Eurabia in via Padova: compagni e arabi contro Ponte Ben Gurion

Eurabia in via Padova: compagni e arabi contro Ponte Ben GurionDeve essere stato uno spettacolo, per quanto per pochi intimi, il raduno in piazza Costantino, a fianco al futuro ponte Ben Gurion. Come si legge in questo volantino sopravvissuto al raduno, la sinistra radicale ha mobilitato il meglio della multiculturalità di via Padova: abusivi, antisemiti, ANPI e antagonisti vari. Tutti con la a. In ogni caso questo volantino è una di quelle cose che dimostrano come a questa gente della realtà non freghi nulla. Il loro mondo è fatto di ideologia, odio e poco altro. Cosa chiedono i nostri?

1. No alla vendita della Casa delle Associazioni. La casa delle associazioni, che il Comune (citofonare sinistra) si è venduto, per qualche buffo motivo dovrebbe continuare a essere il parco giochi di Anpi e Legambiente. A canoni concordati, naturalmente. Il tutto in una crisi immobiliare mostruosa in cui la lista di attesa per venire a vivere a Milano è enorme. Solo una domanda: perché? Attendiamo risposta pazientemente, magari in due lingue. Forse in arabo potranno spiegare ai molti che vorrebbero vivere più dignitosamente perché glielo si vuole impedire.

2. Stop alla costruzione delle case in via Meucci. Questa è poesia pura. In via Meucci le case (tutte vendute) sono praticamente finite. Per quale diamine di motivo dovrebbero essere fermate? E a chi ha già comprato che gli si dice? “Scusate ci mancava il parere dei compagni, stavamo scherzando, grazie per averci provato”? Peraltro è un’ottima operazione di riqualificazione dell’area, con tanto verde previsto. Davvero, senza senso.

3. Contro la speculazione edilizia di matrice liberista. Il liberismo postula un mercato libero e senza intervento statale. Il mercato immobiliare è uno dei mercati più rigidamente normati in Italia. Come si possa definire “liberista” lo sanno solo loro. Peraltro quel mercato dà lavoro a innumerevoli cittadini stranieri che vogliono integrarsi. Che facciamo, li licenziamo?

4. No all’intitolazione del ponte al SIONISTA Ben Gurion. Perché essere onesti intellettualmente e scrivere “all’EBREO” Ben Gurion era troppo anche per loro. Non che la sostanza cambi, è chiarissimo l’intento. Sì Ben Gurion nel 46 era il leader dell’Organizzazione Mondiale Sionista. Ma qui si sta ovviamente tentando di alzare la tensione etnica nel quartiere, giocando sulle difficili condizioni economiche e sugli irrisolti problemi di integrazione, agitando lo spettro sionista. E sperando che qualcuno la prenda sul personale. È una scelta irresponsabile e pericolosissima. Perché, di norma, le conseguenze sono incontrollabili. E questi apprendisti stregoni non governano mai i fenomeni che mettono in moto.

5. A tutela degli abusivi di via Esterle. Come sempre, l’unica proprietà che questa gente rispetti è quella ottenuta col furto.

In tutto questo, saremo stati distratti noi probabilmente, ma non ricordiamo prese di posizione del Sindaco, di solito molto sollecito contro l’antisemitismo. Di destra. Quello di sinistra, apparentemente, ha molto più spazio libero. Sicuri comunque di sbagliarci, attendiamo una ferma reazione.