Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune sulla gara del gas

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Nel dettaglio, oggetto della sentenza è la gara per l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas naturale, nel territorio del Comune di Milano e di altri sei comuni limitrofi (ATEM Milano 1), per un periodo di 12 anni e un importo stimato di circa un miliardo e mezzo di euro. Una gara di importo economico considerevole (il secondo in Italia dopo l’ATEM Roma), ma soprattutto di particolare complessità sotto il profilo giuridico, tecnico ed economico, tanto che sono occorsi anni per la sua preparazione, indizione ed aggiudicazione (solo la parte di esame delle offerte è durata oltre un anno per un totale di quaranta sedute).

La gara si è conclusa a settembre 2018, dopo più di quattro anni di lavoro, con l’aggiudicazione ad Unareti S.p.A. La seconda in graduatoria, 2i Rete Gas, ha proposto ricorso al TAR Lombardia per l’annullamento dell’aggiudicazione, formulando censure di natura giuridica, tecnica ed economica, suddivise in ventidue motivi di ricorso, molti dei quali articolati in sub-censure, esposti complessivamente in oltre 150 pagine. A fine 2019, il TAR Lombardia ha deciso il giudizio, accogliendo alcuni dei motivi di natura giuridica, senza esaminare quelli più complessi di natura tecnica ed economica.

Il Comune e i due concorrenti hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato, secondo il quale, come si legge in un’articolata e ricca motivazione di 46 pagine, l’Amministrazione ha operato correttamente sia nella fase di ammissione di entrambe le società, sia nella fase della valutazione tecnico-economica delle offerte.