Protocollo movida, non va tutto bene

Protocollo movida, non va tutto bene. Due giorni fa il Sindaco Sala sigla un protocollo per la gestione della movida. In particolare si prevede l’impiego da parte degli esercizi delle zone della movida di addetti alla vigilanza sussidiaria (privata..). Il protocollo firmato coinvolge, Prefettura, l’Ats di Milano, l’Università degli Studi di Milano Bicocca, Epam, Confesercenti Milano e Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria (AISS). Chi manca? Le organizzazioni sindacali e naturalmente i Comitati Cittadini, che sul tema avrebbero avuto certamente qualcosa da dire. Giustamente il Segretario della Camera del Lavoro di Milano Bonini, non solo lo rimarca, ma sottolinea che nel protocollo si intende “promuovere tra le società associate (ad AISS) PREZZI CALMIERATI PER L’IMPIEGO DI PERSONALE SPECIALIZZATO” e come dire…pagateli di meno. Condividiamo certamente la protesta della CGIL e del fatto che non si possa promuovere lavoro sottopagato e che si debba garantire lavoro di qualità. Non ci meraviglia però la scelta “liberista” del Sindaco. Forse in questi anni, si era mai accorto con il suo assessore, delle condizioni dei “riders” che giravano per la sua città? Oppure del precariato galoppante nelle grandi imprese del terziario, negli studi degli architetti e in genere professionali? Vogliamo parlare delle condizioni di lavoro nella magica Milano degli eventi? In realtà era impegnato a promuovere “il liberismo” d’immagine ed ad arricchire chi già aveva. Il lavoro cittadino nell’era ” Sala”, si è impoverito e precarizzato. Non ha avuto tempo per il il lavoro.

*di Milano in Comune