8 Aprile 2020

Proposto il voto online per Regione Lombardia

Proposto il voto online per Regione Lombardia. Una misura già adottata da altre istituzioni e che sembra alla portata del Consiglio regionale secondo gli eletti del Movimento Cinque Stelle: “Serve un consiglio regionale agile, la democrazia non si può fermare, soprattutto in tempi di crisi. Proponiamo alla Giunta e al Presidente del Consiglio lombardo il voto online in Consiglio regionale”, lo dichiara il Consigliere regionale M5S Marco Degli Angeli. “Di fronte ad un’emergenza sanitaria”, spiega, “è fondamentale aver a disposizione tutti gli strumenti idonei per garantire concertazione e condivisione. In Friuli Venezia Giulia, prima Regione in Italia, hanno attivato la prassi del voto online per i consiglieri nel giro di tre settimane. È una soluzione semplice, l’unico ostacolo, per assurdo, potrebbe essere rappresentato dalla connessione internet domestica del singolo consigliere. Si è investito troppo in sprechi per infrastrutture inutili e troppo poco in implementazione digitale, il vero ponte verso il futuro”. “Un esempio concreto è proprio quello dell’Europarlamento, dove nei giorni scorsi si è svolta la prima seduta plenaria a distanza, con 687 europarlamentari collegati dai diversi Stati membri. Lo scenario ancora incerto ci deve spingere a trovare, da subito, soluzioni e strumenti validi per poter affrontare i prossimi mesi”, conclude Degli Angeli. Proposto il voto online per Regione Lombardia, resta da vedere se verrà attuato. 

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Tunisino arrestato per rapina

Stanotte in via Ampere, gli agenti della volante del Commissariato Villa san Giovanni hanno arrestato un cittadino tunisino di 27 anni per rapina. L’uomo, poco prima, si era avvicinato con una banale scusa a un cittadino peruviano per poi strappargli la borsa e, dopo un breve colluttazione, è riuscito a fuggire. I poliziotti l’hanno arrestato e hanno recuperato la refurtiva della vittima.

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Tre proposte di Aniasa per il dopo lockdown

Tre proposte di Aniasa per il dopo lockdown. L’associazione di categoria è una di quelle che ha registrato dati più pesanti a causa del lockdown per questo rilancia tra proposte di Aniasa per il dopo lockdown. I dati sulle immatricolazioni di auto nel mese marzo confermano il quasi totale azzeramento delle nuove vetture a noleggio (-88%, dalle 57mila di marzo 2019 alle 7mila dello scorso mese). L’emergenza Coronavirus e le misure restrittive collegate hanno drasticamente ridotto le attività del noleggio a breve termine e del car sharing e bloccato le nuove immatricolazioni della flotta del lungo termine. E’ necessario prevedere nei prossimi provvedimenti a supporto delle imprese misure efficaci in grado, una volta terminata l’emergenza, di far ripartire il mercato automotive e la mobilità delle imprese. Tre le proposte avanzate da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità: il ripristino del superammortamento, l’allineamento al resto dell’Europa della tassazione italiana sull’auto aziendale l’estensione dell’eco-bonus alle auto usate meno inquinanti. I dati di marzo mostrano con drammatica evidenza l’impatto dell’emergenza COVID-19 sulle attività del settore: -98% per le immatricolazioni a breve termine e -88% per quelle a lungo termine. Numeri che invertono la crescita registrata dal settore anche negli ultimi mesi, a testimonianza della graduale diffusione della sharing mobility nel nostro Paese: 461mila vetture immatricolate ogni anno (25% del totale automotive) e una flotta di oltre 1 milione e 200mila veicoli, tutti EURO6. Si sta palesando quanto già anticipato a febbraio da ANIASA al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli con il pesante impatto della crisi del settore che si fa sentire su tutta la filiera automotive: in un solo mese sono venute meno oltre 50.000 immatricolazioni che significano meno PIL, meno posti di lavoro, meno gettito per l’Erario. “Gli acquisti d’auto da parte del settore del noleggio, in assenza di adeguati interventi di sostegno, sono destinati a crollare ulteriormente e a confermare anche nei prossimi mesi il trend registrato a marzo”, osserva Massimiliano Archiapatti, Presidente di ANIASA, che aggiunge, “Bene allora i provvedimenti del Governo per dare subito liquidità alle imprese, ma bisogna già oggi guardare anche al dopo. Per alimentare la ripartenza e supportare la mobilità delle aziende italiane duramente colpite dall’emergenza di questi mesi, riteniamo necessario prevedere nei prossimi Decreti allo studio misure in grado di generare un effetto volano per l’industria automotive e per la mobilità aziendale, turistica e cittadina del Paese, generando anche un impatto positivo sulle casse dell’Erario. Al Governo abbiamo avanzato 3 utili proposte: il ripristino del super-ammortamento, la revisione della tassazione sull’auto aziendale e l’estensione dell’Eco-bonus alle auto usate EURO6. Tre proposte da affiancare a una efficace campagna promozionale per rilanciare il turismo nel nostro Paese, un asset strategico praticamente azzerato dall’emergenza di questi mesi”.  Ecco le tre proposte di Aniasa per il dopo lockdown: Dal ripristino del super-ammortamento benefici per le casse dell’Erario, il mercato auto e la mobilità aziendale Il superammortamento, quando è stato utilizzato (2016-2017), ha generato benefici economici e finanziari per l’intera filiera dell’auto: dai costruttori ai noleggiatori, ai concessionari, ai centri di assistenza e manutenzione. Oltre ad un positivo ritorno per le casse dell’Erario: l’aumento di immatricolazioni ha infatti prodotto infatti maggiori entrate (IVA, imposte locali, diritti di motorizzazione), con un “ritorno sull’investimento” stimato intorno al 300%. Considerando solo le vetture a noleggio a lungo termine, questa misura ha prodotto complessivamente nel 2016-2017 64.600 immatricolazioni in più, con maggiori entrate per l’Erario rispettivamente di 318 milioni di euro. Senza contare la promozione di maggior correttezza fiscale, funzione fisiologicamente esercitata dal noleggio lungo termine, in cui tutte le operazioni sono tracciate e documentate e l’accelerazione del rinnovo del parco circolante, con positivi effetti dal punto di vista ambientale e della sicurezza stradale.  2. Riallineare la fiscalità sull’auto aziendale italiana alla media europea E’ ora di rimettere mano in modo strutturale alla tassazione sulle auto aziendali nel nostro Paese che ci vede ancora lontani dagli altri Paesi dell’UE. In Italia perdura infatti un regime in proroga sulla detraibilità dell’IVA ferma al 40%, mentre in Germania, in Inghilterra e in Spagna si detrae il 100%. Un regime straordinario, il nostro, in vigore dal 2007 e prorogato sistematicamente ogni tre anni. Anche un aumento graduale, scaglionato nel tempo, produrrà benefici per l’Erario grazie all’aumento di immatricolazioni.  3. Estensione dell’eco-bonus alle autovetture usate meno inquinanti In Italia su un totale di circa 38 milioni di vetture circolanti, ben il 30% (oltre 11,5 milioni di auto) è ante Euro 4, quindi con più di 14 anni di età, con evidenti maggiori livelli di inquinamento. Le finalità perseguite dalla norma sugli eco-incentivi previsti nella Legge di Bilancio per il 2019 hanno riguardato una fascia limitata del mercato nazionale. Nella fase economica che seguirà l’emergenza attuale è presumibile che la capacità di spesa e l’attitudine a investire somme consistenti sarà molto limitata. Considerando il costo minimo di un veicolo agevolabile (circa 25.000-38.000 euro) e quello medio di un’autovettura usata (12.000 euro), gli incentivi potrebbero essere estesi alle vetture con minori emissioni (EURO6). Con tale misura si raggiungerebbero più facilmente quelle fasce di contribuenti con reddito medio-basso, che utilizzano proprio le vetture più “anziane”, quelle con motorizzazioni maggiormente inquinanti.

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La Polizia Locale, consegna pc agli studenti

Tra ieri e oggi la Polizia locale di Milano ha consegnato a 44 ragazzi dell’Istituto tecnico “E. Torricelli” altrettanti computer con cui seguire le lezioni a distanza. La proposta è nata dall’agente che ha ricevuto la chiamata della Dirigente scolastica, che cercava informazioni per le autocertificazioni da far compilare ai genitori per il ritiro. L’agente ha dunque portato al Comandante Marco Ciacci e alla vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo l’idea che fosse proprio la Polizia locale a occuparsi di queste consegne, a Milano e fuori città. E così, anziché solo un’informazione, la Dirigente ha trovato un aiuto. “Siamo stati subito entusiasti dell’idea del nostro agente – spiega il Comandante Marco Ciacci –, che dà il metro di quanto la Polizia locale sia vicina ai cittadini concretamente. Non si tratta solamente di un’azione simbolica, anzi, siamo intenzionati a replicare questo servizio anche per altre scuole, qualora ne avessero bisogno”.

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La domenica di Pasqua il Duomo ospiterà Andrea Bocelli

La domenica di Pasqua, Andrea Bocelli si esibirà nel Duomo di Milano a partire dalle ore 19. Durante l’evento non sarà autorizzato alcun accesso al pubblico né ai media all’interno della Cattedrale né in piazza del Duomo. Solo i professionisti strettamente necessari allo svolgimento dell’appuntamento saranno presenti e autorizzati, nel rispetto delle disposizioni governative in materia CoViD-19. Il concerto sarà trasmesso in esclusiva in diretta streaming sul canale YouTube del tenore. “Sono felice che Andrea abbia accettato il nostro invito – ha commentato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Quest’anno il giorno di Pasqua sarà diverso per tutti noi. La gioiosa serenità che lo accompagna è fortemente turbata dalla pandemia che stiamo vivendo. Sono certo che la straordinaria voce di Bocelli sarà l’abbraccio che ci manca in questi giorni, un abbraccio forte, speciale, capace di scaldare il cuore di Milano, dell’Italia e del mondo“. L’evento, promosso e reso possibile dal Comune di Milano e dalla Veneranda fabbrica,  rappresenta un messaggio di speranza per l’Italia e il mondo, e vedrà il Duomo aprire eccezionalmente le sue porte al solo Andrea Bocelli accompagnato da Emanuele Vianelli, organista titolare della cattedrale. Segui la diretta in streaming

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Non si placa la polemica sull’ospedale in Fiera

Non si placa la polemica sull’ospedale in Fiera. Nei giorni scorsi il mega reparto annunciato più volte da Regione Lombardia, e finanziato con 15 milioni di euro arrivati dai privai, è entrato in parte in servizio. Per avere una piena operatività, stimano da Palazzo Lombardia, bisogna aspettare fine mese: oltre alla questione dei macchinari c’è quella del personale, cioè bisogna garantire di avere almeno un infermiere ogni due pazienti e un medico rianimatore ogni tre. Il fatto che non fossero pronti tutti i posti letto da subito, ha sollevato alcune polemiche giornalistiche e politiche. L’ultima a riprendere questo filone polemico è stata Lia Quartapelle, Capogruppo @Deputatipd  Commissione Esteri e ricercatrice @ispionline: “Anziché i 500 pazienti annunciati il 12/3, sembra che i malati ricoverati in Fiera siano due. Ogni posto letto è prezioso, ma viene da chiedersi se l’investimento di 21 milioni fosse giustificato o se non fosse meglio destinare le stesse risorse a rafforzare gli ospedali esistenti” Tra i sostenitori di Quartapelle, che per altro ha raccolto anche molte contestazioni per questo tweet, c’è anche chi ha sollevato il dubbio che l’operazione Fiera sia da collegare alla presenza nel cda della Fiera di Giulia Martinelli, ex moglie di Matteo Salvini. Insomma: non si placa la polemica sull’ospedale in Fiera.

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