Rogoredo, alle esortazioni di Sala, Silvia Sardone risponde con un nuovo sopralluogo

All’esortazione di istituire al più preso un presidio fisso di Polizia nel boschetto della droga di Rogoredo, rivolta dal Sindaco Sala al Ministro degli Interni Matteo Salvini, ha risposto Silvia Sardone, Consigliere Comunale e Regionale del gruppo misto, che vi ha svolto un nuovo sopralluogo,  descrivendo così quanto vi ha trovato: “Purtroppo  nonostante l’impegno delle forze dell’ordine la situazione è sempre allucinante. I drogati e gli sbandati che ogni giorno vengono qui al boschetto da Via Sant’Arialdo o sotto i piloni della tangenziale in Via Orwell sono decine e decine. Di tutte le età, di tutte le nazionalità. Dentro al boschetto le tende dove spacciatori e drogati si nascondono sono numerose, in mezzo a un tappeto di siringhe.

L’ex azzurra rileva inoltre che “per quanto riguarda la tangenziale, il muro non ha risolto la situazione, perché i cancelli vengono spesso divelti e moltissimi camminano a fianco delle rotaie per andare a cercare gli spacciatori nella grande area sotto i piloni. dove, “anche ragazze molto giovani vagano alla ricerca di una dose“.

E’ evidente che qualche blitz ogni tanto non sia risolutivo” commenta Silvia Sardone, accusando, “Il Comune in questi anni non ha fatto nulla, non attuando un serio piano di telecamere né portando più pattuglie della polizia locale. E’ evidente che di fronte a questo inferno servono soluzioni drastiche: il disboscamento, presidi fissi delle forze dell’ordine, operazioni continuative contro gli spacciatori ogni giorno e contro le vedette che si appostano sul ponte”. Quindi, conclude la consigliera: “Non è più accettabile vedere questo spettacolo che esaspera un quartiere intero, tra degrado e criminalità. Il Sindaco si attivi in maniera seria, senza parole vuote a cui non seguono mai i fatti“.