Il sovraindebitamento, come uscirne e ritrovare la serenità

Decreto Ristori: già in vigore le modifiche alla legge sul sovraindebitamento sovraindebitamento

sovraindebitamentoFino al 2012, i soggetti sovraindebitati erano del tutto privi di uno strumento legislativo che potesse risolvere, o quantomeno attenuare, la loro condizione di dissesto, permettendogli di tornare a rivestire un ruolo attivo nella società. Fu con l’aggravarsi della crisi economica e il conseguente aumento del numero di suicidi per motivi economici (di qui il nome “legge salva sucidi“), che il legislatore decise di dotarsi di uno strumento utile a tale scopo: la legge 3 del 2012.

La Legge n.3/2012 ha introdotto una disciplina organica applicabile ai soggetti privati, consumatori e titolari di partita Iva, che si trovano in difficoltà economiche e abbiano contratto debiti superiori alle loro possibilità di pagamento, debiti di ogni specie, anche verso il Fisco, le Banche e le società finanziarie.

I soggetti ammessi sono:

  • Privati – consumatori
  • Imprenditori
  • Artigiani
  • Professionisti
  • Soci di società

La Legge prevede delle condizioni per l’ammissione alla procedura:

– Non aver fatto ricorso a procedure fallimentari in precedenza e non essere già stati dichiarati falliti;

– Non essere fallibile secondo la Legge Fallimentare (fatturato inferiore a € 300.000 per anno, debiti inferiori ad € 500.000 ed investimenti sempre inferiori a € 200.000 per anno).

Risultati della procedura:

– Riduzione o cancellazione dei debiti esistenti alla data di deposito della domanda di sovraindebitamento, con considerevole risparmio economico;

– Possibilità di pagare anche a rate senza necessariamente impegnare la propria abitazione, continuando a versare le rate dell’eventuale mutuo presente.

La procedura si compone di diverse fasi:

  • Colloquio e parere legale
  • Formalizzazione dell’incarico all’avvocato
  • Deposito domanda di sovraindebitamento
  • Gestione della procedura

Nulla di automatico quindi, ma la giurisprudenza fino ad oggi si è dimostrata a favore degli indebitati e i tribunali sono di norma ben disposti verso chi sta cercando di risalire la china dopo avere affrontato un momento di difficoltà. L’importante è affidarsi a professionisti qualificati e possibilmente specializzati nel campo. Sapranno sicuramente guidarvi nel percorso legale che sarà necessario affrontare per tornare a guardare il futuro con gli occhi della speranza.