La Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi finalizzati alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti nella provincia di Milano, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, ha arrestato tre persone di origine turca per la detenzione ai fini di spaccio di 15 kg di eroina.
I poliziotti della Squadra Mobile di Milano, nel corso dell’attività investigativa, avevano acquisito la notizia che dei cittadini stranieri, venerdì pomeriggio, avrebbero importato sul territorio milanese un ingente quantitativo di stupefacente a bordo di una Volkswagen Tiguan di colore nero, proveniente dall’autostrada A1. Gli agenti della Sezione Antidroga hanno, quindi, predisposto un servizio di pattugliamento dell’arteria autostradale all’altezza della barriera Milano Sud dove, tra i veicoli che attraversavano il tratto autostradale, hanno notato proprio la vettura di colore nero a bordo della quale vi erano tre persone con tratti somatici tipici turchi.
I poliziotti hanno intimato l’alt e controllato il veicolo in ingresso nel territorio milanese, poco dopo il casello autostradale: alla richiesta dei documenti identificativi, i tre uomini, uno dimorante a Milano, uno ad Alessandria e uno a Pordenone, hanno da subito manifestato una particolare agitazione, tipica di chi aveva qualcosa da nascondere. In effetti, all’interno del bagagliaio dell’auto, gli agenti Sezione Antidroga hanno trovato, riposti in una scatola di cartone, 12 panetti e altri sei involucri di modeste dimensioni di eroina purissima per un peso complessivo di 12,5 kg. I tre avevano anche quasi 2mila euro in contanti che sono stati sequestrati.
Dagli accertamenti svolti dai poliziotti della Squadra Mobile è emerso, poi, come uno dei cittadini turchi fosse il titolare di un’azienda di fornitura di carne all’ingrosso per locali “kebab” sul territorio milanese. La successiva perquisizione effettuata presso la ditta del commerciante, con l’ausilio del cane antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Milano, ha consentito di rinvenire altri 2,5 kg. di eroina nascosti in un vecchio forno industriale e 12mila euro in contanti in uno scatolone. Ulteriori 5mila euro in contanti sono stati rinvenuti nell’abitazione dell’uomo. I tre arrestati sono sati associati al carcere di San Vittore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente di Lodi e Milano.