10 Agosto 2020

Anita Pirovano (Milano Progressista): ho preso il bonus da 600 euro

“Mi autodenuncio. Non vivo di politica perché non voglio e non potrei. Non potrei perché ho un mutuo, faccio la spesa, mantengo mia figlia e, addirittura, ogni tanto mi piace uscire e durante le ferie andare in vacanza”. Lo ha scritto in un post su Facebook Anita Pirovano, Consigliera Comunale di Milano progressista si autodenunciandosi per aver richiesto all’Inps il bonus Covid da 600 euro al mese per le partite Iva. “Pur non cedendo alle sirene antipolitiche  – ha aggiunto – ho capito sulla mia pelle che avere un lavoro (nel mio caso più d’uno in regime di lavoro autonomo) mi consente di essere più libera nell’impegno politico presente e ancora più nelle scelte sul futuro, per definizione incerto”. Poi ha continuato scrivendo, “mi indigno, perché è surreale, se un parlamentare in carica fruisce ammortizzatori sociali e penso sia paradossale che una misura di sostegno al reddito non preveda nessuna soglia di reddito”. La Pirovano spiega di aver saputo dai media che nella vicenda del bonus incassato da cinque deputati, “sarebbero coinvolti addirittura duemila persone tra assessori regionali, consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci“, per questo chiarisce di aver deciso di autodenunciarsi, sottolineando però, “Mi arrabbio ancor più se penso che nel calderone dei 2.000 probabilmente sarà stato tirato in causa anche qualche sindaco (accomunato ai parlamentari o ai consiglieri regionali dal comune impegno politico ma non dal conto in banca) di un piccolissimo comune con una grandissima responsabilità pubblica e un’indennità di poche centinaia di euro annue”.

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Straniero accoltellato davanti a un chiosco di panini

Un uomo è stato accoltellato, la scorsa notte, nella periferia Sud-Est di Milano. Secondo le prime informazioni, pur essendo stato ferito in modo grave, non si troverebbe in pericolo di vita. L’uomo, un 36enne straniero, è stato aggredito durante una lite in strada intorno alle 4, in via Bisceglie all’altezza del 96, nei pressi di una zona commerciale poco frequentata di notte, tra un parcheggio e un’autoconcessionaria, davanti a un chiosco mobile di panini. Trasportato in codice rosso dal 118 all’ospedale di Niguarda per una ferita all’addome, secondo quanto riferito dalla Polizia di Stato, che ha in carico le indagini, non si troverebbe in pericolo di vita. ANSA

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Tre donne arrestate per furti in supermercati

Sabato mattina gli agenti del Commissariato Lambrate hanno arrestato una donna marocchina di 49 anni per rapina impropria in un minimarket di via Padova. La donna, dopo aver rubato della merce per un valore totale di 180 euro, per guadagnarsi la fuga con la refurtiva, ha morso un commesso alla mano. Ieri pomeriggio, invece, i poliziotti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura sono intervenuti in un supermercato di via Elio Adriano perché era stato segnalato un furto commesso da due donne. Giunti sul posto i poliziotti le hanno bloccate: si tratta di due cittadine italiane di 45 e 64 anni che avevano fatto la spesa utilizzando due diversi carrelli e, giunte alle casse self-service, avevano pagato solamente la merce di un carrello tentando di rubare quella contenuta nel secondo, dal valore di circa 500 euro.

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I prossimi cinque anni saranno del Sud

I prossimi cinque anni saranno del Sud. Governatori e ammministratori accorti del Nord lo hanno capito e iniziano a farsi sentire sulla piazza pubblica per cercare di limitare i danni: Expo 2015 è stato l’apice e il fulcro di anni in cui Roma ha investito molto sul Nord Italia. Adesso che al governo non c’è più nessun rappresentante del Nord (salvo la secondaria città di Ferrara) bisogna aspettarsi tempi più magri per la cara vecchia locomotiva economica italiana. Sarebbe meglio investire su tutta l’Italia insieme? Sì, ma bisognerebbe dividere i soldi rendendo meno sostanziosi e dunque meno efficaci gli interventi. Inoltre è un bene che per una volta sia chiaro che a governare è il Sud e che questo piano non è il solito documento pieno di belle parole: sul Sud sta per riversarsi una marea di miliardi e migliaia di posti di lavoro. Il Meridione d’Italia ha l’occasione storica di dimostrare cosa vuol dire governare e migliorare un Paese secondo la dottrina mediterranea. Vedremo se saranno capaci di produrre più sviluppo e più ricchezza ora che non ci sono più scuse: non c’è Berlusconi, non c’è Lega, ma una consistente maggioranza parlamentare a trazione meridionale. I servizi segreti sono controllati dal premier, pure lui del Sud. Il presidente della Repubblica se la può giocare fino in fondo perché è in scadenza e del Sud. Il piano di spesa per i prossimi anni si concentra sul Sud. Insomma non c’è nessun limite, solo l’eventuale incapacità. L’invito agli amici al di là del Rubicone è di non perdere questa occasione perché potrebbe essere l’ultima. Il modo c’è, il tempo e i soldi pure, se tutta la società del Sud potesse unirsi tutta in questa battaglia tra due anni l’Italia potrebbe finalmente completarsi annullando lo storico divario di sviluppo tra Nord e Sud, facendo compiere un balzo in avanti all’economia italiana come non si vedeva da un secolo. Potremmo tornare grande potenza, oppure diventare definitivamente un terzo mondo lievemente più sviluppato. Speriamo solo che abbiano imparato dalla lezione di Expo: se si spendono i soldi per creare Gardaland, alla fine basta un’influenza e si chiudono i cancelli per tutti. Non è un caso infatti che il massimo fautore di quest’errore, Giuseppe Sala, stia cercando un modo per scappare dal Nord.

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Cortina arriva “Au Bout des Doigts”

Cortina arriva “Au Bout des Doigts”. Letteralmente significa “sulla punta delle dita”, ma per Cortina significa molto di più. “Au Bout des Doigts” è lo spettacolo di circoalpinismo curato dall’associazione Gelsomina, inserito nella stagione estiva concertistica e teatrale ampezzana CortinAteatro – promossa e sostenuta dal Comune di Cortina d’Ampezzo, con il sostegno della Regione del Veneto, ideata e coordinata dall’associazione Musincantus -, che ieri sera ha affascinato la Regina delle Dolomiti, portando sulla parete ovest delle 5 Torri un turbinio di circo, arrampicata, e danza. I tanti – e accuratamente distanziati – spettatori hanno potuto assistere allo spettacolo di Piergiorgio Milano (regista, coreografo, e performer), in cui i movimenti sinuosi della danza contemporanea si sono fusi con il movimento pragmatico ma anche istintivo dell’arrampicata, uniti alla tecnica della slackline, una traversata sospesa tra due punti della montagna. Complice una giornata perfetta – limpida e calda – Au Bout des Doigts è stato un successo. Ad anticipare lo spettacolo ci ha pensato il riverbero del tramonto con un’enrosadira emozionante, che ha colorato di rosa ed arancione le 5 Torri. Calato il sole, sono stati il verde, il giallo, il viola, e il rosso ad illuminare le pareti delle montagne, mentre gli artisti si sono esibiti in coreografie elettrizzanti. Il merito di questi affascinanti giochi di luci (autonome e alimentate principalmente a energia solare, così come l’impianto audio) è di Gianni Melis, già light designer per alcune compagnie di alto livello – tra cui Momix – e diversi festival importanti. Le percussioni del compositore Pino Basile e il violino di Simon Thierre hanno accompagnato i movimenti dei danzatori creando ritmi coinvolgenti, dando vita a una colonna sonora capace di seguire fino al più piccolo movimento dell’arrampicata in parete. La performance è una coproduzione Torinodanza Festival/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale nell’ambito del progetto n. 1644 Corpo Links Cluster. Si inserisce all’interno del programma di cooperazione PC INTERREG V-A Italia Francia ALCOTRA 2014-2020 con il sostegno della Compagnia di Sanpaolo, Espace Malraux, Teatro della Caduta e della Scuola di Circo Flic. Grazie all’accesso tramite la seggiovia 5 Torri del Consorzio Esercenti Impianti a Fune di Cortina d’Ampezzo, San Vito, Auronzo, Misurina è stato possibile contingentare gli ingressi, consentendo agli spettatori di godersi lo spettacolo comodamente seduti sui prati e sulla terrazza del rifugio Scoiattoli, evitando assembramenti. “Sono felice di aver portato Au bout des Doigts di Piergiorgio Milano sul palcoscenico più incredibile del mondo – spiega Marta Gallo, presidente dell’Associazione Gelsomina – in un’estate come questa, impegnarsi per permettere agli artisti di lavorare è ancora più significativo. Gli artisti – un gruppo di acrobati, danzatori e scalatori instancabili e appassionati – hanno potuto mostrare il loro talento, danzando sopra una scenografia incantata. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa data importante, ringrazio il pubblico che è stato paziente, rispettoso delle regole e ci ha fatto sentire tutto il suo entusiasmo. Spero che questo lavoro di Piergiorgio Milano, coraggioso e originale, possa partire dalla sua prima tappa cortinese e percorrere, parete dopo parete, la strada che unisce Milano e Cortina, per raccontare la meraviglia della montagna, sognando le Olimpiadi del 2026”.

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La piattaforma “Elio”: la nuova prospettiva di business nel segmento del lusso

La piattaforma “Elio”: la nuova prospettiva di business nel segmento del lusso. Vendita a distanza. ELIO permette ai clienti in tutto il mondo di poter visionare da remoto prodotti di alta qualità tramite gli smartglasses indossati dai commessi dei migliori negozi italiani. Lanciata a Milano meno di un anno fa durante la serata organizzata da Vogue Italia (Vogue for Milano 2019), la piattaforma ELIO si sta affermando sempre più in Italia e nel resto del mondo grazie alla sua grande flessibilità e facilità d’uso. Perfino la proposta economica è assolutamente a favore del punto vendita: si paga una piccola commissione a ELIO solo in caso di vendita dei prodotti offerti, se no non c’è alcun costo per effettuare i collegamenti con i clienti. Questa nuova tecnologia soddisfa le esigenze dei privati e degli esercizi commerciali, ma può anche ottimizzare gli sforzi degli enti pubblici per la promozione e la tutela delle eccellenze Made in Italy. Non si tratta di una piattaforma e-commerce, ma di un ecosistema tecnologico volto a rivoluzionare l’acquisto a distanza, consentendo all’acquirente di decidere dove e come fare shopping in un’esperienza quasi identica a quella in store. Non solo: il sistema di pagamento si attiva contestualmente all’ordine online, nel modo più semplice e sicuro. La logica di Elio è quindi quella di non sostituire il negozio fisico tradizionale, ma anzi di collaborare con esso e dargli un nuovo ruolo all’interno dello shopping online. Il progetto ha da subito ricevuto adesioni sia da boutique di moda, sia da agenzie di personal shoppers. Ma il potenziale di ELIO è molto più ampio, e la piattaforma si sta già dirigendo verso molti altri importanti mercati, come quello immobiliare, alberghiero, food & wine, ecc. L’innovazione portata da Elio nel mondo del commercio è stata oggetto anche di studi universitari nel corso di questo primo anno. Intervista a Filippo Finotti Ci ha colpito favorevolmente l’approfondimento realizzato da Filippo Finotti, neolaureato della IULM, che ha fatto della piattaforma ELIO l’oggetto della sua tesi di laurea. A lui poniamo qualche domanda. Caro Filippo, che cosa ti ha colpito di più nell’innovazione apportata al commercio dalla piattaforma ELIO? L’elemento distintivo di questo servizio è che i commessi o i personal shoppers dispongono di smartglasses grazie ai quali è possibile avere una diretta streaming dell’evento e rendere l’esperienza d’acquisto simile alla realtà. Elio realmente fa da intermediario fra le aziende, i personal shoppers e i consumatori finali. Mi dicevi che, nonostante i progressi che il mondo della vendita online ha effettuato in questi anni, rimanevano ancora delle criticità. Quali? Prima dell’avvento di ELIO i consumatori lamentavano scarsa empatia durante l’acquisto: si trovavano a vivere un’esperienza meno emozionale rispetto a quella con il personale di vendita, non potendo per di più chiarire immediatamente dubbi e incertezze sul prodotto che stavano acquistando. Tutto questo finisce con il creare scarsa soddisfazione nel cliente finale. Da qui è partito il progetto Elio che ha dovuto trovare delle soluzioni innovative, avendo come target il settore del lusso online nel quale questi punti di debolezza diventano cruciali poiché il prezzo dei prodotti e quindi il rischio percepito è molto alto. Su quali studi di mercato si era basato ELIO prima di lanciare la sua piattaforma? Il più importante è certamente lo studio condotto da ALTAGAMMA, che al termine del 2018 aveva delineato alcuni macrotrend nel mercato del lusso: 1) cresce il peso degli acquisti da parte dei consumatori cinesi. Del resto la Cina, al di là dei problemi contingenti di coronavirus, da qui a qualche anno sarà in grado di annoverare le famiglie più ricche al mondo (32% della quota di mercato dei cinesi nell’acquisto di beni di lusso nel 2018 -> 45% nel 2025); 2) si stima che nel 2025 il 25% del valore di mercato sarà rappresentato dall’online (oggi 10%) e che quindi il negozio fisico dovrà rivedere il suo ruolo; 3) vengono individuati due segmenti emergenti: quello dei Millennials e quello della generazione Z che costituiranno da soli il 55% del mercato; 4) all’inverso però anche le culture e le subculture (modest-accepted fashion) avranno un ruolo centrale. Il lusso online dovrà quindi mutare verso nuovi confini e le aziende dovranno essere più agili per rispondere al cambiamento. Quali sono stati i punti salienti della tua tesi? Durante l’analisi di questo particolare caso aziendale mi sono concentrato inizialmente sulla nascita dell’e-commerce e sullo studio delle sue caratteristiche per comprendere quali potenzialità avesse effettivamente il progetto in questione. Inoltre ho approfondito aspetti fondamentali come gli accordi di ELIO con importanti brands internazionali: gli smartglasses utilizzati inizialmente sono i Moverio della EPSON, ma logicamente la piattaforma è aperta a qualsiasi device di qualità. Inoltre per gli altri aspetti tecnologici ELIO ha scelto partner come Ariadne e Bandyer che hanno sviluppato l’intera app e lo streaming basandosi sui servizi offerti da Amazon Web Service, grazie ai quali è possibile ottenere una applicazione serverless, cioè senza il bisogno di acquistare o gestire un server. Questo servizio offre inoltre scalabilità, flessibilità e disponibilità di risorse elevata. Per farvi capire, se improvvisamente l’app dovesse avere un incremento drastico degli utenti sulla piattaforma, Amazon riuscirebbe a fornire tempestivamente più risorse impedendo eventuali crash. Passiamo ora all’essenza del progetto in sé. Cos’è Elio in sintesi, secondo te? Elio è un servizio che supporta la vendita online e che fa da intermediario fra le aziende, i personal shoppers e i consumatori finali. Nello specifico si tratta di una piattaforma grazie alla quale gli utenti che desiderano fare shopping nelle migliori boutique di Milano possono prenotare un appuntamento con il personale del punto vendita e possono anche prenotare l’uso di un personal shopper tra quelli disponibili. L’elemento distintivo di questo servizio è che i commessi o i personal shoppers dispongono di smartglasses grazie ai quali è possibile avere una diretta streaming dell’evento e rendere l’esperienza d’acquisto simile alla realtà. Effettuando un’analisi proprio della piattaforma si può affermare che Elio è costruito come una serverless web app dinamica. L’applicazione funziona attraverso una connessione dati e si collega ad un sistema di back-end che contiene i dati essenziali per il funzionamento

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