Forza Italia distrutta dagli arresti

Sono 95 gli indagati per per associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio.

Gli arresti che più fanno rumore sono quelli di Fabio Altitonante e Pietro Tatarella, rispettivamente consigliere regionale con delega allo sviluppo dell’area Expo e candidato alle elezioni europee. Prima ancora una candidata di Forza Italia al Consiglio comunale di Bergamo era stata arrestata con l’accusa di vendere permessi di soggiorno a cittadini cinesi. Nel giro di due giorni il partito ormai di centro che sembrava potersi riprendere almeno per contare qualcosa, rischia ora percentuali da prefisso telefonico. Già c’erano i segni che una certa epoca era finita, con Berlusconi che a ogni campagna elettorale collassa al San Raffaele e il partito sempre ben lontano dai tempi delle due cifre. Il volto giovane di Forza Italia è ora dietro le sbarre, quindi sarà difficile che i “vecchi” possano raccogliere molto viste le ultime inchieste.

Forza Italia non può nemmeno contare sulla poca memoria degli italiani visto che mancano poche settimane alle elezioni. Chi contava sugli eterni ritorni oggi si deve ricredere. E le scelte dei vari Maullu, Toti e altri di prendere le distanze dal loro partito sembrano ora molto più lungimiranti di quanto non fossero tempo fa. Intanto tutti gli altri partiti festeggiano per le percentuali, tra il 5 e il 10 per cento a seconda delle stime, che si sono appena liberate. Queste elezioni europee diventano sempre più importanti e interessanti.

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