Fermi non è il caso di rallentare?

Fermi non è il caso di rallentare? Perché in questi giorni Letizia Moratti e Attilio Fontana hanno voluto richiamare Guido Bertolaso alla guida del piano vaccini e già così la situazione si è incasinata. Regione si è ritrovata con due esperti deputati a gestire l’emergenza vaccini anti Covid, ma con una tabella di marcia più lenta delle altre regioni che si sono limitate ad applicare quanto richiesto dal Ministero. La Lombardia invece ha prodotto un altro piano, chiedendo che venisse analizzato a Roma. Come se in questo momento il punto fosse continuare quest’estenuante battaglia di carte con i Palazzi Romani. Ai lombardi non interessa essere usati per bastonare il governo nazionale, vogliono avere le cure per cui pagano. Ora Fermi non è il caso di rallentare? Perché il suo intervento su Agenas sembra invece sulla linea di continuare ad accendere micce sulla pelle dei lombardi: nella discussione in cui Fontana non vuole ammettere gli errori, gli unici a pagare sono i lombardi. Ma nessuno aveva scritto che una volta eletti, dovevamo difendere l’onore di un signorotto di provincia. Attilio il milionario se trova troppo seccanti gli attacchi, si può sempre ritirare nella villa in Svizzera. Perché sarà una brava persona, ma l’ultimo anno lo ha convinto di essere al centro di un fortino, invece è in Regione. Lui ha diritto di condurre le battaglie politiche come vuole, ma da fuori il suo atteggiamento è sempre più grottesco. Almeno da chi sembra più lucido ci si aspetta un atteggiamento diverso: perché bisognerebbe ignorare Agenas? L’agenzia è nazionale e tutte le regioni seguono le sue indicazioni, per il semplice fatto che il suo scopo è quello di migliorare l’offerta sanitaria, non i guadagni delle aziende sanitarie. Allora Fermi non è il caso di rallentare? Fontana che lo abbia capito o meno è alla fine della sua carriera. Politica sicuramente, per il resto si vedrà: quando si appoggerà la polvere, in molti si accorgeranno che non c’era nessun attacco alla Lombardia, ma un governo regionale isterico. E magari qualcuno presenterà il conto. A lui e a chi era con lui, non alla politica in generale.

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