Silvia Roggiani unica candidata alla Segreteria del Pd in Lombardia

Torna al voto il Pd, gli iscritti milanesi e lombardi sceglieranno rispettivamente il segretario metropolitano e quello regionale. Su quest’ultimo i circa 20 mila dem dei 723 circoli regionali avranno una scelta è obbligata: l’unica candidata è Silvia Roggiani, attualmente deputata e a capo dei pd milanesi. “Non la fine di un percorso — avverte lei — ma l’inizio di un viaggio che faremo insieme con l’obiettivo di riconquistare la Lombardia nel 2028”.

L’ufficializzazione della nomina della successora di Vinicio Peluffo arriverà però solo il prossimo 28 ottobre, primo giorno utile — dopo le suppletive di Monza del 22 — per convocare l’assemblea regionale dem dopo il voto di oggi per le segreterie provinciali e aver nominato, entro 15 giorni, i delegati provinciali che parteciperanno al voto.

E se nelle diverse province il Pd si presenta con un solo candidato, a Milano (e Varese), a sfidarsi saranno in due: alle primarie voteranno i circa 9 mila iscritti dell’area milanese e metropolitana. I risultati dai 160 circoli (di cui 44 in città) sono attesi dopo le 21. Da un lato Alessandro Capelli — ex responsabile delle politiche giovanili nella giunta Pisapia e oggi vice di Roggiani e coordinatore della campagna elettorale di Majorino alle Regionali — e dall’altro Santo Minniti, presidente del Municipio 6. Il primo esprime una candidatura “in continuità” con quella del partito nazionale di Elly Schlein, anche se dalla sua ha una buona parte dei riformisti milanesi (come la vicesindaca Anna Scavuzzo e il capogruppo in Comune Filippo Barberis).

Minniti invece è appoggiato da una corrente di minoranza di riformisti capeggiata dalla deputata Lia Quartapelle, dal consigliere regionale Pietro Bussolati e dell’assessore milanese Pierfrancesco Maran. Per capire se la sfida c’è nonostante Capelli sia il favorito — con Minniti che accusa il Pd di «subalternità» a Sala — bisognerà guardare i numeri dei precedenti: Bussolati nel 2013 fu eletto con 2.600 voti (su 8mila votanti); Roggiani, nel 2018, ne prese 3.500 su 6mila dem.