Forse vedremo in tv i video dei preti gay a Bergamo

Forse vedremo in tv i video dei preti gay a Bergamo. Perché l’ultima notizia che gira a proposito dei video sui preti gay di Bergamo è che una televisione li abbia comprati. L’unica certezza è che non siano stati acquistati dalla Rai, almeno a quanto si dice. Noi giusto per far capire il tenore del video ve ne proponiamo uno scatto, così nessuno può avere dubbi sul contenuto caliente del girato. Ma il tam tam sta aumentando e dunque forse vedremo in tv i video dei preti gay a Bergamo a breve. Sarebbe un colpaccio per qualche trasmissione scandalistica, ma allo stesso tempo una ennesima bastonata per la diocesi di Bergamo che, secondo alcuni fedeli che si sono rivolti a questo giornale, già aveva lasciato calare un certo silenzio sulla questione delle foto di nudo in sacrestia. Ora il problema rischia di esplodere perché come avevamo anticipato in altri articoli c’è almeno un caso di un religioso trasferito nella bergamasca perché troppo inguaiato per rimanere nel suo territorio d’origine. Uno spostamento voluto a quanto pare da alti gradi romani della Chiesa per tutelare un uomo che oltre ad avere a quanto pare un problema di rapporti sessuali con i ragazzi (lo ribadiamo: è un problema di età, ma soprattutto di ruolo perché un prete assume certi impegni prima ancora che con Dio con la sua comunità) a quanto pare ha servito bene un membro del circolo ristretto della corte papale. Dalla reazione concretizzata nello spostamento a 700 chilometri di distanza pare che valgano più questi servigi degli impegni presi con la comunità, Dio e soprattutto il rispetto del corpo di giovani e giovanissimi. Ma questo è un problema della Curia che preso potrebbe trovarsi in prima serata le immagini di come i suoi servitori si sollazzano, proprio nei giorni in cui la Chiesa francese si vende gli immobili per pagare i risarcimenti alle vittime della lussuria dei propri preti. Allora il prete trasferito e gli altri segnalati al vescovo di Bergamo nel recente passato potrebbero diventare un gran problema per la Curia bergamasca e romana. Economico oltre che morale.