Area C: gli artigiani chiedono un deroga al limite delle due ore

Le nuove regole della sosta all’interno di Area C mettono in allarme l’Unione Artigiani. Come preannunciato, dal primo novembre, in centro città, si potrà parcheggiare sulle strisce blu solo per un massimo di due ore. Dalla terza ora in avanti si è sanzionabili. Il limite delle due ore sarà in vigore tutti i giorni della settimana nella fascia oraria che va dalle 8 alle 19. L’obiettivo dichiarato dal Comune è “favorire la rotazione delle auto garantendo a tutti la possibilità di parcheggiare”.

Però L’Unione Artigiani ha diramato una nota nella quale fa sapere che le imprese e i lavoratori da essa rappresentati non sono stati considerati dal Comune: ad oggi non c’è alcuna deroga al limite delle due ore di sosta per le categorie che usano i veicoli per lavoro. Da Palazzo Marino assicurano che entro la fine del mese in corso sarà emanata una determina dirigenziale con la quale si disciplinerà la sosta degli artigiani.

La nota, allora. “Riesaminando la delibera di giunta 969 dell’11 luglio 2023 e incrociando nel dettaglio le disposizioni che riscrivono tutte le regole, tempi e tariffe per l’accesso degli autoveicoli in Area B e Area C, ci siamo accorti che anche i nostri mezzi di servizio, a partire dal primo novembre, non possono più sostare più di due ore, durante il giorno, nel centro storico di Milano senza rischiare una multa – dichiara Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani –. Tra le nostre ditte è già scattato l’allarme: immaginate per esempio manutentori, idraulici, muratori, serramentisti, imprese di pulizie, dover interrompere l’attività e correre a spostare i mezzi di lavoro spesso carichi di materiale e cercare un altro posto. Abbiamo sottoposto il problema all’amministrazione comunale che – riconosce Accornero – ha preso atto dell’errore e ci ha informalmente garantito una soluzione entro ottobre”.

Una versione, questa, confermata anche da Palazzo Marino: “Nessuna dimenticanza, siamo al lavoro e provvederemo entro la fine di ottobre”. “Apprezziamo l’intervento correttivo preannunciato dal Comune e vigileremo – dichiara, a sua volta, Accornero rimarcando la mancanza di un confronto preventivo –. Come spesso diciamo, la cosa più impegnativa nei rapporti con la pubblica amministrazione è il dover correggere in corsa i provvedimenti deliberati. La consultazione preventiva con le categorie interessate è indispensabile non solo dal punto di vista politico ma, quando possibile, anche nei dettagli tecnico-operativi. Eviteremmo ulteriori preoccupazioni e consentiremmo a imprese e cittadini di operare con regole chiare, semplici e certe anche se a volte non condivise”.

A proposito di mobilità e lavoro, Legambiente ha reso noti ieri i risultati della tredicesima edizione del “Giretto d’Italia“, iniziativa che monitora e promuove il ricorso alla bici come mezzo per andare al lavoro: 36 i Comuni coinvolti dall’indagine per 303 punti di rilevazione del passaggio di ciclisti nella settimana compresa tra il 16 e il 22 settembre. In Italia, nel 2023, le persone che hanno scelto di raggiungere il posto di lavoro in bici o in monopattino sono aumentate del 6% rispetto all’anno precedente. Padova è la città con più spostamenti sostenibili, seguita da Piacenza e Pescara. Milano, vincitore della scorsa edizione, scivola al quinto posto con quasi il 33% di passaggi in meno.