3 Ottobre 2023

Pedemontana, Pizzighini (M5S): “Accostare Pedemontana a sostenibilità e crescita è una contraddizione”

“Sentire parlare di Pedemontana accanto al concetto di crescita, quando in quasi trent’anni il centrodestra non è riuscito ad ultimarla, parrebbe una contraddizione in termini. Contraddizione che diventa ancor più marcata nel momento in cui al progetto dell’autostrada più costosa d’Italia viene associata la parola sostenibile. Solamente lo scorso maggio abbiamo audito dalla stessa società che nell’anno 2022 gli oneri finanziari correlati alle tratte in esercizio superano i 10 milioni di euro, stessa cifra per le tratte ancora da costruire. Per non parlare dei costi, che hanno messo in fuga tutti gli investitori privati e hanno costretto Regione Lombardia, quindi noi cittadini, a pagare il conto. Solo con l’ultimo assestamento di bilancio vengono stanziati altri 600 milioni a favore di Pedemontana che sommati ai 900 milioni di prestito, con rientro a partire dal 2045, che Regione Lombardia aveva stanziato la scorsa estate, arriviamo alla cifra di un miliardo e mezzo di soldi pubblici destinati all’eterna incompiuta, in poco più di un anno. Un costo che le generazioni future dovranno pagare non solamente in termini economici, ma anche di impatto ambientale”. Così la Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Paola Pizzighini, in merito al parere favorevole, da parte della Giunta lombarda, alla delibera proposta dall’assessore Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche), di concerto con i colleghi Gianluca Comazzi (Territorio e Sistemi verdi) e Giorgio Maione (Ambiente e Clima), sul progetto definitivo della variante alla Tratta D dell’autostrada Pedemontana lombarda.

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Le MPMI fanno smart city: energia, waste management e micro-mobilità. Incontro il 4 ottobre a Palazzo Giureconsulti

Mercoledì 4 ottobre a Palazzo Giureconsulti, nel centro di Milano, dalle 9,30 alle 14, arriva l’appuntamento “Le MPMI fanno smart city” promosso da Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con Punto Impresa Digitale. Il focus è su tre temi: “L’energia che muove le città: smart e sostenibile”, “Waste management: strategie di valorizzazione delle risorse”, “Dalla micro-mobilità alla logistica di ultimo miglio, tra innovazione ed evoluzione normativa”. I lavori iniziano alle ore 9:30  e terminano alle 14:00. Informazioni e iscrizioni al link e per lo streaming al link. Apre gli interventi Giulio Salvadori, Direttore degli Osservatori Smart City, Internet of Things e Connected Car & Mobility, Politecnico di Milano. Sono presenti esperti del settore, imprese di successo e start up innovative per comprendere e condividere strategie, modelli e opportunità.

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Il Villaggio Olimpico tra arte e sport: Presentato il progetto di arte urbana “SCALOdARTS”

Federico Romani: “Le Olimpiadi invernali saranno l’occasione per raccontare ciò che siamo, ciò che sappiamo fare”     “Sport e arte sono veicoli potenti, parlano un linguaggio universale, si rivolgono a tutti senza distinzioni, promuovono e diffondono valori fondamentali per lo sviluppo di una società sana. L’arte è un volano dirompente, capace di trasformare e modificare la nostra percezione dello spazio. È la “filosofia” di “questo progetto che ‘fa arte’ fuori dalle gallerie, dagli spazi espositivi e dai musei. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani alla presentazione di “SCALOdARTS”, un’opera di arte urbana a cielo aperto realizzata sui muri perimetrali dell’area del futuro Villaggio Olimpico allo Scalo di Porta Romana. Presenti quattro campioni azzurri in rappresentanza di tutti gli atleti olimpici e paralimpici che parteciperanno alle Olimpiadi invernali: Deborah Compagnoni (tre ori olimpici nello sci alpino); Sara Conti e Niccolò Macii (campioni europei e bronzo mondiale nella specialità coppia di artistico del pattinaggio di figura); Francesca Porcellato (atleta paralimpica di ciclismo con dieci partecipazioni ai Giochi e quindici medaglie conquistate); Simone Barlaam (oro paralimpico nei 50 stile a Tokyo 2020). Rivolgendosi a loro Federico Romani ha sottolineato come “occorre determinazione e costanza, poiché si riesce ad arrivare fino in fondo solo se si ha ben presente l’obiettivo. Questo è il più bel messaggio che lo sport possa dare. Lo sanno bene Deborah, Sara, Niccolò, Francesca e Simone che con le loro emozioni, il loro impegno, la loro ricerca del limite e la loro voglia di ottenere un risultato importante, magari una medaglia olimpica, ci insegnano che gli ostacoli che incontriamo ogni giorno sul nostro percorso si superano grazie alla forza di volontà. E ci invitano a ‘buttarci’ nella vita”. Federico Romani ha fatto il punto sul Villaggio Olimpico, destinato ad ospitare gli atleti: “Visitare il cantiere del villaggio olimpico di Milano – Cortina 2026 è una grande emozione. È un’emozione perché questo è il ‘cuore’ di ogni Olimpiade. Il Villaggio Olimpico, infatti, oltre ad ospitare atleti, tecnici e accompagnatori, ha un significato simbolico: mettere insieme persone che vengono da ogni angolo della terra. Il Villaggio Olimpico è anche l’occasione per promuovere e sviluppare percorsi di riqualificazione degli spazi urbani. Come in questo caso: un progetto di rigenerazione urbana a impatto zero dello Scalo di Porta Romana che, al termine delle competizioni, sarà trasformato nella più grande “casa per gli studenti” d’Italia con circa 1.700 posti letto. È questo il senso di ‘restituzione’ alla comunità dell’evento olimpico”. I lavori per la realizzazione del Villaggio Olimpico sono iniziati a gennaio di quest’anno e, ne rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma, si concluderanno all’inizio del 2024. Infine, Federico Romani ha allargato lo sguardo sul percorso che porterà al 6 febbraio 2026, quando si alzerà il sipario sulle Olimpiadi invernali: “La strada dei Giochi è iniziata da tempo. Milano Cortina è oggi. Abbiamo messo in campo soluzioni sotto forma di visioni innovative, idee, progetti e contributi originali. E lo abbiamo fatto partendo da un “modello” vincente: quel gioco di squadra tra pubblico e privato che ci ha portati a vincere la scommessa di Expo2015. È il “metodo” che vede la Lombardia all’avanguardia in Italia. Milano Cortina è il risultato del lavoro di tutti: la fatica, l’energia, le idee e la passione di tante persone che hanno unito le forze, spesso in silenzio, e stanno dando il massimo per raggiungere l’obiettivo. In questo percorso c’è la forza del saper fare lombardo. Ci siamo ritrovati in questa sfida e ci siamo appassionati. Le Olimpiadi invernali saranno l’occasione per raccontare ciò che siamo, ciò che sappiamo fare”. L’opera di street art, che copre una lunghezza complessiva di 200 metri tra via Ripamonti e un breve tratto di via Lorenzini, è stata realizzata grazie al contributo di 20 artisti che hanno rappresentato i valori dello sport e dei Giochi: Peace, Inclusivity, Fairness, Human Rights, Freedom, Individual Expression, Effort, Courage, Determination, Inspiration, Equality. “SCALOdARTS” è un progetto promosso dal Fondo di investimento immobiliare Porta Romana (gestito da COIMA SGR e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo COIMA ESG City Impact Fund) con il patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano.

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Edison fondatore del Teatro alla Scala di Milano

Edison, già fondatore sostenitore dal 2020, diventerà fondatore permanente del Teatro alla Scala di Milano. L’impegno, annunciato nel corso del consiglio di amministrazione di lunedì, sarà formalizzato nel mese di novembre con la cooptazione da parte dell’assemblea della Fondazione Teatro alla Scala, presieduta dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Da statuto del teatro può diventare fondatore permanente chi abbia apportato o si impegni a versare alla Fondazione un importo non inferiore a sei milioni di euro, da versarsi frazionatamene in un periodo non superiore a 5 anni e con versamenti annuali non inferiori 1,2 milioni. Il legame che unisce Edison e il Teatro alla Scala, spiega una nota del teatro scaligero, ha radici profonde. È stata Edison, esattamente 140 anni fa, a illuminare per la prima volta il Teatro alla Scala, grazie all’energia elettrica generata dalla prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale, in via Santa Radegonda, a pochi passi dal Duomo di Milano. Grazie all’intuizione del fondatore di Edison e rettore del Politecnico di Milano Giuseppe Colombo, il 26 dicembre 1883 il pubblico assistette alla Prima della Gioconda di Amilcare Ponchielli in un teatro illuminato da 2.450 lampadine che avevano sostituito definitivamente i lumi a gas. Fu l’avvio del processo di elettrificazione del Paese e l’inizio di una nuova era che coincise con l’avvio delle attività della Società Edison che proprio quest’anno celebra il 140esimo anniversario della sua fondazione. Edison conferma, inoltre, l’impegno al fianco del Teatro alla Scala sostenendo per il tredicesimo anno consecutivo la serata inaugurale del prossimo 7 dicembre con l’opera Don Carlo di Giuseppe Verdi.

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Varese, il 5 ottobre presentazione dei nuovi studi sulla collezione di Lodovico Pogliaghi

La Casa Museo Pogliaghi organizza un convegno dedicato all’artista milanese che ha trovato sul Sacro Monte di Varese il luogo dove custodire il frutto della sua passione per l’arte e per il collezionismo, con oltre 2 mila tra opere e reperti archeologici. Partecipazione gratuita con prenotazione   La collezione della Casa Museo Pogliaghi al Sacro Monte di Varese continua a stupire. Le oltre 1.300 opere custodite e gli 800 reperti archeologici di epoca egizia, greca, romana ed etrusca, che sono stati collezionati da Lodovico Pogliaghi, continuano a essere oggetto di ricerca e di studio. Giovedì 5 ottobre, è in programma una mattina di “aggiornamenti dalla collezione Pogliaghi”, come recita il titolo dell’evento: per l’occasione saranno presentati i più recenti studi e gli interventi di restauro che hanno interessato opere della raccolta Pogliaghi. Il convegno è inserito nel progetto di Fondazione Paolo VI “Sacro Monte contemporaneo” che ha ricevuto un contributo da Fondazione Comunitaria del Varesotto (bando “Meraviglie del territorio”) ed è promosso da Archeologistics, impresa sociale impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale cui è affidata la gestione della Casa Museo, in collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, proprietaria della struttura. Dall’anno della sua riapertura al pubblico, la Casa Museo Pogliaghi ha accolto numerosi studiosi e ricercatori interessati alle opere della collezione internazionale che l’artista milanese, autore della porta del Duomo di Milano, ha raccolto durante la sua vita: un patrimonio inestimabile, frutto di una grande passione per l’arte e di una fervida vocazione collezionistica che ha portato Pogliaghi a trasformare la sua abitazione, realizzata in stile eclettico sul Sacro Monte di Varese all’inizio del secolo scorso, in un scrigno di tesori. Ormai da anni vengono garantite occasioni di presentazione delle ricerche riguardanti la collezione Pogliaghi con convegni e pubblicazioni che testimoniano l’interesse accademico nei confronti di questa raccolta. La giornata del 5 ottobre si inserisce in questo programma di valorizzazione della collezione e ricade nell’anno del ventennale del sito UNESCO del Sacro Monte.   L’appuntamento verrà ospitato presso l’atelier dell’artista dalle 10 alle 13. A seguire nel pomeriggio alle 14.30 verrà data la possibilità di seguire una visita guidata alla Casa Museo Pogliaghi per approfondire la storia della casa e della collezione oltre che della figura di Pogliaghi.   IL PROGRAMMA Le tavole da soffitto della collezione Pogliaghi e il loro reimpiego nei primi anni del XX secolo – a cura di Roberta Aglio I ventagli orientali Uchiwa-e della Casa Museo Pogliaghi. Produzione e restauro – a cura di Vito Milo Studio e restauro di un raro esemplare di tappeto Ushak a medaglioni schiacciati del XVI secolo appartenente alla collezione Pogliaghi – a cura di Jasmine Sartor Il restauro del tappeto Ushak “Lotto” n. Inv. 447 della Collezione Pogliaghi: dialogo tra “istanza storica” e problematiche conservative – a cura di Rachele Di Gioia I bozzetti dei Profeti Isaia e Aggeo: studio delle metodologie conservative di due manufatti in gesso della Casa Museo Lodovico Pogliaghi di Varese – a cura di Elena Gallizio   La partecipazione al convegno è gratuita. È richiesta la prenotazione scrivendo a info@casamuseopogliaghi.it o telefonando al numero +39.328.8377206   Archeologistics – Fondata nel 2004, è un’impresa sociale varesina impegnata nella divulgazione e conoscenza dei beni culturali. Progetta e realizza servizi di gestione museale, educazione al patrimonio, visite guidate e turismo culturale. In Lombardia opera in tutti i quattro siti Unesco Patrimonio dell’Umanità della provincia di Varese e collabora con le principali istituzioni del territorio e con il Ministero per i Beni Culturali. Fornisce consulenza per musei, monumenti e aree archeologiche, luoghi d’interesse storico-artistico e progetta percorsi per scuole e pubblico specialistico. www.archeologistics.it  

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L’ex vice coordinatore regionale di Forza Italia, Lara Comi, condannata a 4 anni e 2 mesi

L’eurodeputata di Forza Italia Laura Comi è stata condannata a 4 anni e 2 mesi di carcere nell’ambito del processo “Mensa dei poveri” che si è chiuso lunedì con la sentenza di primo grado pronunciata dal tribunale di Milano presieduto dal giudice Paolo Guidi. La pena è stata identica alla richiesta della procura di Milano che per lei ha ipotizzato una corruzione di incaricato di pubblico servizio legata all’ente regionale lombardo Afol, che si occupa di formazione professionale. Comi era finita agli arresti domiciliari – poi revocati – nel novembre del 2019 per corruzione, false fatture e truffa ai danni dell’Unione europea per circa 500 mila euro. Anche l’ex deputato di Forza Italia Diego Sozzani, originario di Novara, è stato condannato a un anno e un mese seppur per altri fatti non legati alla Comi. Il processo Mensa dei poveri vedeva al centro la figura di Nino Caianiello, detto il “Mullah” e già ras di Forza Italia nel varesotto. Una figura politica carismatica in ambito locale intorno alla quale la procura di Milano aveva costruito un’indagine che aveva svelato un vaso reticolo di intrecci affaristici, politici e corruttivi. Caianiello a chiusura delle indagini ha scelto di patteggiare e ha ottenuto una condanna a 4 anni e 10 mesi. Tante altre figure, a partire dalla Comi (che a Bruxelles ha preso il posto lasciato libero da Silvio Berlusconi che aveva rinunciato al seggio) hanno scelto di affrontare il processo che si è chiuso il 2 ottobre. Circa una settantina di persone, quasi tutte assolte e spesso su esplicita richiesta dei pm Silvia Bonardi e Stefano Civardi. Tra gli assolti ci sono il consigliere regionale lombardo di Forza Italia Fabio Altitonante, attuale sindaco di Montorio al Vomano (Te), l’ex vice coordinatore lombardo del partito azzurro Pietro Tatarella e Paolo Orrigoni, imprenditore e politico leghista proprietario della catena di supermercati Tigros. Peraltro, nel caso di Orrigoni, tutti coloro che erano indagati per i fatti a lui contestati (una presunta corruzione per la costruzione di un grosso supermercato in provincia di Varese), avevano scelto la via del patteggiamento di una pena. In totale gli assolti sono circa una cinquantina.

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