Per favore basta titoli ad effetto sul Coronavirus

Per favore basta titoli ad effetto sul Coronavirus.coronavirus Lo chiediamo da queste pagine a tutti i giornalisti, politici e comunicatori: per favore basta titoli ad effetto sul Coronavirus.

Non chiediamo di aderire alla campagna “non agitiamoli” lanciata a rete unificate (Fatto escluso) perché sarebbe altrettanto sbagliato, ma il titolo apparso sul Giornale di oggi è persino peggio di quelli di Libero e Manifesto apparsi nelle scorse settimane: il titolo è falso. Non secondo un’interpretazione particolare della notizia, è proprio falso: il “documento segreto” citato è esposto nel sito internet Siaarti.

Non in qualche recesso nascosto del sito o in qualche area riservata: è in cima alla pagina. Proprio dove si inizia a leggere. Quindi Alessandro Sallusti non ha nemmeno aperto il sito, forse era troppo impegnato a scrivere che in fondo i giovani sono dei viziati che girano in Porsche. Tra l’altro direttore: cosa c’entrava il passaggio da vecchio astioso sui giovani, quando proprio i giovani medici vengono chiamati a prendersi responsabilità superiori a quelle che gli spetterebbero? I giovani specializzandi vengono chiamati a sostituire medici già assunti e formati, le famiglie si spaccano per precauzione e tu li insulti?

Tra l’altro il titolo del Giornale svilisce il buon lavoro di chi al Giornale ci lavora: il servizio ci poteva stare eccome, magari col titolo “Triage di guerra”. Era d’effetto ed era vero, perché le linee guida citate sono proprio quelle consigliate in caso di guerra. Ma perché raccontare che sarebbe un documento segreto? Si vede che della Guerra non sa nulla neanche Sallusti, altrimenti non si sarebbe spaventato per quanto riportato dai suoi giornalisti. E non avrebbe scritto questa brutta pagina della comunicazione.

I tempi duri ci sono e forse è il momento che chi ha vissuto sempre in pace e nel benessere lasci il posto a chi dovrà accollarsi il peso dei danni che lascia la generazione precedente. Nel frattempo per favore basta titoli ad effetto sul Coronavirus. Ci pensa già la politica a lanciare messaggi tristi.