Q.re Adriano, Sardone: “Intitolazione giardino con alberelli morti e per metà chiuso”

Q.re Adriano, Sardone: “Intitolazione giardino con alberelli morti e per metà chiuso”. “Oggi il Comune ha intitolato il giardino di Via Tremelloni a Sandra&Raimondo, gli indimenticabili attori che sono ancora e saranno sempre nel cuore degli italiani. Una scelta giusta che nasce dalla richiesta, già anni fa, dei cittadini che con un sondaggio pubblico anni fa chiesero di dare questo nome a una delle aree verdi della zona.
Purtroppo i cittadini oggi si aspettavano un’inaugurazione dell’intero giardino e sono rimasti parecchio delusi dal vedere che ben metà del “parco” è ancora chiuso e recintato.
Una sorpresa negativa che la dice lunga sulle promesse del Comune di Milano che è in ritardo di oltre un anno nei tempi di consegna del parchetto..
Inoltre l’area che oggi ha visto la cerimonia con la presenza di 2 assessori del Comune di Milano ha già dei problemi: illuminazione scarsa di sera e alberelli già morti.
Insomma un flop su tutti i fronti, salvato solo dalla scelta del nome del giardini.
Nulla che sorprenda, in questo quartiere il sindaco Sala non si è mai visto e questa passerella elettorale non fa dimenticare i molti problemi e le tante promesse disattese. Per esempio la piscina comunale promessa da 10 anni non ha nemmeno visto l’inizio dei lavori e ci sono ben 2 aree, di cui una comunale, occupate da immigrati clandestini in Via Adriano. La nuova scuola media in costruzione si trova in mezzo a locali con coperture in amianto e a edifici comunali dismessi occupati. I lavori di allungamento del tram 7 sono clamorosamente in ritardo e non c’è nemmeno un progetto definitivo per il prolungamento verso Cascina Gobba. Persino per avere una pensilina alle fermate Atm ci vogliono anni. Ci sono inoltre delle aree abbandonate e lasciate al degrado. La cerimonia elettorale di oggi non copre gli anni di lassismo e incapacità di questa amministrazione, buona solo a collezionare promesse con cui prendere in giro i residenti”
Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega