Salvini a Rogoredo. Majorino: politicamente è un ciarlatano. De Chirico: inasprire le pene per chi spaccia

Salvini è, politicamente, un ciarlatano“. E’ il severo giudizio emesso dall’ex Assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino, nei confronti del Ministro degli Interni, “Da un anno spiega che farà interventi significativi per rafforzare le forze dell’ordine a Milano e non lo fa. – accusa Majorino –  A Rogoredo grazie a collaborazione tra Regione, Comune e terzo settore si è recuperato tempo perduto sul piano sociosanitario e grazie alle azioni del Comune è migliorata la gestione del territorio. Ma non possiamo non dirci la verità: serve un’azione repressiva molto più imponente“.Lo dichiara Pierfrancesco Majorino, europarlamentare Pd ed ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano. E su questo terreno, lo dico anche dopo aver fatto un sopralluogo privatamente venerdi 26 luglio, siamo di fronte a enormi passi avanti da compiere – prosegue -. Affermo tutto ciò consapevole del lavoro importante delle forze dell’ordine che però – conclude – evidentemente vanno sostenute dal Ministero in modo molto più significativo“.

Il Consigliere Comunale Alessandro De Chirico, si mostra invece allineato con il pensiero del Ministro degli interni “Anch’io, come il Ministro Salvini, penso che arresto e detenzione siano il migliore deterrente sia contro il narcotraffico che contro lo spaccio di modiche quantità di droga. A patto però che le pene siano certe“. Inasprimento che auspica giunga con l’approvazione del Decreto Sicurezza. L’azzurro è però critico su un’altra questione e spiega “da quando sono aperti i negozi di cannabis light i dati ci dicono che hanno fatto perdere alle mafie introiti per una cifra che va dai 90 ai 170 milioni di euro, eppure il ministro Salvini ha più volte dichiarato di volerli chiudere”, concludendo “Ben venga la lotta senza quartiere alla droga e di conseguenza alle mafie, ma per farlo serve una forte volontà politica, almeno pari a quella chi cerca di uscire dal tunnel oscuro delle dipendenze“.