi, sembra molto difficile. Perché non lasciare stare? Sarebbe una scelta dignitosa per questa classe dirigente. Lasciate votare solo agli under 40 del centrodestra un candidato che si sa destinato a perdere, ma almeno si creerà la prossima generazione di politici. Magari meno litigiosa e più concreta. Tanto l’attuale non è riuscita e difficilmente riuscirà a trovare un nome. Troppi gli interessi e le partite durate per decenni tra i contendenti: ogni gesto ha il sapore e l’eco di epoche passate. E in fondo i capi che ora non riescono a decidere sono tutti sistemati. Si getti allora la spugna ufficialmente e si lasci spazio a chi dovrà tirare il carro per i prossimi 30 anni. Sarebbe più dignitoso dello spettacolo degli ultimi mesi: tutti dichiarano di non aver messo veti a nessuno, ma i candidati si bruciano per i veti incrociati. Allora siccome gli italiani non sono stupidi, ammettiamo che gli attuali dirigenti non sono in grado o non sono interessati a trovare un accordo. E applichiamo la proposta degli under 40, o un altro limite per carità. Però compiamo un passo indietro quando ancora ha un senso. Se fatto ora, ha un senso anche per il domani di tutti. Perché al momento sul candidato per Milano forse è meglio lasciar stare.

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