Lockdown, insulti al portavoce dei Sentinelli: “Fr…di merda”. A darne notizia è stato lui stesso: “Fr… di merda, se fallisco mi ospiti tu a casa tua?”: Luca Paladini, portavoce del movimento I Sentinelli, era appena uscito di casa, questa mattina intorno alle 7, a Milano, quando una sconosciuta gli ha gridato questi insulti. Lo racconta lui stesso, all’ANSA, dopo aver fatto denuncia contro ignoti. “Ovvio che mi aspettasse e che sapesse come la penso sul lockdown” spiega Paladini, che di Covid la scorsa primavera si è ammalato e che ora sui social si dice spesso a favore di misure più radicali per contenere il virus. “Ma questo – sottolinea – non significa certo che io sia contro i commercianti, penso solo che le misure prese non siano sufficienti. Anche questo episodio, seppur minimo, denota un clima di tensione”. La sconosciuta ha rivolto a Paladini “insulti (ovviamente in larga parte omofobi) qualche minaccia velata e l’invito a smettere di fare ‘terrorismo’ perché è anche per colpa mia se il suo negozio è chiuso e rischia di fallire. A parte avermi scambiato per Giuseppe Conte per il peso politico o Chiara Ferragni per la capacità di influire, mi ha molto colpito (anche perché in vita mia una cosa del genere non mi era mai capitata) le modalità con le quali è avvenuta questa contestazione”. “Non sono certo la Ferragni, che influenza l’opinione pubblica, sono – conclude Paladini, già oggetto di minacce per il suo attivismo Lgbt – un capro espiatorio piccolo”. Capro piccolo o montone, l’episodio dimostra ancora una volta il clima di tensione avvertito da chi vive a Milano in questo periodo. Una città stretta tra la voglia di vivere e la necessità di sopravvivere. Tra una classe politica negazionista e una realtà di persone che lasciano razzi militari nelle sale d’aspetto degli ospedali come atto intimidatorio. E titoli come Lockdown, insulti al portavoce dei Sentinelli: “Fr…di merda”.
