Insediato tavolo sulla cannabis terapeutica, i radicali contestano Lipparini

Si è insediato martedì a Palazzo MArino il tavolo di lavoro, che valuerà dell’opportunità di individuare, nel territorio cittadino, alcune aree pubbliche per la coltivazione di cannabis a scopo terapeutico. L’iniziativa nasce da una mozione presentata dal vice-capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico che è stata approvata lo scorso settembre in Consiglio comunale. L’azzurro ha inteso così venire incontro alla necessità dei malati che chiedono questo tipo di medicinali per le più svariate patologie quali i pazienti oncologici, i malati di sclerosi multipla, gli affetti da HIV a chi è colpito dalla sindrome di Gilles de la Tourette.

Si stima che il fabbisogno nazionale sia di 2 tonnellate per più di 20.000 utilizzatori. – spiega De Chirico –  Lo stabilimento militare di Firenze ne produce 100 kg, altri 700 kg vengono importati e pagati a peso d’oro da Germania e Canada e il resto alimenta lo spaccio gestito dalla criminalità organizzata. Con la rimborsabilità anche del Servizio Sanitario Regionale della Lombardia prevista dallo scorso agosto a seguito di una delibera dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera, ora manca un ultimo importante tassello: rompere il monopolio di Stato della produzione di medicinali contenenti CBD e THC“.
Ci vuole – prosegue – la volontà politica dell’attuale Governo di portare avanti il lavoro svolto dal ministero della Salute dal 2010. È necessaria la collaborazione degli Enti pubblici, delle Università e degli Istituti di Ricerca. La strada è lunga, ma sembra meno tortuosa del previsto.– concludendo – C’è molto da fare e le sfide non ci spaventano!

Invitati dall’assessore Lipparini e del dottor Fabrizio Chirico – direttore del dell’area università e alta formazione del Comune di Milano -, oltre allo stesso De Chirico al tavolo di lavoro hanno partecipato:
– Giovanni Lissi, Farmacologo Università degli Studi di Milano; Prof.ssa Lucia Colombo, Plant Developmental Biology, Head of Department of Biosciences, Università degli Studi di Milano; Prof.ssa Paola Minghetti, docente in Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche e direttrice della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera di UNIMI; Prof. Fabio Fumagalli, del dipartimento di scienze farmacologiche di UNIMI; Prof. Martin Kater, genetista del dipartimento di Bioscenze di UNIMI; dott. Giuseppe Carrà, MD, MSc, PhD Director of Psychiatric Services Ospedale Edoardo Bassini di Cinisello Balsamo (MI); – Marco Perduca, Consigliere Generale Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca Scientifica”.

Un elenco che non sembra avere soddisfatto completamente Gianni Rubagotti, segretario Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan“, che ha infatti dichiarato in tono polemico: “Ricordiamo che questa iniziativa nasce da una mozione proposta al consigliere comunale De Chirico di Forza Italia da iscritti del Partito Radicale e non dall’assessore (Lipparini ndr) sedicente “radicale” ma non iscritto al Partito di Pannella”. “Tanti bei nomi davvero tra i quali Marco Perduca della Associazione Coscioni“. – Continua Rubagotti – Tanti e probabilmente troppi per trovare posto per 2 nomi che alla battaglia per i diritti dei malati hanno dato corpo rischiando in prima persona: Giorgio Inzani, ex-consigliere regionale radicale e militante storico del Partito Radicale che rischiò 6 anni di galera per la prescrizione di metadone; Rita Bernardini, coordinatrice del Partito Radicale che da tempo ha in atto una disobbedienza civile sulla cannabis terapeutica non solo rischiando ma chiedendo a gran voce l’arresto“.

Lipparini è sempre di più Lipparini. – Conclude Rubagotti – Tanti auguri, ne ha sicuramente bisogno il Tavolo ma soprattutto ne ha bisogno Milano“.