Santuari e abbazie della Lombardia è l’ultimo volume pubblicato da Gilberto dal Cengio, uscito a settembre di quest’anno per conto di “Editoriale Programma”, casa editrice che si pone al vertice dell’editoria italiana per essersi specializzata in accessibilissimi libri divulgativi di escursionismo, natura, cultura locale, storia, arte e cucina, e per proporre volumi accompagnati da immagini e illustrazioni, che guidano il lettore alla riscoperta di luoghi, personaggi e tradizioni dal fascino inesauribile, con particolare attenzione a tematiche legate al territorio italiano e alle peculiarità regionali.
Gilberto dal Cengio, storico e saggista milanese, ha conseguito, dopo la laurea quadriennale pre-riforma in Arti visive, la laurea magistrale in storia dell’arte medievale; svolge attività di ricerca indipendente su temi attinenti all’iconografia e alla storia di età medievale e rinascimentale. Collabora, dal 2016, con varie case editrici ed è noto al grande pubblico per le numerose pubblicazioni inerenti la storiografia artistica italiana.
Alcune delle sue opere di saggistica possiedono la qualità di essere conservate presso le biblioteche delle seguenti istituzioni: Getty Research Institute (Los Angeles, USA); Rijksmuseum (Amsterdam, Holland); I Tatti: The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies (Fiesole); Università di Heidelberg (Heidelberg, Deutschland); Max Planck Institute: Bibliotheca Hertziana for Art History (Roma, Italia); Fondazione Tiziano (Pieve di Cadore); Archiginnasio e Fondazione Federico Zeri (Bologna); Monumento Nazionale di Santa Giustina (Padova); Fondazione Giorgio Cini e Biblioteca Nazionale Marciana (Venezia); Fondazione Centro Studi Ragghianti (Lucca) ed altre.
«Un libro sui santuari», spiega nella prefazione Stefano Maria Bordignon, notissimo religioso servita che si adopera nella diffusione della Paola divina attraverso i mezzi social, «non è un libro come gli altri, a patto che chi lo legge decida di intraprendere la lettura come un pellegrinaggio. Ci sono falsi pellegrinaggi in cui si percorrono molti chilometri a piedi ma con il cuore impietrito, e ci sono veri pellegrinaggi in cui l’unica cosa che conta è la distanza percorsa con il cuore. Con questo non voglio dire che non sia interessante leggere questo libro anche per puro interesse intellettuale e culturale, ma quanto più arricchente sarebbe se lo leggessimo per fare un percorso spirituale, un pellegrinaggio con il cuore. La lettura può trasformarsi in un pellegrinaggio in cui ci lasciamo accompagnare dal professor Gilberto dal Cengio per vedere i santuari più significativi della Lombardia. Viaggio nello spazio per visitare i luoghi e le bellezze artistiche dei santuari, e viaggio nel tempo per incontrare le persone che diedero vita a questi luoghi. Il santuario è un crocevia da cui passa la storia di architetti, musicisti, pittori e artisti di ogni genere ma anche la storia di uomini e di intere comunità che in questi luoghi ha coltivato la propria fede ed ha trovato forza e speranza per affrontare la vita. Potrai conservare questo libro, che ora stai leggendo, come un piccolo manuale da utilizzare per ricercare qualche luogo da visitare, o per consultarlo durante la visita ad un santuario, tuttavia mi piacerebbe che fosse letto e vissuto come un libro di viaggi spirituali. Un percorso letterario per osservare come le comunità lombarde hanno vissuto la propria fede nel corso dei secoli, e guardare così ai santuari non solo come a luoghi da visitare ma come stupenda espressione della grande fede delle persone che sono vissute in queste terre. Il mio augurio è che possiate intraprendere questa lettura con la curiosità di chi affronta la vita cercando di scorgere nella materia i segni dello Spirito».
Nelle migliori librerie troverete il libro di Gilberto dal Cengio, uscito a settembre per i tipi di Editoriale Programma (Treviso) e intitolato Santuari e abbazie della Lombardia.

Nato a Monopoli (Ba) il 19/07/1969 muove i primi passi nel giornalismo organizzando e creando un quotidiano scolastico. La passione per il giornalismo lo porta a collaborare, dapprima con una testata locale trattando temi di attualità, successivamente con la Gazzetta del Mezzogiorno occupandosi di criminalità. A cavallo tra gli anni 80 e 90, collabora nell’inchiesta giornalistica che si occupa del contrabbando di sigarette di cui la Puglia ne gestiva il traffico internazionale. Nel 2000 fino al 2005 partecipa a varie inchieste, collaborando con il Quotidiano del Sud, sulle truffe alla Comunità Europea da parte di alcuni imprenditori affiliati alla Ndrangheta. Nel 2006 ha il primo incarico di responsabile alla comunicazione presso l’UniVe, resterà in carica fino al 2013. Tra i tanti lavori svolti, la passione per il giornalismo è sempre stata predominante. In fatti diventerà giornalista presso l’OdG Lombardia. Nel 2016 crea ilformat.info testata giornalistica online. Nel 2019 esce il suo primo romanzo intitolato ‘Romalandia’ .