La decisione è stata comunicata ieri dal sindaco stesso con un post su facebook, in cui ha scritto:
“In passato molti hanno pensato che la questione ambientale fosse un capriccio, un tema di nicchia di quattro esaltati. Questa sottovalutazione ha creato i danni, devastanti, che sono sotto gli occhi di tutti.
Ecco perché non c’è più tempo da perdere. Ecco perché è il momento di scelte di campo forti e coraggiose. Ecco perché ho firmato la Carta dei Valori del Partito Verde Europeo.
Lo faccio perché ho sempre condiviso il campo di valori che i verdi rappresentano, da quando sono il sindaco di Milano mi sono convinto sempre più che quegli stessi valori sono indispensabili alle città: non a caso ho a suo tempo creato l’assessorato alla transizione ecologica. Una visione ecologista e sostenibile della città aiuta a migliorare concretamente la vita dei cittadini.
Lo faccio anche perché Milano sia sempre più centrale nello scenario internazionale. In Germania, in Francia e in tante grandi città europee i verdi sono protagonisti. È tempo che quest’onda verde che impatta positivamente sulla salute, sul lavoro, sull’economia, sulla qualità della vita di tutti, arrivi finalmente anche qui da noi. E se parte da Milano, si diffonderà in tutta Italia.
I milioni di giovani che sono scesi nelle piazze di tutto il mondo ce lo hanno urlato: “there is no planet B”, “non c’è un pianeta B”. Dobbiamo lasciare alle prossime generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”.

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