Palazzo Pirelli: presentato e aperte le visite al Presepe ritrovato di Francesco Londonio

E’ stato “svelato” questa mattina a Palazzo Pirelli “Il presepe ritrovato” di Francesco Londonio, un capolavoro d’arte sacra del XVIII secolo appartenente al patrimonio della città e della regione, che viene esposto per la prima volta dopo gli iniziali interventi di restauro e sarà visitabile fino al 10 gennaio.

La cerimonia inaugurale, col tradizionale taglio del nastro, si è tenuta alla presenza del Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, del Vice Presidente Carlo Borghetti, del Consigliere Segretario Giovanni Malanchini, del Direttore del Museo Diocesano Nadia Righi e dei rappresentanti della famiglia Bagatti Valsecchi che ha donato il presepe. L’opera è esposta al primo piano del Pirellone (ingresso da via Fabio Filzi 22) presso lo Spazio Eventi, dove Monsignor Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale di Milano, ha impartito la benedizione al presepe prima che il curatore dell’allestimento, l’architetto Alessandro Colombo, ne illustrasse la storia.

Il presepe – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi – è una tradizione italiana e un elemento della nostra cultura popolare che condensa i significati che si accompagnano alla nascita di Gesù. Ma è anche una rappresentazione dei valori dell’umanesimo cristiano: la sacralità della vita che nasce, la famiglia, la pari dignità degli umili nei pastori che per primi incontrano Gesù, l’attenzione al creato. Nel presepe c’è anche l’attenzione alla diversità delle altre culture, pensiamo ai Magi venuti dall’Oriente. Sono valori universali che tutti, credenti e non, possono fare propri. Con questo spirito ospitiamo queste bellissime opere d’arte che sono certo conquisteranno gli ospiti in visita nella nostra sede, offrendo loro una pausa di riflessione e di bellezza”.

L’iniziativa è stata possibile grazie all’intervento dell’Associazione Consiglieri e di Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), che hanno sostenuto in particolare anche il primo step del restauro, utile ai fini dell’allestimento di questa prima esposizione che comprende 60 personaggi, dipinti su carta o cartoncino sagomati e che costituivano almeno tre nuclei iniziali di “presepi di carta” distinti.

I cittadini milanesi e lombardi potranno ammirare il presepe di Londonio già in questo fine settimana, grazie alle aperture straordinarie di Palazzo Pirelli programmate per sabato 15 dalle ore 14 alle ore 17.30 (ultimo ingresso ore 17) e domenica 16 dalle ore 11 alle ore 19 (ultimo ingresso ore 18.30).
Nell’occasione sarà possibile partecipare anche all’iniziativa organizzata con Lego Italia e la Fondazione ABIO “Build to Give – Costruisci e Dona”. I bambini e le famiglie che visiteranno nei due giorni Palazzo Pirelli potranno costruire decorazioni natalizie con mattoncini LEGO, finalizzate poi alla donazione degli stessi mattoncini Lego a bambini che si trovano negli ospedali lombardi. Nell’occasione LEGO Italia allestirà delle aree gioco a tema natalizio che saranno posizionate allo Spazio Belvedere al 31° piano di Palazzo Pirelli unitamente ad alcuni alberi di Natale costruiti con mattoncini LEGO.

Nel foyer al primo piano di Palazzo Pirelli è stato allestito anche un grande abete bianco illuminato e addobbato, donato da un cittadino del Comune di Magreglio (CO). Vicino all’albero, sono posizionati dei bastoni da passeggio in legno che richiamano quelli utilizzati dai pastori, intagliati e realizzati dai detenuti del Carcere del Bassone di Como con il legno di recupero donato da ERSAF. Sempre da Magreglio e precisamente dal Museo del Ghisallo proviene il “presepe del ciclista” posizionato all’ingresso del foyer che dà su piazza Duca d’Aosta, allestito insieme a due biciclette storiche del 1924 e del 1928. L’altro presepe esposto al piano terra è stato donato dal Gruppo Presepisti di Bareggio (MI), che da 25 anni si dedicano all’arte del presepe utilizzando materiali di recupero.