Covid19, Bambin Gesù e Competere.eu: estendere la formazione a distanza

Covid19, Bambin Gesù e Competere.eu: estendere la formazione a distanza. In un momento come questo dove insegnanti e alunni hanno scoperto la formazione a distanza c’è chi ha già il timore che molti non vedano l’ora di archiviarla. “Credo sia in ogni caso opportuno prepararsi alla possibilità di estendere il più possibile la formazione a distanza: in un futuro, più o meno lontano molta della didattica avverrà a distanza. Il tempo da trascorrere nelle aule sarà sempre minore e finalizzato a specifiche attività che richiederanno la presenza fisica di docenti e discenti.” Così il presidente della Società italiana di Pediatria e Responsabile Unità Operativa Complessa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Alberto Villani in un dialogo con il Segretario Generale di Competere.eu, Roberto Race, nell’ambito del programma di attività messo in campo dal think tank per affrontare le sfide legate al Coronavirus. “Competere.eu – spiega Race – affronta da anni il tema dell’educazione e oggi di troviamo di fronte a una sfida epocale: quella di far si che tutti i bambini possano avere le stesse opportunità e che il digitale aumenti e non riduca le opportunità per la crescita. E’ una partita che il Paese non può perdere ed è chiaro che ogni scelta dovrà avvenire salvaguardando la salute pubblica. Non è un caso la scelta del confronto di Competere.eu con Villani. Il medico è uno dei più accreditati pediatri a livello internazionale ed membro del Comitato tecnico-scientifico nominato dal Governo per l’emergenza Covid.”

Ecco il dialogo che abbiamo riassunto con la frase: Covid19, Bambin Gesù e Competere.eu: estendere la formazione a distanza.

Professore secondo lei si rischia che tra fine settembre e ottobre riparta la pandemia?
Il SARS-CoV 2 è un virus “nuovo” ed è difficile azzardare previsioni sul comportamento che avrà. Spesso i virus respiratori sono caratterizzati da una stagionalità: il più conosciuto è quello dell’Influenza. Nel corso di questo anno capiremo il comportamento di questo nuovo virus.

Secondo lei le scuole dovrebbero prepararsi per immaginare gran parte del prossimo anno scolastico fatto a distanza?
So che da anni il Ministero dell’Istruzione sta lavorando alla formazione a distanza e molte sono le sperimentazioni effettuate con successo.

Come dovrebbero organizzarsi le scuole se dovessero riaprire a settembre?
Qualora maturassero le condizioni per la riapertura delle scuole, saranno certamente divulgate le norme per garantire a studenti e operatori delle scuole le condizioni rispettare la sicurezza per la salute di tutti.

Penso alle elementari soprattutto dove i bambini sono più disattenti nel rispettare le regole dell’igiene.
In realtà i bambini, anche molto piccoli, sono molto rispettosi delle regole, in particolare se coinvolti e responsabilizzati. Certamente sarebbe auspicabile, in tutte le scuole, all’esordio dell’anno scolastico, incentrare le prime lezioni sull’educazione sanitaria.

Sembra che i tempi siano lunghi ed è folle immaginare che si crei una formazione di seria A e una di serie B.
Viviamo un tempo eccezionale, che nessuno avrebbe potuto prevedere. All’inizio è possibile che ci siano situazioni diverse, ma sarà doveroso e importante che in tempi ragionevoli tutti siano messi in condizioni eque.