Forza Italia, cittadini ignari del blocco, serve un’app per informarli

In occasione degli ultimi blocchi della circolazione dei diesel Euro 4 sono stati numerosi i cittadini che hanno appreso del provvedimento solo dopo essersi già messi in auto, o, ancora peggio, che hanno circolato tranquillamente fino alla sospensione, senza rendersi conto di commettere un illecito. Per questo ho preparato una mozione, che sarà presentata dal nostro capogruppo in consiglio Comunale, Fabrizio De Pasquale, volta a impegnare il comune di Milano a dotarsi di uno strumento tecnologico (come ne hanno comuni più piccolo del nostro) con cui inviare un messaggio a tutte le persone interessate dal provvedimento“. Lo ha dichiarato ieri Otello Ruggeri, coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2.

Fabrizio De Pasquale ha quindi aggiunto: “Nonostante le vanterie della Giunta Sala per avere reso Milano una smart-city, ad oggi la Pubblica amministrazione non dispone ancora di uno strumento che le consenta di conversare direttamente con i cittadini. I blocchi del traffico sono spesso decisi nel tardo pomeriggio e resi noti attraverso comunicati stampa accessibili a pochi e non sempre ripresi dai Tg della sera ed in ogni caso limitati alle edizioni locali, mentre la stampa, visto il ripetersi di questi eventi, li mette sempre meno in evidenza (e non tutti leggono i giornali). Sono quindi sempre di più i cittadini che circolano ignari dell’entrata in vigore del provvedimento esponendosi a sanzioni amministrative a causa dell’incapacità del Comune di comunicare in modo adeguato“.

Sosterrò quindi con convinzione la mozione in Consiglio Comunale. – continua De Pasquale – Gli automobilisti, che sono la maggioranza dei Milanesi, non possono essere continuamente discriminati, magari sperando che incappino in qualche multa perché non informati che non possono circolare. Un’applicazione per avvisarli è sicuramente la soluzione migliore, sia in questa situazione, sia in molte altre in cui potrebbe essere utile inviare comunicazioni ai Milanesi. Possibilmente – conclude De Pasquale – facendola finanziare da uno sponsor, senza aggiungere altri soldi alle spese faraoniche di Area B che costa 13 milioni di cui 500.000 euro di comunicazione”.