Gallera: la linea oltre la quale non saremo più in grado di dare le cure necessarie si avvicina drammaticamente

Gallera: la line oltre la quale non saremo più in grado di dare le cure necessarie si avvicina drammaticamenteQuello che è apparso evidente dalle parole pronunciate dall’Assessore Gallera, nel corso dell’odierna conferenza stampa di aggiornamento sull’emergenza coronavirus è che, se si fatica a contenerne la diffusione è in gran parte colpa dei comportamenti poco virtuosi di molti cittadini, che ancora non hanno compreso la gravità della situazione. Concetto che Gallera ha più volte ribadito in modo abbastanza accorato.

Gallera, che era solo poiché fontana era ancora in conferenza con il Governo per definire il nuovo decreto da mettere in campo, ha iniziato come d’abitudine con l’aggiornare i numeri: “3420 persone positive, 1661 ricoverate, 359 in terapia intensiva, 722 in isolamento domiciliare, 524 dimesse, 154 decedute”, per poi sottolineare lo straordinario lavoro del sistema impegnato 24 ore su 24, con anche operai che lavorano fino a notte fonda per allestire nuovi posti in terapia intensiva.

“Siamo davanti a un quadro di particolare complessità”, ha quindi detto, che oggi è stato condiviso con Governo e sindaci, in particolare per quanto riguarda la “forte presa di posizione del coordinamento terapie intensive della Regione Lombardia“, che hanno lanciato un “grido d’allarme”, chiedendo misure forti per arginare l’ondata di casi, perché “Regione Lombardia sta facendo cose che nemmeno noi potevamo immaginare di fare in così breve tempo“, ma la “linea in cui si arriverà a non essere più in grado di dare le cure necessarie si avvicina drammaticamente“, in particolare, “l’elemento che preoccupa di più il numero di persone che necessitano del ricovero in terapia intensiva“.

Abbiamo accolto questo appello – ha aggiunto Gallera –  e abbiamo condiviso questa riflessione con i sindaci dei comuni capoluogo trovando da parte loro una forte condivisione nel chiedere misure importanti”, necessarie perché i cittadini non sembrano comprendere la situazione. “Abbiamo lanciato l’hashtag #fermiamoloinsieme“, ma, “oggi nella mia città ho trovato centinaia di persone che passeggiavano felici, la gioia non dobbiamo mai perderla, ma oggi dobbiamo avere la consapevolezza del momento che stiamo vivendo e quella gioia dobbiamo riservarla all’interno delle mura di casa, in una camminata solitaria“, purtroppo il messaggio non è ancora passato e “potrebbe vanificare lo sforzo che stiamo facendo per assumere personale e acquisire nuovi macchinari“.

Abbiamo chiesto al Governo di assumersi la responsabilità di assumere decisioni ascoltando le indicazioni dei governi regionali – a concluso Gallera, ribadendo nuovamente – l’arresto di del trend di crescita dipende da ognuno di noi“.