5 Settembre 2022

Il ruggito di Delpini contro l’insulto di Papa Francesco

Il ruggito di Delpini contro l’insulto di Papa Francesco. Perché il vescovo di Milano nei giorni scorsi si è fatto sentire. Ci è andato giù duro, secco e ficcante come un vero milanese. Dritto al punto: perché il Papa ha nominato cardinale il vescovo di Como e non quello di Milano? Questa è la domanda. Perché Francesco sarà pure un sovrano assoluto e un gesuita, ma quando devia così dal percorso dovrebbe avere la cortesia di fornire qualche spiegazione. Milano non ha mai accolto male un Papa ed è vero che avrà la sua tradizione ambrosiana, ma non per questo deve subire gli schiaffi di Roma. Anzi. Semmai andrebbe valorizzata. Sta di fatto che Delpini gli ha ricordato alla milanese che “il Papa tifa River, una squadra che non ha mai vinto niente”. Un modo semiserio per ricordargli che il vescovo di Milano non è l’ultimo dei campesinos, ma una figura che andrebbe rispettata. Che non si tratta solo di uno dei tanti “bauscia” troppo indaffarati (cit.), ma di un rappresentante di primo piano della Chiesa. Sicuramente più del vescovo di posti ricordati solo come luoghi da cui le Lucie se ne vanno. Ma Il ruggito di Delpini contro l’insulto di Papa Francesco probabilmente non avrà altre eco, sarà perdonato per essere dimenticato. Come da tradizione cattolica. Per la città però è uno schiaffo pesante. Che si sia cattolici o meno. Perché è il segno di una mancanza di rilevanza del capoluogo lombardo come non se ne vedevano da generazioni. Un tema su cui riflettere.

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Forza Italia Giovani: “Mai proposto la candidatura di Domenico Brescia”

Forza Italia Giovani: “Mai proposto la candidatura di Domenico Brescia”. “Il movimento giovanile di Forza Italia, appreso con un certo stupore del contenuto dell’intervista rilasciata oggi a ‘Il Giornale’ da Domenico Brescia, candidato di Forza Italia nel collegio uninominale Napoli I in Campania, smentisce fermamente che la sua candidatura sia stata proposta dal nostro movimento giovanile”. Così in una nota diramata dal Coordinamento Nazionale di Forza Italia Giovani. “Le proposte di candidatura espressione del movimento giovanile sono state regolarmente trasmesse dal nostro coordinamento nazionale ai dirigenti di Forza Italia che si sono occupati della composizione delle liste, così come avviene in tutti i partiti politici. Tali proposte non comprendevano Domenico Brescia, non avendo il piacere di conoscerlo, in quanto estraneo alla militanza nel nostro movimento giovanile ed essendosi da poco avvicinato a Forza Italia. La completa esclusione dalle liste elettorali di Forza Italia di una qualsiasi rappresentanza del nostro movimento giovanile non può certo essere compensata da candidature che assolvono ai soli requisiti anagrafici, ma non a quelli ben più importanti della militanza e della storicità dell’impegno nel nostro partito. Auspicando, dunque, si tratti solo di una leggerezza dettata dall’inesperienza, auguriamo a Domenico Brescia buona fortuna in questa campagna elettorale”.

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Innovhub SSI, indagini con tecniche di laboratorio nel settore del restauro

Innovhub SSI, indagini con tecniche di laboratorio nel settore del restauro, in collaborazione con musei e istituzioni culturali. Restauro,  analisi presso i laboratori di Innovhub SSI, grazie anche alle collaborazioni museali e culturali. Le tecniche di laboratorio più richieste ai laboratori di Innovhub SSI sono: microscopia con Microscopio Ottico, con Stereomicroscopio e  con Microscopio Elettronico a Scansione corredato di microsonda a dispersione in energia (SEM-EDX), spettrofotometria Infrarossa (FTIR), analisi fisico-meccaniche. Nel corso degli anni i laboratori di Innovhub SSI hanno collaborato con diversi operatori nel campo del restauro tessile, tra i quali possiamo citare l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale di Torino, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, il Museo Nazionale di Arte Orientale di Roma, la Fondazione Antonio Ratti di Como. Informazioni al link. Il problema maggiore che si presenta per stabilire lo stato di degrado delle fibre è l’esiguità del campione che il restauratore può permettersi di sacrificare per l’analisi. Per questo motivo i laboratori di ricerca tessile, tra cui Innovhub SSI, hanno negli ultimi cinquant’anni messo a punto tecniche analitiche, distruttive e non, che richiedono minime quantità di campione ma possono fornire risultati ugualmente significativi nel dare indicazioni sullo stato della fibra e sulle caratteristiche merceologiche dei filati. Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria s.r.l. è il centro nazionale di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico che opera in diversi ambiti industriali, dall’energia al settore alimentare, e più in generale al manifatturiero avanzato dei distretti italiani, passando per le biotecnologie e la bioeconomia. Fa parte di Enterprise Europe Network, rete che nasce nel 2008 per volontà della Commissione Europea, per il supporto all’internazionalizzazione e all’innovazione di aziende e centri di ricerca e che si avvale di 700 partner distribuiti in oltre 60 paesi in tutto il mondo.

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A Lovere la presentazione del libro «Il Signore di Notte»

La Sala degli Affreschi dell’Accademia di Belle Arti Tadini sul lungolago di Lovere (Bergamo) ospiterà la presentazione del libro «Il Signore di Notte», un giallo ambientato nella Venezia del 1605. L’evento è fissato per giovedì 8 settembre 2022 alle 21. Ingresso da piazza Garibaldi 5. A dialogare con l’autore Gustavo Vitali sarà il giornalista Sergio Cotti. L’opera è un giallo storico con personaggi realmente vissuti che l’autore ripropone in una trama di fantasia. In più l’aggiunta di curiosità, aneddoti, fatti e fatterelli di vita reale dell’antica Serenissima costituisce un bagaglio di informazioni che calano il lettore nel clima di una Venezia appena uscita da un secolo di grande splendore per avviarsi verso un incerto futuro. Tutto ha inizio il 16 aprile 1605. Nella sua misera casupola viene rinvenuto il cadavere di un nobile caduto in miseria, prima vittima di un racconto ricco di suspense. A farsi carico delle indagini è un magistrato goffo e pasticcione che irrompe sulla scena del delitto con una buona dose di spocchia; personaggio contorto, incerto, che cambia umore da un momento all’altro, tormentato da dolori di un passato che non riesce a buttarsi alle spalle. Per lo più si tuffa in una stramba relazione con una dama tanto bella quanto indecifrabile che gli procurerà nuovi tormenti. Nel frattempo affronta le indagini con una presunzione pari solo alla propria inadeguatezza, incappando in clamorose sconfitte. Per fortuna giunge in suo soccorso un capitano delle guardie che ha l’esperienza che a lui manca, un personaggio che via via assurgerà al ruolo di co-protagonista. Costui instraderà lo sprovveduto verso la soluzione dell’enigma in un finale niente affatto scontato e del tutto sorprendente, ma solo dopo incessanti colpi di scena, agguati, nuovi delitti e quelli che riemergono dal passato. Milanese di nascita, Gustavo Vitali, vive a Bergamo da più di 40 anni. È un appassionato di storia in generale e di Venezia in particolare, oltre che di volo in parapendio. Questa sua prima opera denota un lungo lavoro di ricerca e documentazione. Per informazioni sul libro e sulla presentazione, contattare l’autore: Gustavo Vitali – 335 5852431 – skype: gustavo.vitali – gustavo (AT) gustavovitali.it  sito ufficiale – pagina facebook

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Facebook può cancellare i post e i profili no vax

Facebook può cancellare i post e i profili no vax. La decisione non è del colosso di Mark Zuckerberg, ma di un tribunale lombardo. Il tribunale di Varese infatti ha stabilito con l’ordinanza 1181 che cancellare i post e sospendere i profili No Vax non rappresenta una violazione della libertà di pensiero. Il caso specifico su cui si è espresso la corte riguardava una donna che aveva pubblicato un video di una parlamentare che definiva i vaccini come iniezioni letali. La donna a questo punto si è rivolta al tribunale sostenendo che il contratto firmato con Facebook contenesse clausole che ledevano la sua libertà di espressione che sarebbe garantita dall’articolo 21 della Costituzione. Perché per chi si fosse distratto bisogna ricordare che ogni piattaforma online ci fa firmare un contratto, solo che noi di solito non lo leggiamo perché non abbiamo voglia e tempo di sentirci stupidi mentre leggiamo testi di cui capiamo poco. E così, come doveroso, il tribunale ha preso in mano il caso. Solo che la signora ha avuto la peggio, visto che secondo il giudice il contratto con Facebook rispetta in pieno la legge che a sua volta prevede delle limitazioni alla libertà di espressione. Il rischio per la salute pubblica è infatti un tema ancora molto serio nonostante sia di fatto ignorato dall’agenda politica: la scorsa settimana anche il Sole24Ore ha sottolineato come la questione sanitaria sia improvvisamente scomparsa dall’agenda politica nonostante il mancato completamento delle riforme annunciate e una pandemia che fa sentire i suoi effetti, oltre che le nuove arrivate come il vaiolo delle scimmie. Per adesso però la Lombardia si conferma patria dei diritti, pure quelli che limitano alcune libertà o presunte tali, e nei suoi tribunali si è stabilito un principio che riteniamo una vittoria: Facebook può cancellare i post e i profili no vax.

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