Mostra sospettata di promuovere la pedopornografia e si scatena la bagarre politica

Dopo una lunga giornata di polemiche, arrivate fino in Consiglio Comunale, è stata cancellata la mostra “Porno per bambini” che doveva svolgersi al Santeria Social Club di viale Toscana. Alle proteste, partite da alcuni cittadini preoccupati per i contenuti, da alcuni definiti pedopornografici, si sono ben presto uniti molti esponenti dei partiti d’opposizione e non solo. Santeria ha sostenuto che si è trattato di un colossale equivoco, dovuto dall’accostamento delle due parole “Porno per bambini”, che non era il titolo della mostra bensì, il il nome d’arte dell’artista autoredi opere consistenti in disegni e schizzi simili a quelli effettuati solitamente dai bambini, ma la situazione è comunque degenerata.

Rassicurazioni non sufficienti a impedire che si scatenasse la reazioni indignata di diverse forze politiche, a cominciare da Forza Nuova, che ha parlato di “ennesimo sdoganamento della pedofilia“. A protestare Forza Nuova anche diversi esponenti dei partiti di centrodestra e del mondo dell’associazionismo cattolico,  ma anche la consigliera del Partito Democratico Sumaya Abdel Qader, che ha parlato di “schifezza per la quale qualcuno dovrà dare non poche spiegazioni“. In un simile contesto Santeria ha deciso di annullare l’evento che doveva essere inaugurato il 13 dicembre: “Il suo (dell’artista ndr) messaggio è stato frainteso ed equivocato nonostante fosse estraneo a qualsiasi condotta deprecabile e non abbia davvero nulla a che fare con i dubbi sollevati. Era un mostra di disegni stilizzati, vignette di come l’illustratore si immaginava la sessualità quando lui stesso era bambino, ma crediamo non vi siano le condizioni per farla“.

Un passo indietro che non è comunque stato sufficiente a placare del tutto gli animi. Infatti, il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale, ha comunque depositato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulle iniziative sociali ed economiche del Santeria Social Club, in quanto assegnatario dei locali di proprietà comunale, dopo essersi aggiudicato un bando che li destinava a chi avesse organizzato iniziative rivolte ai giovani e orientate alla nascita di imprese artistiche. Nello specifico, il capogruppo azzurro ha chiesto “se la mostra annunciata rientrasse nel progetto culturale” come previsto dal bando e se “rientrino tra le attività previste quella di discoteca e i concerti a pagamento che si svolgono ogni fine settimana”  paventando “una concorrenza sleale nei confronti di altri esercizi di natura privata che svolgono la stessa attività”. Infine De Pasquale ha chiesto alla Giunta comunale se “l’associazione che gestisce il Santeria Social Club è in regola con i pagamenti previsti dal contratto in essere” e  “per quali motivi è stata effettuata una bonifica sui terreni comunali solo nella piccola porzione prospiciente l’area del suddetto locale Santeria in modo da favorire una futura concessione di occupazione suolo pubblico all’aperto per attività commerciali“. Evidentemente il forzista ha colto l’occasione per andare a indagare anche oltre al motivo delle polemiche.