InTwig stima 972.000 contagi in Lombardia, nel bergamasco il 27% della popolazione

InTwig stima 972.000 contagi in Lombardia, nel bergamasco il 27% della popolazioneSecondo InTwig, società bergamasca di data management e comunicazione, i contagiati sarebbero 972mila a fronte dei 46.493 ufficiali; mentre i morti attribuibili a Covid19 sarebbero 15mila a fronte degli 8.272 ufficiali al 3 aprile 2020. È il risultato di un’analisi svolta sui dati provenienti dal monitoraggio dei decessi nelle provincie di Bergamo, Brescia, Cremona e Milano integrati con i dati Istat diffusi il 9 aprile, che riporta numeri, dunque, molto maggiori rispetto a quelli ufficiali.

Solo a Milano, secondo l’indagine della società, ci sarebbero stati oltre 135mila contagi e 2100 decessi, mentre Bergamo, si legge ancora, ha il  primato dei positivi (oltre 305mila) e dei morti (4800). Brescia, invece, conta oltre 188mila casi e 2800 morti. Secondo le stime, nel bergamasco e nel cremonese hanno contratto il Covid19 rispettivamente il 27% e il 23% della popolazione, 1 abitante su 4. Nel lodigiano, primo ‘focolaio ufficiale’ della Lombardia, risulterebbe positivo 1 abitante su 5 (21%).

Le analisi sono effettuate, spiega la società, sulla base di un algoritmo di stima che aggrega i dati su base di cluster territoriali omogenei.

PROVINCEStima ContagiatiContagi ufficialiStima % pop contagiataStima decessi Coviddi cui ufficialicopertura campionaria
Bergamo305.7009.31527%4.8002.29291%
Brescia188.8009.01415%2.8001.62998%
Como18.9001.2563%30019052%
Cremona83.4004.09523%1.30065888%
Lecco20.8001.5956%30025156%
Lodi47.2002.21521%70048476%
Mantova34.5001.8858%50027667%
Milano135.30010.3904%2.1001.38388%
Monza e della Brianza36.9002.7754%60036661%
Pavia69.0002.33113%1.10054452%
Sondrio10.3005376%2008747%
Varese21.4001.0852%30011227%
972.20046.49310%15.0008.27275%

Dati“Queste analisi possono offrire una prospettiva nuova a quanti sono chiamati a fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso – spiega Aldo Cristadoro, fondatore di Intwig e professore in Metodi digitali dell’Università degli Studi di Bergamo -. Il nostro lavoro vuole stimolare una riflessione sull’importanza della gestione e dell’utilizzo dei dati nel nostro Paese. Per affrontare una pandemia come quella del Covid19 è necessario avere grande attenzione alle dinamiche del contagio e dati disponibili in tempo reale. Senza questi strumenti le misure messe in campo possono risultare meno efficaci e spesso in ritardo. La nostra metodologia è complementare a quella utilizzata dalla Protezione Civile nella convinzione che per capire i fenomeni complessi è sempre più importante agire in un’ottica di integrazione di dati e con un approccio metodologico multidisciplinare”.