Riscriviamo la Costituzione?

Riscriviamo la Costituzione? Perché siamo ufficialmente in un mare completamente nuovo, un mare che l’Italia non provava da quasi un secolo: quello in cui si può decidere quale direzione prendere perché la mappa è bruciata. La Costituzione infatti non prevede la possibilità di avere due anni di stato d’emergenza, ma noi ci siamo entrati a piedi uniti. Perché c’è il Covid, la crisi economica e anche a livello geopolitico non stiamo tanto bene. La descrizione del mondo è per l’ennesima volta disastrosa, come se le pandemie, le crisi economiche e le dialettiche pure violente tra Stati o Popoli fossero una novità assoluta nella storia degli uomini. Ma lo story telling pare aver sfondato. L’unica ad aver sollevato un dito è stata Giorgia Meloni che ha sottolineato come in questo modo la Costituzione di fatto sia stata superata. Un paradosso che proprio gli ex fascisti si ritrovino a dover tutelare la Costituzione democratica. Eppure ormai il pensiero unico è talmente forte che nemmeno le assurdità vengono prese in considerazione. Ma invece di concentrarsi sulle inevitabili imbecillità della massa di milioni di persone, forse è il caso di chiederci: Riscriviamo la Costituzione? Perché le regole scritte dopo l’ultima guerra mondiale erano vecchie da anni e andavano decisamente  riviste. Perché un patto sociale non è sempre valido, tutt’altro. Altrimenti avremmo ancora le tavole della legge scritte o ricevute da Abramo sul monte Sinai. Invece le società cambiano e devono cambiare anche quelli che i sociologi e politici chiamavano il “patto sociale”. Perché in quest’epoca di immobilità del pensiero il risultato è che ci siamo sentiti dire che non possiamo discutere le tasse perché le tasse sono bellissime. Con tanti saluti a secoli di lotte per convincere i sovrani che prima di pretendere obbedienza e soldi dovevano quantomeno chiedere per favore e giustificare l’uso dei soldi presi. Come sembra ormai una cortesia fornire un sistema sanitario universale. O la scuola. O tanto altro che in teoria è compreso nella Costituzione. Ma la carta è stata forzata più volte negli ultimi anni da politici che sono andati ben oltre le prerogative del Capo dello Stato e quindi non stupisce  che non conti più nulla. Ma allora perché non buttarci? Riscriviamo la Costituzione?