4 Giugno 2019

L’inconsistenza di una politica del lavoro

Parlano di parole, dimenticano i fatti. Quanto siano ormai stremati i giornali italiani lo si capisce dalla mancanza di fatti consistenti nelle cronache odierne. Abituati ormai solo a parlare di parole politiche, di questo o quel personaggio diventato per un periodo nemico numero uno, sono disposti a tutto: persino il Corriere e la sua firma Fubini sono stati accusati di aver inventato una notizia pur di andare contro il governo giallo-verde. Uno sputtanamento, non ce ne vogliate ma non c’è altro termine, pure di una delle ultime istituzioni sociali e culturali del Paese di cui Fubini e il suo direttore Luciano Fontana dovranno portare il peso. Perché il punto sembra sia diventato solo prendersela con qualcuno, possibilmente con le spalle non coperte da un qualche potente. Salvini e Di Maio possono contare su due gruppi solidi di voti e di amici fidati, ma sicuramente non sono riconducibili a potentati vari. Gli stessi invece che hanno rimbambito così tanto la stampa da lasciarla miope: solo in Lombardia, come raccontiamo oggi, ci sono 800 lavoratori a rischio licenziamento. Nei giorni scorsi un decreto del Ministro Toninelli ha chiuso di fatto 80mila piccole aziende perché i tassisti (nota categoria che si fonda sull’illecito traffico di licenze) lo hanno imposto con una legge liberticida. Fastweb ha appena licenziato 70 persone sempre nel famoso cuore economicamente pulsante della lombardia. Il sindaco di Milano in tutto questo pensa a rintuzzare le sparate di Salvini perché prova a diventare leader nazionale, intanto il suo pugno chiuso gira negli occhi di chi si trova a contare meno di niente: i vecchi sostenitori delle sinistre come i lavoratori subordinati hanno dunque ben donde di abbandonare il rosso per altri colori. Alle sinistre non importa più del loro destino, la battaglia che vogliono vincere è per i titoli dei giornali e per un posto nei salotti che contano. Creare lavoro e tutelarlo non è più una priorità, tant’è che l’ultimo governo di centrosinistra aveva messo Carlo Calenda al ministero dedicato. Calenda, noto Che Guevara. Quando la politica e i giornali torneranno a occuparsi di questa emergenza? La crisi non è finita, non per tutti. I licenziamenti continuano e se non ci si muove ora, la prossima ondata sarà peggio della prima perché sono già finiti i soldi per tamponare la situazione.

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Trenord, presentate le novità dell’orario estivo

Sono state presentate oggi, presso la sede di Regione Lombardia, alla presenza dell’Assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Claudia Maria Terzi, le novità dell’orario ferroviario di Trenord per la prossima estate. Alcune di queste entreranno in vigore fin da domenica 9 giugno, altre riguarderanno il mese di agosto e, infine, altre ancora a partire da settembre.  In particolare, dal 1 settembre 2019 saranno ripristinate 117 corse ferroviarie in ciascun giorno festivo e 32 corse giornaliere nei feriali, per un totale di 700mila km/treno annui che saranno reintrodotti rispetto all’intervento di riduzione operato con il cambio orario di dicembre 2018 per restituire affidabilità e regolarità al servizio. Grazie alla rimodulazione messa in atto a dicembre, le soppressioni giornaliere si sono ridotte da 120 a 40; quelle dovute a Trenord sono diminuite dell’84%. La puntualità è cresciuta dal 75% all’83%. Il ripristino parziale delle corse è possibile grazie al superamento delle criticità dovute alla carenza di equipaggi; al contempo permangono condizioni strutturali – non modificabili in tempi brevi – che non consentono il ripristino totale dell’offerta: la vetustà di parte della flotta e un’infrastruttura al limite della capacità. Di seguito il dettaglio degli interventi previsti sulle tratte interessate dal cambio: Giugno-luglio   Collegamento Canton Ticino-Varese-Malpensa Da domenica 9 giugno la linea TILO S50 Bellinzona-Lugano-Varese prolungherà il percorso fino all’aeroporto di Malpensa: Varese, Mendrisio, Lugano, Bellinzona saranno collegate da un treno ogni ora allo scalo internazionale. La linea S40 Como-Mendrisio-Varese terminerà il percorso a Varese non raggiungendo più Malpensa, a cui era collegata da un treno ogni due ore.   Linea Luino-Gallarate-Milano P.G. Da domenica 9 giugno per lavori infrastrutturali la linea sarà interrotta nella tratta Laveno-Gallarate: i treni da e per Milano Porta Garibaldi e tre coppie di treni Luino-Gallarate verranno instradati via Laveno-Sesto Calende e verrà istituito un servizio bus sostitutivo Luino/Laveno-Gallarate. Linea Brescia-Parma Da sabato 13 luglio per lavori infrastrutturali il servizio verrà svolto con bus sostitutivi nella tratta da Casalmaggiore a Parma. Nella tratta Brescia-Piadena saranno ripristinati i treni 20312 (Parma 10:13-Piadena 10:57), 20315 (Piadena 11:59-Parma 12:48), 20320 (Parma 13:13-Piadena 13:57), 20323 (Piadena 14:59-Parma 15:48), oggi effettuati con bus sostitutivo. Le corse saranno mantenute anche al termine dei lavori. Agosto Nel mese di agosto sono programmati rilevanti interventi infrastrutturali nelle tratte Milano Greco Pirelli-Sesto San Giovanni; Milano Certosa-Rho e interruzioni di linea nelle tratte Laveno-Gallarate e Casalmaggiore-Parma. Sulle linee interessate da questi lavori sono previste riduzioni del servizio. Riduzioni sono programmate, come ogni mese d’agosto, sull’offerta complessiva per 4 settimane da domenica 4 agosto a sabato 31 agosto. Tutti i dettagli sono disponibili sul motore orario e sulle pagine dedicate del sito trenord.it. Rispetto alle consuete riduzioni agostane, quest’anno si segnalano le seguenti novità: Linea Bergamo – Milano via Pioltello: si effettuano anche i treni 10802 (Bergamo 7:16-Milano Porta Garibaldi 8:19), 10807 (Milano 16:22-Bergamo 17:25) e 10809 (Milano Porta Garibaldi 17:22-Bergamo 18:25) Linea Verona – Brescia – Milano C.le: si effettuano anche i treni 2090 (Brescia 6:55-Milano Centrale 8:00) e 2091 (Milano Centrale 17:50-Brescia 18:53) Linea Cremona – Treviglio – Milano P.G.:  saranno mantenuti i collegamenti diretti con Milano, in particolare con i treni Cremona – Milano P.G 10452 (Cremona 5:32-Milano Porta Garibaldi 7:24) e 10458 (Cremona 6:35 -Milano Porta Garibaldi 8:33) e 10495 (Milano Porta Garibaldi 18.22-Cremona 20.19) Linea Brescia – Cremona: si effettuano anche i treni 5340 (Cremona 5:20-Brescia Est 6:18) e 5346 (Cremona 8:24-Brescia Est 9:22). Linea Piacenza-Milano Greco Pirelli: si effettua anche il treno 20425 (Milano Certosa 17:49-Piacenza 19:01). Linea Brescia-Iseo-Edolo: verranno effettuate le corse 1040 (Brescia 11:58-Breno 13:36) e 1069 (Breno 15:25-Brescia 17:03). Settembre Dal mese di settembre verranno ripristinate complessivamente 112 corse in ciascun giorno festivo sulle linee S1, S9, S11 e 31 corse giornaliere nei giorni feriali. In particolare, saranno previsti i seguenti interventi: Linea S1 Lodi – Saronno: ripristino nei giorni festivi del servizio sulla tratta Milano Bovisa – Saronno, per tutti i treni provenienti e diretti a Lodi, come avveniva prima del cambio orario del dicembre 2018 Linea S9 Saronno – Albairate: ripristino della tratta Saronno – Milano Greco per 3 coppie di treni della fascia oraria 9:00 – 12:00 attualmente limitati alla tratta Albairate – Milano Greco. Inoltre sarà ripristinata la frequenza a 30 minuti nei giorni festivi.   Linea S11 – Rho – Milano P.G. – Como – Chiasso: ripristino della frequenza a 30 minuti nei giorni festivi tra Milano P.G. – Como e Chiasso.   Linea Brescia – Parma: mantenute tra Brescia e Piadena le corse ripristinate per i lavori infrastrutturali, cioè i treni 20312 (Parma 10:13-Piadena 10:57), 20315 (Piadena 11:59-Parma 12:48), 20320 (Parma 13:13-Piadena 13:57), 20323 (Piadena 14:59-Parma 15:48). Linea Mantova – Cremona – Milano C.le ripristino di una corsa ferroviaria; istituzione di una nuova corsa; modifica all’orario di due corse.   Linea Piacenza – Milano Greco ripristino di due corse ferroviarie   Linea Alessandria – Pavia – Milano ripristino di tre corse ferroviarie Linea Pavia – Codogno ripristino di due corse ferroviarie; prolungamento di tre corse   Linea Pavia – Alessandria ripristino di quattro corse ferroviarie Linea Pavia – Mortara – Vercelli ripristino di due corse ferroviarie

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Quegli 800 lavoratori a rischio

Sono quasi 800 i lavoratori di grandi aziende coinvolti nella crisi occupazionale che ha investito, negli ultimi mesi, soprattutto il settore del commercio e, in particolare, della grande distribuzione. In PoliS-Lombardia sono diverse decine i dossier aperti in molti settori e aree della Lombardia. Alcuni casi, pur non coinvolgendo molti lavoratori, hanno però un forte impatto a livello locale. Anche per questi, PoliS-Lombardia sta fornendo alla Giunta e al Consiglio regionale tutto il supporto tecnico necessario per salvaguardare, da una parte, l’occupazione e, dall’altra, il tessuto commerciale, industriale e imprenditoriale. Le situazioni che riguardano un gran numero di lavoratori sono cinque. ABB di Vittuone (MI) La ABB è una multinazionale elettrotecnica svizzero-svedese con sede a Zurigo e operante nella robotica, nell’energia e nell’automazione in oltre 100 paesi. Qui è stata avviata la procedura per 108 esuberi della sede di Vittuone. Mercatone Uno La catena di ipermercati Mercatone Uno – specializzata nella distribuzione di prodotti non alimentari, in particolare arredi – è stata acquisita dalla Shernon nel 2018. Quest’ultima, dichiarata fallita dal Tribunale di Milano il 24 maggio scorso, ha chiuso improvvisamente 7 punti vendita in Lombardia, dove erano impiegati quasi 300 dei 1.800 lavoratori a livello nazionale. I punti vendita sono a: Castegnato (BS), Cesano Maderno (MB), Legnano (MI), Pessano con Bornago (MI), Madignano (CR), Pavia, Verdello (BG). Gruppo GranCasa Società presente in Lombardia con una decina di punti vendita, il Gruppo GranCasa tratta casalinghi, arredamento ed elettrodomestici. Sono quasi 120 i lavoratori che rischiano il posto di lavoro. I punti vendita sono a: Legnano (MI), dove c’è anche la sede del gruppo, Nerviano (MI), Pero (MI), Paderno Dugnano (MI), San Giuliano Milanese (MI), Cermenate (CO), Cava Manara (PV), Gerenzano (VA), Desenzano del Garda (BS). SuperDì Il dossier SuperDì, catena di supermercati attualmente in concordato preventivo e a rischio fallimento, è aperto da alcuni mesi e sono già state individuate diverse soluzioni per la salvaguardia occupazionale con la vendita ad altre catene (Italmark, Gruppo Famila, Il Gigante). Sono interessati più di 40 punti vendita sul territorio lombardo e sono ancora circa 250 i lavoratori che rischiano la perdita del posto di lavoro nei seguenti territori: Vittuone (MI), Bollate (MI), Cesate (MI), Milano, Cesano Maderno (MI), Trezzano sul Naviglio (MI), Antegnate (BG), Cologno Monzese (MI), Lentate sul Seveso (MB) e Lainate (MI). Auchan-Conad Il processo di vendita dei supermercati e ipermercati di proprietà Auchan (compreso il marchio Simply) alla Conad ha un forte impatto sulla Lombardia, perché sono interessati 123 punti vendita (62 a marchio Auchan e 61 Simply) e gli uffici amministrativi di Rozzano (MI). Complessivamente, sono coinvolte diverse migliaia di lavoratori lombardi sui 18.000 del territorio nazionale. PoliS-Lombardia è l’Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia. Svolge, in particolare per la Giunta e il Consiglio regionale della Lombardia, attività di ricerca statistica, formazione e accompagnamento tecnico scientifico nell’ambito delle politiche per il lavoro. Fanno parte di PoliS-Lombardia due Accademie (Accademia di formazione per il servizio socio sanitario lombardo e Accademia di Polizia locale) e quattro Scuole (Scuola per l’ambiente, Scuola per gli Enti locali, Scuola superiore di Alta amministrazione, Scuola superiore di Protezione civile).

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