SanPa: una serie bellissima che dice e non dice

SanPa: una serie bellissima che dice e non dice. La storia di Vincenzo Muccioli è senza dubbio fuori dal comune. E la serie Netflix lo rende benissimo. Per una volta è un esempio di giornalismo che racconta più di commentare. Gli autori hanno avuto indubbi meriti a partire da questo aspetto: far raccontare alle persone le loro esperienze con un esempio particolarissimo di iniziativa sociale rende il documentario più godibili e abbastanza onesto. Emergono infatti allo stesso modo difensori strenui di Muccioli e i suoi detrattori, senza dover dipingere gli uni o gli altri con tratti positivi o negativi. Il più gran complimento che si può rivolgere agli autori della serie è che guardandola ciascuno può formarsi una sua idea, sia che sia a favore o contro Muccioli e la sua creatura. O meglio bisognerebbe dire la creatura di Muccioli e Moratti: la ricchissima famiglia lombarda ha infatti sempre finanziato generosamente il padre padrone di San Patrignano. Si parla di oltre 280 milioni di euro in vent’anni, come confermato dal figlio di Muccioli. Proprio su questo tema Sanpa, è una serie bellissima che dice e non dice: la vicinanza dei Moratti, Letizia e Gianmarco in particolare, al sogno di Muccioli viene ben descritta. Ma quali sono le ragioni ultime di un appoggio così deciso? E fino a dove arrivava il coinvolgimento della famiglia più nota per le raffinerie di famiglia e l’Inter nell’organizzazione pratica di San Patrignano? Perché alcuni dettagli emergono come quando i Moratti finanziarono uno studio per dimostrare l’efficacia del metodo Muccioli, ma non si dice mai effettivamente se nella gestione ordinaria avessero un ruolo o una contezza specifica di cosa succedeva dietro le mura della comunità di recupero. Sicuramente il legame con SanPa non è spezzato perché proprio Letizia Moratti ha definito il documentario “un’occasione sprecata”. Nonostante i silenzi su questi aspetti lo ribadiamo: Sanpa è una storia bellissima. Ci sono tanti aspetti raccontati benissimo, come la pessima figura dello Stato che prima ha ignorato il problema dell’eroina e poi ha sposato acriticamente l’idea di San Patrignano finendo per sbagliare due volte. In ogni caso noi ci sentiamo di consigliarvela, perché il problema dell’eroina a basso costo sta tornando. Per ora è stato in parte frenato dallo stop ai normali flussi tra Stati, ma negli ultimi anni la malavita africana ha preso piede come mai successo prima in Italia e i due business essenziali sono la prostituzione e l’eroina.