Macao, palazzine occupate tolte dal piano dismissioni, opposizione all’attacco

Le palazzine liberty di viale Molise occupate dal collettivo artistico Macao escono dalla delibera di Palazzo Marino che prevede la dismissione di parte del patrimonio immobiliare del Comune e che dovrà essere votato in consiglio comunale entro fine mese.

Lo ha comunicato in commissione consiliare Bilancio e Demanio l’assessore Roberto Tasca. “La delibera del Fondo Immobiliare Comune di Milano II deve essere votata entro fine mese perché a sua volta il consiglio di Bnp Paribas deve deliberare il rinnovo del finanziamento. Le palazzine liberty non sono nostre, sono ancora nel patrimonio di Sogemi. Dal punto di vista prettamente formale Sogemi entro fine 2018 è riuscita a trovare, come aveva garantito, il finanziamento che consente di realizzare il suo aumento di capitale. Il problema è che noi speravamo di arrivarci un poco prima per avere la piena titolarità delle palazzine in cambio dei 50 milioni di euro con i quali contribuiremo alla ricapitalizzazione di Sogemi. Quando gli edifici di viale Molise torneranno pienamente al Comune saranno disponibili per un nuovo piano di dismissioni del patrimonio di Palazzo Marino. Per quanto riguarda il dialogo con Macao – ha proseguito l’assessore – questo non compete a me. Credo che con Macao ci sia un’interlocuzione in essere che andrà avanti. Ma sono due binari scollegati: da un lato qualcuno che valuta politicamente quello che si vuole fare e dall’altro ci sono io che gestisco gli immobili. Chiaro che a un certo punto le strade si dovranno incrociare, ma adesso stiamo andando avanti in modo assolutamente parallelo”.

Intervenendo in commissione il Consigliere Comunale di Forza Italia Pietro Tatarella ha commentato: “L’assessore Tasca esce demolito dalla vicenda delle palazzine di via Molise occupate e non disponibili per il Fondo”.

Secondo Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza di Regione Lombardia le palazzine Liberty  “dovevano essere trasferite al Fondo immobiliare del Comune per poi essere vendute insieme ad altre proprietà dell’amministrazione” spiega De Corato, continuando “questo era il progetto fino a quando l’assessore al bilancio Tasca, in perfetto stile sessantottino, ha fatto marcia indietro per non infastidire coloro che occupano illegalmente la struttura”, concludendo “Occorre subito rimarcare il rispetto delle regole, ripristinare la legalità e procedere con uno sgombero“.

Dopo le dichiarazioni dello scorso novembre, l’ennesima retromarcia” recrimina invece Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale. “Per il momento il centro sociale può continuare a mettere in cartellone le più svariate iniziative – continua De Chirico – nella più assoluta illegalità, senza che le Autorità muovano un dito per impedirglielo”, concludendo  “il finale lo conosciamo già: in un modo o nell’altro in viale Molise rimarrà Macao continuando l’occupazione o con l’acquisto attraverso azionariato popolare“.

 “Il Comune ha intenzione di regolarizzare gli abusivi regalandogli l’immobile che hanno preso con la forza e deturpato in questi anni di feste senza permessi, servizio bar e ristorante esentasse, spaccio di droga dentro e fuori il centro sociale?” Si chiede Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto. “Il Pd parla di riqualificazione dell’area, ma spieghino ai cittadini a quale riqualificazione alludono. – continua la Sardone – Il Macao ha dato solo problemi al quartieri, nessun valore aggiunto come vuole far credere la sinistra che strizza l’occhio agli antagonisti” concludendo “è sconcertante sapere che la giunta di una città come Milano sia disposta a intavolare trattative con personaggi del genere“.