Alla Triennale la VI edizione del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana

Milano è diventata una città splendida, capace di rinnovarsi e di restare costantemente al centro dell’attenzione mondiale anche grazie ai giovani architetti e ai designer che l’hanno resa bellissima. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo presso la Triennale alla VI edizione del ‘Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana’. “Sono reduce da due giorni trascorsi a Mosca per l’inaugurazione del Salone del Mobile – ha aggiunto –  e mi sono sentito orgoglioso di essere italiano e lombardo anche perché il nostro stile è davvero unico e riceve apprezzamenti ovunque. È un vero e proprio modo di essere che intendiamo sostenere sempre di più, in particolare quando si tratta di valorizzare giovani progettisti dotati di così tanto talento. Nonostante i tanti fatti di cronaca che leggiamo quotidianamente, il ‘bello’ è ancora apprezzato in tutto il mondo. È anche per questi motivi – ha concluso Fontana – che partecipo a questo premio con grandissimo piacere“.

La premiazione si è svolta questa mattina alla presenza di Federica Galloni, direttore generale Arte Architettura contemporanee e Periferie urbane del ministero per i Beni e le Attività Culturali, Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano, e Carla De Albertis, presidente del Comitato Premio Claudio De Albertis. Presieduta da Stefano Boeri, la giuria ha assegnato la Medaglia d’Oro all’Architettura a Feld72 per il progetto Kindergarten Niederolang, Olang, Bolzano, 2016. I premi ‘Medaglia d’Oro alla Carriera’ sono stati assegnati a Umberto Riva, Paola Viganò, Guido Canali, Valeriano Pastor. Il ‘Premio Speciale all’Opera Prima’ è stato consegnato a Mirko Franzoso per la Casa sociale Caltron, Cles, Trento, 2015. Il ‘Premio Speciale alla Committenza’ è stato conferito alla Soprintendenza Archeologica della Puglia e Segreteria Regionale MIBAC per la realizzazione del progetto di Edoardo Tresoldi ‘Dove l’arte ricostruisce il tempo’, Manfredonia, Foggia, 2016. Sono state inoltre assegnate sei ‘Menzioni d’onore’. Il premio ‘T Young Claudio De Albertis’, novita’ di questa edizione con l’obiettivo di ricordare l’attenzione e l’impegno di Claudio De Albertis attraverso un segnale concreto di supporto alle giovani eccellenze italiane, è stato assegnato a Simone Gobbo grazie al progetto ‘Bivacco F.lli Fanton’ Marmarole, Belluno, 2015 – in costruzione. Al giovane architetto bellunese è stato consegnato anche un assegno di 30.000 euro che potrà essere utilizzato per formazione o progetti. I progetti dei vincitori di premi e menzioni e i progetti del vincitore e dei finalisti del ‘Premio T Young Claudio De Albertis saranno esposti in Triennale da domani fino all’11 novembre.