5 Dicembre 2019

Una serata per celebrare Andrea Pinketts

“Ci vediamo al Trott“, diceva a chi gli chiedeva un appuntamento. E non poteva che essere organizzata a “Le Trottoir“, la casa d’elezione di Andrea G. Pinketts, la serata dedicata allo scrittore a un anno dalla sua scomparsa. Così, il 20 dicembre dalle 19 a mezzanotte, il locale dove scriveva gli dedicherà una serata in cui i due piani, compresa la sala che porta il suo nome, saranno un palcoscenico per chiunque, scrittore, artista, giornalista, musicista, abbia incrociato la sua strada e voglia rendergli un tributo attraverso una canzone, una poesia, un semplice ricordo. ANSA  

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Dirigente della scuola Pareto pronto ad incatenarsi davanti al Comune

“Se i lavori di manutenzione non saranno completati sono pronto ad incatenarmi al Comune“. Ad alzare la voce è Angelo Lucio Rossi, dirigente dell’istituto comprensivo di via Pareto a Milano. L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il cedimento di un pannello del controsoffitto del plesso della scuola media di via Gallarate. Un pannello imbevuto d’acqua si è schiantato a terra a pochi centimetri da due alunni. Nessun ferito, per miracolo. Ma stavolta il preside, che gestisce cinque plessi nei quartieri Gallaratese e Certosa, con mille alunni, ha preso carta e penna e ha scritto al prefetto, al sindaco e all’assessore. “Per mesi – spiega Rossi – non è stata fatta manutenzione agli edifici scolastici. Le conseguenze sono state devastanti: grondaie e tetti pieni di foglie. Un’incuria che ha determinato infiltrazioni e caduta di pannelli. Nel plesso della scuola dell’infanzia di via Sapri ci sono state infiltrazioni legate a lavori non fatti a regola d’arte: il tetto appena rifatto ha di nuovo problemi. Nel plesso delle medie c’è un infiltrazione nell’aula magna e in un altro spazio che usiamo anche il pomeriggio. Queste incuria ha provocato non solo apprensione ma dei danni a tutta la popolazione perché a nostra scuola è usata anche il pomeriggio e la sera. In via Sapri ci sono ogni settimana le prove di una banda musicale“. Rossi denuncia una situazione che non riguarda solo la sua zona: “E’ mancata una regia dei lavori di manutenzione: c’era persino un numero verde che per tanto tempo non ha funzionato. Per mesi la situazione è stata di emergenza pura. Ho alzato il tiro con la lettera al Prefetto non solo per rappresentare la mia scuola ma per far luce su una situazione. Era necessario un piano in previsione dei mesi autunnali e invernali. Io ho interdetto l’uso di alcune aule ma dovrei interdire tutta l’attività didattica“. Intanto qualcosa si è mosso. In questi giorni il Comune è intervenuto: “Mi sono ritrovato – prosegue il dirigente scolastico – finalmente delle gru e degli operai a scuola pronti ad intervenire. Hanno persino richiamato un’impresa che anni fa aveva fatto dei lavori che non sono risultati funzionali. Sono pronto ad incatenarmi al Comune se la manutenzione non sarà completata. L’amministrazione sembra essersi ripresa la regia di questa situazione. Finalmente il sindaco ha capito che su questa questione si gioca molto: i quartieri periferici hanno la scuola come primo impatto, diretto. Non mi fermo qui. Le inaugurazioni sono belle ma la manutenzione ordinaria e’ silenziosa e non viene presa sul serio“.  

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Nel bando Reinventing Cities spunta il salva Macao

Fra le aree inserite nel bando Reinventing Cities c’è anche quella occupata dalle sei Palazzine Liberty adiacenti all’ex Macello di viale Molise. Ve detto che il comune ha tenuto a precisare che una di queste è “occupata senza titolo“. Certo, per scoprirlo bisognava armarsi di pazienza e leggere fino in fondo il lunghissimo comunicato emesso da Palazzo Marino, nel quale, gli spazi che comprendono quello occupato dal “Collettivo Macao” sono casualmente inseriti per ultimi. In merito all’occupazione abusiva, l’Assessore Maran ha messo le mani avanti dichiarando che se Macao “verrà o meno sgomberato è un affare del Questore“, ma  ha precisato che, “anche Macao, in un contesto di piena legalità e normalità, potrebbe vincere se presenta una proposta migliore delle altre”. “Il progetto – ha specificato Maran – non potrà essere su un’unica palazzina, bensì si dovrà lavorare, magari facendo squadra con altri, facendo un’unica proposta complessiva sulle sei palazzine Liberty. Se le iniziative proposte hanno risvolti sociali migliori delle altre in gara, potrà vincere (Macao ndr) altrimenti se le aggiudicherà qualcun altro.  Se un soggetto possa legalmente partecipare al bando per l’aggiudicazione di un immobile che occupa abusivamente Maran però non lo spiega. Giusto per fare un esempio congruo: chi occupa abusivamente un alloggio popolare non può iscriversi nelle liste per ottenerne uno regolarmente. La vera domanda però è, quali soggetti economici saranno disposti a partecipare al bando per un’area (nemmeno troppo grande se paragonata a quelle rese disponibili con gli scali ferroviari) della quale una volta aggiudicata potrebbero non avere la piena disponibilità (anche in fase progettuale) dovendosi scontrare con degli occupanti abusivi che il Comune ha precedentemente dimostrato di essere incapace di sgomberare. Un fattore scoraggiante perché renderebbe indefinibili i tempi di realizzazione del progetto presentato. Resta poi da capire se la legge consenta di mettere a bando un bene occupato abusivamente, o se sia necessario averne la piena disponibilità prima di farlo. Domande che a palazzo Marino nessuno sembra porsi. Secondo alcuni nessuno solleva il problema perché l’intento della maggioranza è proprio quello di regolarizzare Macao, permettendogli di partecipare al bando insieme ad altre realtà simili e mettendo contestualmente fuori gioco eventuali competitor. Immaginatevi quali investitori internazionali, sapendo come vanno le cose in Italia, avrebbero partecipato al bando per la rigenerazione dello Scalo Ferroviario Greco-Pirelli, se fra le condizioni poste vi fosse stata quella di partecipare in cordata, o contro gli ortisti abusivi che occupano parte delle aree adiacenti la massicciata ferroviaria. Fra quelli che la pensano così c’è sicuramente il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, che ha sottolineato, “Già in passato l’amministrazione ho provato a regolarizzare il centro sociale, ad esempio inserendo la palazzina tra quelle in vendita nel fondo immobiliare gestito da PN Paribas“, aggiungendo, “Oggi l’assessore Maran prova a fare il furbo inserendo il bene tra i progetti da riqualificare e, ben consapevole che nessuno si azzarderebbe nel comprare un immobile occupato, specifica che le palazzine potranno essere date semplicemente in affitto“. “Questa operazione sa tanto di furbata – ha insistito De Chirico – a discapito dei milanesi che lì chiedono più servizi e luoghi aggregativi regolari“. Per poi concludere,  “M’impegnerò personalmente a individuare soggetti interessati a un’operazione importante per la riqualificazione dell’intero quartiere a pochi passi da Porta Vittoria, che finalmente vedrà pieno compimento“. Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, ha invece sottolineato,  “Non è possibile che Macao o suoi esponenti si associno in cordata con altri operatori privati per gestire la palazzina che occupano illegalmente da 7 anni“. Definendo “indegno”  l’atteggiamento del Comune “che non ha mai pubblicamente chiesto al Questore lo sgombero dell’immobile“. “Così come è grave – ha aggiunto De Pasquale attaccando il Sindaco – il silenzio di Beppe Sala sulla complicità della Giunta con gruppo di delinquenti che praticano evasione fiscale, esercizio abusivo di attività commerciali di spettacolo e di spaccio di stupefacenti“, per poi minacciare “Agiremo in tutte le sedi affinché chi ha occupato abusivamente le palazzine non se le possa aggiudicare tramite bando“. Concludendo con il dire che, se Macao non sarà escluso dal bando per via delle violazioni alla legge perpetrate, “saremo di fronte al più grande caso di traffico di influenze registrato in città”.  

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Trovato senzatetto morto. Sala: aiutateci ad aiutarli

Un senzatetto è stato trovato morto questa mattina presso la stazione Molino Dorino della metro linea rossa. Il corpo, “già in rigor mortis” è stato rinvenuto adagiato su una carrozzina coperto da un piumone da alcuni passanti che hanno allertato il 118. Inutili i soccorsi: l’uomo, del quale non si conosce ancora l’identità perché privo di documenti, era deceduto da tempo. Restano da stabilire le cause della morte ma si presume siano legate alle temperature rigide dei giorni scorsi. Un “appello” a tutti i milanesi da parte del sindaco Giuseppe Sala, lanciato dai microfoni di Rtl, durante un intervento stamattina, affinché segnalino o cerchino di convincere i clochard ad andare a dormire in uno dei centri di aiuto per i senza fissa dimora del Comune. “Abbiamo tanti posti letto ancora liberi nei nostri centri – ha detto il sindaco -. Chiedo ai cittadini, se possono, se riescono di invitare questi poveri diavoli che a volte vogliono stare per strada, a dormire nei centri, abbiamo posto“. “Ho chiesto ai miei – ha aggiunto – di intensificare il controllo e il dialogo perché non possiamo obbligarli ma magari li convince più il singolo cittadino che il vigile in divisa“.  

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Gli occupanti abusivi del Liceo Omero vendono frutta e verdura

“Il giorno dell’Immacolata il centro sociale Rimake che occupa abusivamente l’ex liceo Omero di via del Volga ha organizzato un mercatino agricolo abusivo, con tanto di striscione sulla cancellata come se fosse tutto lecito. Durante la giornata ci saranno anche un pranzo solidale e un’assemblea per la gestione e la crescita del Rimake. Il Comune ha detto che parte della struttura deve essere demolita, mentre la restante parte e il giardino potrebbero essere affidati tramite bando per attività di utilità sociale. Oltre ad augurarmi che l’amministrazione metta dei paletti per impedire al Rimake di presentarsi al bando, ricordo alla sinistra che nel frattempo potrebbe portarsi avanti col loro sgomberando gli antagonisti e pure i rom abusivi che hanno preso possesso di un’ala dell’edificio”. Così Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. “Il mercatino agricolo ha ottenuto le autorizzazioni del caso? Rispetta le norme previste per la somministrazione di alimenti? È tutto in regola dal punto di vista igienico-sanitario? Così a occhio e croce, conoscendo le abitudini dei centri sociali, direi che è tutto abusivo, ma sarei felice se Palazzo Marino mi smentisse. Invece – chiude Sardone – temo che si tratti della solita politica della sinistra dei due pesi e delle due misure: commercianti regolari vessati e multati per la misura dei tavolini, antagonisti liberi di incassare in nero calpestando la legge”. Sulla questione interviene anche Andrea Pellegrini, consigliere della Lega nel Municipio 9: “La vicenda Rimake sta diventando sempre più assurda. Il Comune di Milano non fa nulla per contrastare l’abusivismo e il degrado, nonostante le mie continue sollecitazioni. Le attività del centro sociale vengono rivendicate alla luce del sole, eppure non abbiamo mai visto nessuno eseguire i controlli del caso per arrivare poi all’unica soluzione possibile, ovvero lo sgombero. Continueremo a monitorare l’evolversi della situazione, perché Bruzzano non merita di avere un buco nero del genere nel quartiere”.  

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Rozza (PD): 1.704 aggressioni negli ospedali milanesi negli ultimi tre anni

Spinte, botte, schiaffi, insulti e minacce verbali: sono le aggressioni che si registrano nelle strutture ospedaliere a danno del personale medico e sanitario. Il fenomeno non è nuovo, ma si fa ancora fatica a stabilirne appieno le dimensioni, perché manca un sistema di procedure univoco ed omogeneo di raccolta e monitoraggio dello stesso. E allora ad accendere i riflettori ci prova il Pd di Milano. Ad esempio tirando fuori dai cassetti i dati forniti dalle strutture, 1.704 aggressioni totali registrate a Milano dal 2016 all’1 settemnbre del 2019; e si tratta di numeri ancora parziali e disomogenei. Per quanto riguarda gli ambiti in cui risultano concentrarsi le aggressioni i più colpiti sono i posti di Pronto soccorso (462 casi dal 2016 all’1 semestre 2019) e i reparti di psichiatria (195 episodi). Nel primo ambito un legame ci sarebbe con scarsezza del personale, con conseguenze che si ripercuotono sulle ore di attesa. Nel secondo caso invece la causa andrebbe ricondotta alla mancanza di formazione specifica per gestire la tipologia di paziente. Corsie che si svuotano, medici e operatori sempre a ranghi ridotti si trovano a farsi carico di un numero sempre maggiore di pazienti, col risultato di liste e tempi di attesa ai Pronto soccorsi che si allungano. A farne le spese sono purtroppo gli infermieri, secondo i numeri nell’80% dei casi di aggressione. Messi in fila numeri e problemi, per la consigliera regionale Carmela Rozza si può dire che se “fino ad oggi ci sono state solo raccomandazioni, adesso ci vuole una legge“. Per Rozza, infatti, “solo con la forza di una legge possiamo obbligare tutte le Aziende sanitarie a mappare il fenomeno delle aggressioni in maniera omogenea e secondo un sistema univoco“. Dai numeri raccolti, continua la consigliera Dem, “emerge approssimazione e noncuranza nei confronti di un fenomeno troppo importante. Gli operatori socio-sanitari arrivano a sentirsi responsabili di inefficienze e ritardi, cosa che li spinge spesso a non segnalare episodi di cui sono vittime“. Un progetto di legge promosso dal gruppo Pd in Consiglio regionale (prima firma Rozza), prova allora a intervenire sulla formazione del personale, mette in fila obblighi, procedure e responsabilità coinvolgendo Istituzioni, dirigenti, operatori e cittadini, in una grande operazione di riequilibrio, rinnovamento e messa in sicurezza dei luoghi della cura e dell’assistenza. In più detta la necessità di istituire un tavolo dove tutti gli attori, dai sindacati alle Forze dell’ordine, dall’assessorato ai tecnici del settore, possano contribuire a definire le linee pratiche alle Ats, e un fondo economico di 400mila euro per la prima annualità. “Il tema della sanità è vastissimo, ma purtroppo di sicurezza negli ospedali non si parla mai – denuncia Silvia Roggiani segretaria metropolitana del Pd – si tratta di un fenomeno che tocca da vicinissimo la vita delle persone ma è troppo poco indagato. Per questo motivo il Pd, attraverso i suoi rappresentanti nelle Istituzioni, vuole accendere un faro e andare nella direzione di garantire maggiori garanzie ai pazienti, da una parte, e sicurezza e tutele a medici e operatori sanitari ritenuti, a torto, responsabili di attese ritardi e disservizi”. Un buon lavoro, in termini di mappatura e conoscenza del fenomeno, è stato avviato dall’Asst Policlinico, i cui risultati stanno dando dei frutti significativi in termini di interpretazione dei numeri. Ancora diverso è il caso della Asst Lariana (che ci lavora nel 2007) dove grazie alla sensibilità di dirigenti e operatori si sono stabiliti regole e protocolli ben precisi che consentono una lettura molto più approfondita del fenomeno. Azienda ospedaliera dove, peraltro, è possibile individuare una riduzione in numeri assoluti delle aggressioni.  

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